Bigben vuole diventare il re dei Doppia A - speciale
Da Bee Simulator a WRC 8, ecco il variegato catalogo francese
Qualche settimana fa vi abbiamo parlato del valido catalogo di periferiche a disposizione di Bigben Interactive. Il distributore francese, però, ha ambizioni persino più ampie: non potendo ancora competere ad armi pari con colossi del calibro di Ubisoft, 2K o Activision, ha deciso di concentrare le sue energie sulla conquista di un mercato spesso sottovalutato, ovvero quello dei giochi Doppia A.
In altre parole il suo obiettivo è quello di diventare leader in quella fascia di mercato a metà strada tra le produzioni indie e i blockbuster. In altre parole quella fascia di giochi dall'appeal discreto, ma che non possono ambire al rango di capolavoro. Una categoria dignitosissima, che però negli ultimi anni si è trovata un po' schiacciata tra i due estremi dello spettro.
Questo non sembra spaventare Bigben, che anzi ha impostato una strategia di lungo periodo proprio su questo genere di produzioni. Alla fine si tratta di investimenti meno rischiosi rispetto a quelli di un blockbuster: bastano, infatti, poche centinaia di migliaia di copie per andar in attivo e garantirsi un futuro prospero.
Per questo la casa francese non solo si è messa a setacciare il mercato in cerca di sviluppatori alla ricerca di un publisher internazionale, ma ha anche fatto degli importanti acquisti in grado di arricchire il proprio portfolio. Oltre a EKO Software (How to Survive) e Kyloton Games (WRC8 e V-Rally 4), Bigben ha recentemente acquisito gli ottimi Cyanide, uno studio francese che porta in dote serie del calibro di Blood Bowl, Pro Cycling Manager e Call of Cthulhu.
In questo modo il catalogo del publisher francese si espande a dismisura e copre praticamente qualunque tipologia di produzione, dagli sportivi ai manageriali, passando dai giochi di ruolo e le avventure.
Il lato racing è forse quello più conosciuto e apprezzato. L'impressione è che Bigben voglia insidiare la nicchia di mercato occupata dall'italiana Milestone, prima soffiandogli la licenza ufficiale WRC e successivamente marcando a uomo ogni scelta dello sviluppatore milanese. Se WRC 8 prosegue nella sue evoluzione e cerca di simulare in maniera sempre più fedele il campionato ufficiale di Rally, Overpass è un'esperienza più particolare, nata forse come risposta a Gravel. Si tratta di un gioco basato sulle corse offroad, solo che al posto di sportellate e gare adrenaliniche, il cuore del gameplay si basa sulla capacità di scalare impervie pareti rocciose, trovando il sentiero corretto tra massi e ostacoli vari. Col costante pericolo di ribaltarsi sul più bello. Un concept sicuramente interessante e originale, peccato per una simulazione fisica che sembra non perfetta.
Chiude la lista FIA European Truck Racing Championship, l'esagerato gioco ufficiale del campionato europeo di camion. Non crediamo di dover aggiungere altro.
Il lato sportivo di Bigben è un po' meno brillante. Dopo un deludente Spike Volley e un problematico Tennis World Tour arriveranno nei negozi Roland Garros Edition, un'edizione riveduta e corretta del gioco di tennis con tanto di Nadal in copertina, e Rugby, una nuova simulazione di questo complesso sport, che mai è riuscito a sfondare nel mondo dei videogiochi.
Cyanide porta in dote due apprezzatissimi manageriali dedicati al mondo del ciclismo: Tour de France e Pro Cycling Manager. Due produzioni di nicchia, ma sempre molto apprezzate dagli appassionati.
A metà strada tra il gioco sportivo e la simulazione troviamo The Fisherman - Fishing Planet. Si tratta di un gioco dall'impostazione free-to-play disponibile su PC che arriverà anche su console grazie ad una premium edition che fornirà tanti contenuti a pagamento con un forte sconto. Farmer's Dynasty cerca di replicare il successo di Farming Simulator, mentre Bee Simulator evolve il concept di Flower e lo ambienta all'interno di un alverare. L'intenzione è quello di sensibilizzare i giocatori alle problematiche ambientali legate alla progressiva scomparsa delle api. I valori produttivi e il talento di Thatgamecompany sono inarrivabili, ma plaudiamo al coraggio e alle motivazioni di Varsav Game Studios.
L'alternanza tra elementi originali e altri derivati da produzioni maggiori prosegue anche osservando il resto della lineup del publisher francese. Paranoia: Happiness in Mandatory, ispirato al gioco di ruolo Paranoia, è un particolare gioco di ruolo con un sistema di combattimento che ricorda molto da vicino quello di XCOM e soprattutto quello di Mutant Year Zero: Road to Eden. L'atmosfera distopica dell'universo di gioco e il sottile umorismo, però, potrebbero dargli una marcia in più.
Completamente opposte sono le atmosfere di The Sinking City. Ispirata ai lavori di H.P. Lovecraft, questa avventura ci spingerà ad esplorare una misteriosa città, Oakmont, che progressivamente sta affondando. Tra spiriti e mostruosità varie il detective Carles Reed dovrà farsi strada verso la verità.
Warhammer: Chaosbane è un gioco di ruolo isometrico evidentemente ispirato a Diablo 3. Solo che al posto della lore di Blizzard troviamo l'universo Fantasy di Games for Workshop. Le meccaniche sono quelle del celebre GDR action, nuovamente esaltate più dal gioco in cooperativa che da quello in solitaria.
Il futuro, oltretutto, riserva anche altre sorprese. All'E3 di Los Angeles vedremo finalmente Werewolf: The Apocalypse - EarthBlood un GDR action in terza persona ambientato nell'universo di Werewolf: The Apocalypse, mentre a breve saranno condivise le prime informazioni su Blood Bowl 3, il nuovo capitolo sviluppato da Cyanide, e un progetto creato in concerto con Paradox legato alla licenza di Vampire the Masquerade e sviluppato da Big Bad Wolf, lo studio famoso per The Council.
Una lineup così varia e variegata riserverà sicuramente diverse sorprese, speriamo più positive che negative. Blood Bowl 3 e WRC 8, per esempio, non dovrebbero deludere le aspettative, consentendo in questo modo a Bigben di perseguire nel suo ambizioso piano. Il mondo dei doppia A è piuttosto competitivo, ma il publisher francese sempre pronto per la sfida. Si è dato dai 3 ai 5 anni per riuscirci: ci riuscirà?