Bayonetta
Oltre le gambe c’è di più…
Le meccaniche di gioco sono inoltre impreziosite da una serie di violentissimi Attacchi Torturanti, regolati da uno speciale indicatore di energia magica; tale indicatore può essere riempito semplicemente uccidendo i nemici ma, nel caso in cui si dovessero subire dei danni, si svuoterà gradualmente. Dimenticatevi dunque di poter accumulare energia in attesa di un nemico particolarmente potente, perché nel momento della battaglia più importante potreste non essere più in possesso dell’energia necessaria per combattere nella maniera che speravate.
Bayonetta è inoltre in grado di schivare gli attacchi dei nemici ma quest’azione ha una duplice utilità; oltre all’ovvia possibilità di evitare di subire un colpo, preservando così la salute del personaggio, con il giusto tempismo è possibile attivare il Sabbat Temporale, una modalità pressoché identica al più celebre bullet time, che si dimostra imprescindibile soprattutto durante le boss battle.
Vista la presenza di specifici punti deboli sul corpo di ogni boss (punti che, ovviamente, sono protetti con violenza dal diretto interessato), il rallentamento del tempo permette di attaccare molto più a lungo del normale, dando quindi la possibilità di scatenare sul malcapitato i propri attacchi migliori in assoluta libertà.
Come detto il Sabbat Temporale richiede una grande precisione e accuratezza (è necessario attivare la schivata un attimo prima di subire il colpo) ma i suoi effetti sono assolutamente garantiti. Una volta capito e padroneggiato il meccanismo di attivazione non riuscirete più a farne a meno, anche con i nemici più deboli.
Ad ogni modo è comunque importante sottolineare come al livello di difficoltà più alto, ovvero Climax (sbloccabile dopo aver concluso l’avventura a Difficile), sia impossibile sfruttare questo particolare potere. Nel caso in cui vogliate cimentarvi in questo inferno (perché d’inferno si tratta), dovrete dunque fare affidamento su tutte le abilità maturate sino a quel momento o magari affidarvi alla Luna di Mahaa-Kalaa, un utilissimo accessorio su cui potrete mettere mano in cambio di un’ingente quantità di aureole.
Al di là di quest’interessante meccanica, Bayonetta ha però diverse frecce al suo arco, o forse dovremmo dire proiettili alla sua pistola. Oltre agli attacchi corpo a corpo, l’avvenente strega può, come detto, sfruttare diverse armi da fuoco (i cui modelli sono selezionabile liberamente), sia in attacchi “semplici” che per colpi più appariscenti come ad esempio la Tempesta di Piombo, che permette di mirare e sparare ai nemici con maggior precisione ed efficacia.
Come prevedibile il punto focale dell'esperienza è dunque quello di cercare di inanellare il maggior numero di combo, sfruttando non solo le incredibili abilità della protagonista ma soprattutto le sue pistole, fondamentali per mantenere attivo il “contatore combo”.
Per quanto riguarda la difficoltà standard (ovvero normale), Bayonetta si dimostra un titolo accessibile anche ai neofiti, e che non richiede dunque la totale padronanza delle meccaniche di gioco per essere portato a termine con successo.
Sebbene questa sua caratteristica possa apparire come un difetto per i puristi della categoria, è comunque importante sottolineare come, a un livello di difficoltà più elevato, l’esperienza di gioco si riveli decisamente più complessa, mostrando così la vera natura del combat system e la sua innegabile profondità.
I livelli di difficoltà superiori a Normale non richiedono infatti solo una totale padronanza delle meccaniche di gioco, ma anche una discreta pazienza. Sebbene il gameplay dia dunque il meglio di sé con l’aumentare della difficoltà, ogni giocatore, sia esso un vero appassionato del genere o un semplice principiante in cerca di un po’ di azione, potrà andare incontro a un’esperienza in linea con le proprie capacità e aspettative.