Bayonetta 2 (Switch) - recensione
Combo e humor in giro con Cereza.
A volte non basta avere grandi intuizioni per sfondare nel mercato dei videogiochi, esattamente come in qualsiasi altro campo. Capita quindi che sviluppatori accreditati ed apprezzati dalla critica come i Platinum Games si ritrovino a dover accantonare personaggi accattivanti come la smaliziata Bayonetta. A salvare la bella strega tuttavia ha pensato Nintendo, ottenendo in cambio un nuovo protagonista da aggiungere al suo nutrito roster di eroi.
Nell'ottobre del 2014 arrivava Bayonetta 2 a dar manforte ad un incerto Wii U, bisognoso più che mai di nuove IP per incentivare le vendite. Purtroppo ci sono imprese che neanche le streghe più potenti sono in grado di compiere, ma guai a pensare che la procace eroina sia finita nel dimenticatoio. Nintendo porta infatti sulle nostre Switch il secondo episodio dell'incantatrice di Umbra, pronta alla lotta contro angeli e demoni.
Le vicende prendo piede tempo dopo i fatti del primo capitolo, con una Bayonetta ormai conscia del suo potere e posta a baluardo della lotta contro gli angeli. Tuttavia gli eventi del primo capitolo (che non anticiperemo per chi dovesse ancora recuperarlo) hanno sconvolto l'equilibrio della trinità rappresentata da Paradiso, Inferno e Caos.
Tutto ciò porta ad un fatto assai grave: la "sorella" di Bayonetta, strega anch'essa, viene uccisa da un'evocazione sfuggita al controllo della protagonista, spedendo l'anima della malcapitata negli inferi. Da qui partirà la missione della nostra eroina volta a raggiungere l'inferno per salvare la malcapitata, ma gli eventi prenderanno pieghe inaspettate.
Il canovaccio creato col primo capitolo si allarga, sfuggendo a qualsiasi concezione logica in alcuni passaggi ma intrecciando una trama inedita di alto livello. Tra momenti nonsense, allusioni sessuali spinte e pura tamarraggine, la campagna di Bayonetta è un tripudio di azione, esplosioni e sangue. Ma il vero fiore all'occhiello resta il marchio di fabbrica dei Platinum Games, ossia il gameplay.
Alla solida base del prequel sono state fatte aggiunte interessanti, in primis un ritocco alla schivata e un migliore utilizzo della forza magica. La prima, se attuata col giusto tempismo, rallenta il tempo per alcuni secondi, utili per far partire una combo di attacchi e cavarsi fuori da situazioni spinose. La forza magica può essere poi spesa per speciali attacchi 'sadomaso' o per un buff temporaneo a tutti i colpi base. In pratica potrete sfruttare tale energia ora per concentrarvi sul singolo nemico, ora per gestire un'orda intera.
La danza di sangue e cazzotti a cui darete vita non è mai stata bella come su Switch, ed esattamente come per il primo capitolo anche in questo caso è stato scelto di mantenere una risoluzione a 720p sia in modalità docked che mobile, con il risultato di un leggero incremento nelle prestazioni rispetto alla versione originale su Wii U (a tal proposito consiglio sempre la lettura della prima analisi dei Digital Foundry.
Durante le nostre sessioni di gioco i rallentamenti in versione portatile sono stati veramente pochi, rendendo Bayonetta 2 un ottimo titolo da portarsi in giro, col risultato che ci troviamo quindi di fronte ad un titolo imperdibile, soprattutto per gli amanti del genere.
Bayonetta 2 rappresenta dunque il punto più alto toccato dal genere action, con un gameplay sopraffino e rifinito, e una narrativa totalmente fuori di testa. La versione Switch apporta piccole migliorie al comparto tecnico e gode di una portabilità che ormai tutti bramano. Se il Wii U ha smorzato la vostra voglia di shopping a suo tempo, ora non avete più scuse: la guerra tra Paradiso ed Inferno vi attende!