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BBC: Milo & Kate è solo una demo tecnica

Molyneux parla dell'intelligenza "cloud".

Microsoft non ha attualmente alcun piano di rilascio di Milo & Kate, come riferito alla conferenza del TED Global a Oxford.

Due settimane fa Aaron Greenberg di Microsoft aveva affermato che "al momento non è un videogioco", salvo poi cambiare idea. Successivamente il capo di Lionhead, Peter Molyneux, si è fatto avanti e ha precisato che il commento di Greenberg era basato su informazioni obsolete.

Secondo una comunicazione della BBC circa il discorso di Molyneux alla conferenza del TED Global a Oxford, nella quale i guru della tecnologia hanno 18 minuti per esporre le loro idee, il celebre game designer ha affermato che la tecnologia di Milo è in fase di sviluppo e che Microsoft non ha ancora progetti di distribuzione. Ha inoltre precisato che il gioco potrebbe essere un prodotto commerciale in futuro.

Molyneux ha anche mostrato al pubblico presente alla conferenza una demo aggiornata della tecnologia che è stata mostrata per la prima volta all'E3 del 2009 durante la presentazione di Kinect, allora conosciuto come Natal.

Un dettaglio particolarmente interessante è che la mente di Milo è basata sul "cloud computing", il che significa che l'intelligenza artificiale migliora quanto più le persone di tutto il mondo giocano con lui tramite internet. "Nel momento in cui milioni di persone lo usano, Milo diventerà più intelligente", ha detto Molyneux.

Descrivendo Milo come "una rivoluzione narrativa", Molyneux ha affermato che "i film, la TV, e addirittura i tanto venerati libri, sono solo rottami perché non mi coinvolgono attivamente". "È un mare di tranquillità", ha aggiunto.

Al pubblico è stato detto che Milo è un bambino che si è appena trasferito da Londra nel New England e ha molto tempo per se stesso. Nella demo l'assistente di Molyneux ha guidato Milo nell'esplorazione di un giardino, aiutandolo a evitarne le pietre e a svelarne i segreti.

Molyneux ha detto che "non ci saranno mai due persone che hanno un Milo identico" per via delle diverse azioni dei giocatori, che modelleranno in maniera differente la sua personalità. "Alcune delle cose che si faranno cambieranno il corso della sua vita", ha poi precisato, facendo notare che dopo 45 minuti Milo riconosce il giocatore.

Il software permette a Lionhead il "controllo completo" delle animazioni facciali, che aiutano a comunicare tensione ed emozioni. Stando ai suoi commenti, ciò è in parte possibile grazie a delle non meglio precisate tecnologie ritrovate "nella polverosa soffitta di Microsoft".

"Molte cose sono semplici trucchi, ma trucchi che funzionano", ha detto Molyneux. "Posso promettervi che quando sarete seduti di fronte allo schermo, sarà un momento davvero meraviglioso."

Il game designer inglese ha poi aggiunto che la parte del gioco mostrata è quella iniziale, e che successivamente le cose si faranno un po' più "particolari". "Ci sono tante avventure, alcune delle quali piuttosto cupe", ha concluso l'ideatore di Fable III.

La demo di Milo all'E3 del 2009.
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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