Bionic Commando
Il braccio meccanico della Legge.
Il ritmo e l'intensità dell'esperienza cresceranno gradualmente con il passare delle ore, spingendovi sempre oltre i vostri limiti e mettendo alla prova le abilità padroneggiate fino a quel momento. Nonostante le incredibili abilità del protagonista, che aumenteranno di pari passo con le potenzialità e il numero dei nemici da affrontare, Nathan non avrà però vita facile, ma al contrario, dovrà sempre faticare per avere qualche chance di sopravvivenza. I ragazzi di GRIN hanno infatti usato un elemento molto semplice per regolare il livello di difficoltà: il numero dei nemici. Nelle fasi di gioco più avanzate, dovrete fare i conti con vere e proprie ondate di avversari e spesso sarete chiamati a superare a situazioni a dir poco frustranti (perfettamente in linea con la tradizionale difficoltà del franchise) ma, ancora una volta, tutto dipenderà da ciò che avrete imparato fino a quel momento.
Una cosa che stupisce di Bionic Commando è che il mondo di gioco non si dimostra mai veramente open-world, offrendo solo una parvenza di libertà che maschera una ben più tradizionale linearità di fondo; osservando l’orizzonte avrete l’impressione di poter andare ovunque, ma se doveste allontanarvi troppo dall’area prestabilita, gli effetti delle radiazioni si faranno sempre più forti, arrivando anche ad uccidervi. Tutto si svolge infatti in maniera molto lineare, in zone suddivise da diversi checkpoint, ognuno dei quali, una volta raggiunto, permette di accedere a una nuova area (solitamente dopo aver disattivato dei campi minati aerei). Lungo il territorio sono inoltre nascosti alcuni oggetti collezionabili, ma alla luce della costante necessità di orientarsi e delle numerose schermate di caricamento che accompagnano lo svolgersi degli eventi, vi accorgerete rapidamente di essere immersi in un action game molto lineare.
Gli sviluppatori hanno cercato di mascherare la linearità dell’esperienza ricorrendo ad una realizzazione degli scenari molto appariscente, ma la realtà dei fatti è innegabile, e come se non bastasse, il tutto va anche ad influenzare negativamente il frame-rate. Al di là di questo, Ascension City è un luogo davvero suggestivo, dettagliato ed imponente, la cui atmosfera di desolazione e abbandono ricorda molto quella di GTA IV. Sebbene la foschia sia talvolta scoraggiante e le fasi sotterranee si rivelino fin troppo numerose, l'acqua e gli effetti di luce godono di una realizzazione di prim’ordine che saprà senz’altro stupirvi (specialmente negli scenari esterni).
Il gioco mostra anche una certa varietà, evidenziata prevalentemente dagli scenari realizzati per le modalità multiplayer. Il comparto online, aperto a un massimo di 8 giocatori, permette di intraprendere delle varianti dei classici deathmatch e cattura la bandiera, ma come ha ampiamente testimoniato la demo rilasciato su Xbox Live, il multiplayer non è certo adatto ai neofiti (e il discutibile sistema delle sale d'attesa non contribuisce di certo a migliorare l’intera l'esperienza). Il tutto si riduce quindi alla semplice interazione fra i giocatori, un’esperienza che si dimostra nettamente inferiore a quella dei combattimenti proposti nella modalità single player.
L’abbiamo atteso, sognato e desiderato a lungo ma Bionic Commando non si è rivelato quella gemma che molti si auguravano di trovarsi fra le mani. GRIN ha senz’altro fatto un buon lavoro nel “modernizzare” un concept di gioco decisamente antiquato affinché fosse appetibile per il pubblico contemporaneo, ma la sostanziale linearità dell’esperienza lascia un po’ l’amaro in bocca. Al di là di questo, Bionic Commando si dimostra comunque un buon titolo, il cui gameplay, complesso ma capace di regalare grandi soddisfazioni, farà senz’altro la felicità di tutti gli appassionati.