Behaviour spiega il nuovo nome
Acronimo galeotto.
Rémi Racine, CEO di Behaviour Entertainment, ha spiegato perché la compagnia ha preferito modificare il proprio nome, abbandonando Artificial Mind & Movement e l'acronimo A2M.
"La gente non si ricordava mai il nome Artificial Mind & Movement, e poi c'era questo problema". Per capire di cosa stia parlando è sufficiente fare una rapida ricerca su Google dell'acronimo: "il problema nasce nel 2005/2006, quando venne menzionato in un film". La pellicola in questione era Clerks II.
"Non ne avevamo mai sentito parlare prima di allora ma dal 2008 è diventato un problema. Abbiamo deciso di cambiare il nostro nome l'anno successivo, nel 2009, e ci è voluto un anno per portare a termine il processo. All'inizio lo trovavamo divertente, non ci preoccupavamo. A livello locale è divertente, ma non in un contesto internazionale".
"Dovevamo spiegare ai publisher il significato dell'acronimo. Il nostro logo compariva su un gioco per bambini ma non è stato un problema per nessuno".
Behaviour ha appena annunciato i sequel di Wet e di Naughty Bear, e Racine ha confermato che la compagnia è al lavoro anche su giochi per portatili di prossima generazione. "Stiamo lavorando su una piattaforma portatile di nuova generazione. Al momento posso dire solo questo".