BioShock: Infinite - analisi del finale
Eurogamer vi offre la sua spiegazione. ATTENZIONE, SPOILER!
Fermi lì! Se non avete ancora finito BioShock Infinite vi vietiamo categoricamente di continuare a leggere. Se non avete voglia di portare a termine il gioco abbassate la difficoltà, cercate almeno di finire l'esperienza, di chiudere il cerchio, e solo dopo tornate qui, con noi, per discuterne insieme.
E ora spegnete le luci, aprite Spotify o YouTube e fate partire una canzone a caso dei Carter Family... ci siamo.
Non è rimasto nulla. Tutta la sabbia è passata attraverso le mie dita. Ecco, questa è probabilmente la sensazione che molti di voi hanno provato finendo BioShock Infinite, l'ultimo gioco di Ken Levine dall'epilogo che lascia attoniti, che svuota completamente.
Cos'è successo davvero? Qual è la forma e la consistenza della trama che ha appena finito di dipanarsi davanti ai nostri occhi? Chi è davvero il protagonista di BioShock Infinite e chi è la ragazza che per la maggior parte del gioco ci è stata accanto? E poi i tanti nomi, i tanti doppioni: due Booker DeWitt ma un solo Mr.Comstock, Anna ed Elizabeth, Rosalind e Robert Lutece. Gemelli, specchi: una sola persona?
BioShock Infinite è ambientato nella città di Columbia ma non solo. Collegando tutti i fili della trama è chiaro che il gioco si dipana attraverso due realtà diverse, due universi paralleli che si generano nel momento in cui il protagonista Booker DeWitt accetta o meno il battesimo, espediente ultimo per lavare il sangue e la coscienza lordati dalla sanguinosa battaglia di Wounded Knee.
Il rifiuto verso il battesimo condannerà DeWitt. La sua vita si rifugerà in un veloce matrimonio con una donna che morirà subito dopo aver dato alla luce Anna, sua figlia. Ma gli eventi della vita hanno oramai segnato indelebilmente l'uomo: DeWitt cade preda dello sconforto e dell'alcolismo, e vittima dei debiti arriva persino a vendere Anna. Ma a chi?
"Due universi paralleli si generano nel momento in cui il protagonista Booker DeWitt accetta o meno il battesimo"
In un universo parallelo, oltre una stella e aldilà di una porta (ricordate la scena finale?), il Booker DeWitt che ha accettato il battesimo si è ripulito di tutti i peccati, divenendo Zachary Hale Comstock, l'uomo che fonderà poi la città di Columbia insieme a Rosalind Lutece. E chi sono i Lutece? La stessa persona: una donna nella realtà di Comstock e un uomo in quella di DeWitt. Ma è solo Rosalind che inventa il Campo Lutece, capace di far levitare oggetti enormi (compresa una città!) manipolando lo spazio e il tempo.
Voxaphone - Rosalind Lutece - Una città sospesa
Ho intrappolato l'atomo nell'aria. I colleghi chiamato il Campo Lutece "levitazione quantica", ma non è nulla di simile. I maghi levitano, i miei atomi semplicemente non cadono. Se un atomo può essere sospeso indefinitivamente, bene... perché non una mela? E dopo una mela perché non una città?
Questa innovativa tecnologia permette a Comstock e Rosalind di costruire Columbia e di aprire una finestra sul mondo di Robert Lutece, che è lo stesso mondo del DeWitt non battezzato. Tramite il varco i due trattano per l'acquisto di Anna (Comstock è sterile), la figlia di DeWitt, ma mentre il patto sta per essere portato a termine Booker ci ripensa, si sporge verso Anna che immediatamente fa altrettanto. Il passaggio spazio-temporale si richiude improvvisamente, il mignolo della bimba rimane a cavallo delle due dimensioni e viene tranciato. Anna, ora rinchiusa in una torre e rinominata Elizabeth per nasconderne il passato, ha però acquisito dei poteri. Forse per il fatto di essere rimasta a cavallo di due realtà, la ragazza ha ora la capacità di aprire a sua volta dei portali.
Voxaphone - I fratelli Lutece - L'origine del suo potere
"Il passaggio spazio-temporale si richiude improvvisamente, il mignolo della bimba rimane a cavallo delle due dimensioni"
Cosa rende la ragazza differente? Sospetto che non abbia nulla a che vedere con ciò che lei è, ma piuttosto con ciò che non è. Una piccola parte di lei rimane da dove è venuta. Sembra proprio che all'universo non piaccia mischiare piselli e porridge.
Ma la spavalderia di Comstock non si ferma, bensì degenera. Il segreto di Elizabeth va mantenuto tale a tutti i costi. Con la tecnologia rubata da altri mondi fa costruire l'uccello meccanizzato Songbird e lo mette a guardia della torre in cui è imprigionata la figlia. Per lo stesso motivo uccide anche la moglie e, con l'aiuto di Jeremiah Fink, prova a togliere di mezzo persino i Lutece. Quest'ultimo tentativo però va male e i Lutece si vendicano entrando nella realtà del Booker DeWitt disperato assoldandolo per salvare una donna, tale Elizabeth, da una torre di Columbia, la città volante che esiste in un universo parallelo in cui verrà inconsapevolmente introdotto (un faro, proprio come gli infiniti fari della fine del gioco, proprio come il faro che ci porta nelle viscere di Rapture nel primo BioShock) Lo scopo dei Lutece? Il reset, tornare al punto zero: come se tutto non fosse mai accaduto.
Voxaphone - Rosiland Lutece - Una teoria sulla nostra "morte"
Comstock ha sabotato il nostro contratto. Fortunatamente non siamo morti. Una teoria: siamo rimasti sparpagliati tra le possibilità dello spazio. Ma io e mio fratello siamo ancora insieme, e questo mi rende felice. Lui però non la pensa come me. L'affare con la ragazza rimane irrisolto. Ma forse c'è qualcuno che potrà sbloccare la situazione...
Qui inizia il gioco, in questo esatto momento.
"Nel gioco compaiono altre realtà, una in cui DeWitt è morto divenendo un martire, un'altra in cui Elizabeth è stata indottrinata da Comstock"
L'intreccio però non è così semplice. Nel gioco compaiono altre realtà, una in cui DeWitt è morto divenendo un martire del gruppo ribelle dei Vox Populi, un'altra in cui Elizabeth è stata indottrinata da Comstock e comanda Columbia con un dittatoriale pugno di ferro. E poi ci sono biglietti che viaggiano nel tempo, per un fine ultimo ricercato da un'oramai potentissima Elizabeth: riportare DeWitt davanti al battesimo e ucciderlo per il medesimo obiettivo dei Lutece.
La scena finale dopo i titoli di coda però rincuora. Un altro DeWitt nasce delle ceneri di quello affogato durante il rito religioso, ed è un DeWitt che finalmente può prendersi cura della sua Anna.
I fatti però non bastano se non a costruire un'ottima trama. Ciò che rende unica quella di BioShock Infinite sono le innumerevoli sfaccettature che è possibile scovare, alcune chiare come la luce del sole, altre dettate da quella che è la nostra esperienza personale. BioShock Infinite è molto preciso su certi temi, mentre su altri rimane sul vago e questo, come nella migliore canzone d'amore, dà la possibilità al giocatore di trovare il giusto spazio per sentirsi personalmente tirato in ballo.
BioShock Infinite utilizza potenti richiami religiosi senza mai parlare di religione. Ci abbandona tra i lavoratori senza diritti delle fabbriche Fink, lascia germinare il razzismo degli abitanti di Columbia senza mai soffermarcisi davvero, ci mette nei panni di due Booker DeWitt dal destino così diverso ma anche paurosamente simile. Il DeWitt battezzato, ovvero Mr.Comstock, ha costruito Columbia concretizzando l'inferno che vive dentro di sé; il DeWitt disperato, è un altro specchio. Quella di BioShock Infinite è la storia di tutti ma al tempo stesso la storia di un solo uomo.
Voxaphone - Zachary Hale Comstock - Ogni uomo, tutto in una volta
"Chi è l'uomo che giace sommerso? Forse è sia peccatore e santo"
Un uomo entra nelle acque del battesimo. Un altro uomo esce, nato di nuovo. Ma chi è l'uomo che giace sommerso? Forse questo nuotatore è sia un peccatore che un santo, fino a quando non sarà rivelato agli occhi dell'Umanità.
Di certo è anche una storia profondamente americana, con le due realtà che potrebbero rappresentare Repubblicani e Democratici che pasteggiano sui detriti di una società che ha perduto definitivamente l'innocenza. C'è tutto anche da questo punto di vista: Columbia è il progresso in cambio dei diritti. Due modi di vedere il mondo, l'apparenza della redenzione e la dura realtà di chi sceglie di tenersi i suoi peccati dentro.
Voxaphone - Elizabeth - Un'ultima possibilità
Mentre i giorni passano credono sempre meno in Dio e sempre più in Lutece. I miei poteri avvizziscono mentre fioriscono i miei rimpianti. Tutto questo perché mio padre non ha saputo gestirmi. Con il tempo mi sono resa conto fino a che punto mi sono spinta, era troppo tardi per fermarlo. Ma c'' ancora un'ultima possibilità di redenzione, per tutti e due.
BioShock Infinite ci mette davanti a una sola scelta: quale pendaglio regalare ad Elizabeth/Anna, una scelta inutile che può avere delle ripercussioni solo in un videogioco, ma non in questo. Ken Levine ha sicuramente voluto scherzare anche su alcuni cliché dei videogiochi, liberarsi di trame a bivi e finali multipli, mettendoci davanti a un destino che si compie. Qualcosa di noi d'altronde esiste davvero in BioShock Infinite, c'è Cindy Lauper per esempio, uno scorcioo di Francia con la Torre Eiffel all'orizzonte e un cinema che proietta il Ritorno dello Jedi, ma con il titolo che George Lucas all'ultimo scartò. C'è New York, gli anni Ottanta, come sono e come sarebbero potuti essere.
Voxaphone - Elizabeth - Farla finita
Domani il guinzaglio si staccherà. Perché tutto questo... deve finire. Ma anche se riuscirò a distruggere il Sifone sarl abbastanza forte per vedere e aprire tutte le porte? E se lo porto qui da me, chi può dire che riuscirà a sfidare i mostri che ho creato?
No, non parliamo di un gioco qualunque, ma di un perfetto cerchio narrativo. E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre considerazioni o la pensate in modo diametralmente opposto? Parliamone insieme.