BioWare senza veli
Greg Zeschuk parla di Dragon Age, della fusione con Mythic e della sua visione del game design.
Ovviamente si tratta solo della versione PC. C'era un sacco di lavoro da svolgere: l'abbiamo sempre pianificato, ma non abbiamo mai cominciato a lavorarci tanto che a un certo punto ci siamo posti molte domande. Per realizzare i vari tool in passato ci sono voluti letteralmente dei mesi e, in generale, si è trattato dei medesimi strumenti che usiamo noi. Ovviamente non tutti gli elementi sono realizzati con il toolset, come nel caso dei personaggi, ma ci assicureremo che i giocatori possano importare le loro creazioni realizzate con Maya o 3D Max e faremo lo stesso per le animazioni. Oltre a questo, la maggior parte della roba sarà lì, pronta da usare.
Il toolset è ovviamente molto più complesso di quello di Neverwinter Nights, per cui potrete costruire paesaggi morbidi e bucolici così come edifici complessi. Tutti i tool di dialogo saranno disponibili, mentre per quanto riguarda la recitazione ci sarà un set di emoticons prerealizzate, ma sarà tutto molto vario e customizzabile.
Avevamo anche un toolset per gli eventi e i ragazzi che hanno lavorato ai mod per Neverwinter hanno realizzato nuovi strumenti, tanto che un fan ha prodotto una piece teatrale di Shakespeare. Non era spettacolare, ma era forte davvero. Per noi è stato importante perchè ci ha mostrato che i fan stavano spingendo le cose verso direzioni davvero interessanti. Per ora parliamo solo di PC, ma vogliamo provare a vedere se il gioco possa funzionare bene anche su console.
Fortunatamente no. Dato che lavoravamo già fianco a fianco con EA, scambiando costantemente informazioni, non ci siamo trovati costretti a cambiare radicalmente il nostro modus operandi. Semplicemente continuiamo a fare quello che abbiamo fatto finora che non è altro che scambiare tecnologie e idee.
Credo che si concretizzerà più o meno alla stessa maniera in cui si è sviluppata la nostra relazione con il nostro studio di Austin che è e rimane assolutamente BioWare ma gode di molta indipendenza. Austin ha una sua visione delle cose e progetti propri esattamente come Mythic e sarà un grande team. Conosciamo i ragazzi da diverso tempo, loro hanno i loro obiettivi e noi abbiamo i nostri. Ciò che io e Ray faremo a livello di gruppo sarà assicurarci che tutti siano allineati, che lo scambio di informazioni sia efficiente e che tutti ricevano il supporto e le risorse di cui hanno bisogno.
Senza alcun dubbio.
Francamente non lo so. Credo che io e Ray abbiamo molte cose da discutere. Entrambi abbiamo giocato Warhammer e, in realtà, io lo sto giocando ancora di tanto in tanto, per cui non penso che si tratterà semplicemente di fornire un boost di popolarità al prodotto. Più semplicemente, potremo fornire nuove prospettive e pareri che, magari, risulteranno d'aiuto ai ragazzi di Mythic alla stessa maniera in cui le loro valutazioni sul nostro approccio all'online potranno essere positive per noi. Per tornare un istante al nostro team di Austin, ci tengo a sottolineare che lì lavorano un certo numero di veterani molto esperti nel settore degli MMO e che esiste assolutamente l'opportunità per entrambi i team di interagire, imparando gli uni dagli altri.
Oh no, ci sono ancora assolutamente BioWare e Mythic, non siamo fusi per niente. Ti dico come stanno le cose, più o meno: Ray e io non abbiamo mai lavorato dicendo alla gente cosa fare e questo è il motivo per cui siamo riusciti a realizzare finora solo grandi giochi. Non diciamo al nostro team come deve realizzare Dragon Age, preferiamo limitarci a mettere in chiaro quali siano gli obiettivi e il team si mette al lavoro per raggiungerli seguendo la strada che ritiene più opportuna.
Greg Zeschuk è uno dei fondatori di BioWare. Per informazioni aggiuntive su Dragon Age: Origins, in uscita a fine ottobre, date un'occhiata al nostro articolo di approfondimento, appena pubblicato.