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Black Desert Online - recensione

Non è un deserto per vecchi.

Finalmente, dopo mesi di attesa durante i quali internet e i social network sono stati invasi da video e immagini delle versioni russe e coreane, Black Desert Online approda in Europa (e in USA) grazie a Daum Games, dandoci così la possibilità di gingillarci con la sua spettacolare grafica e con un editor di personaggi davvero incredibile.

Nelle settimane precedenti la release ne abbiamo viste davvero di tutti i colori e di certo non si sono sprecati i video che ci hanno mostrato quanto fosse profonda e curata la creazione del personaggio. Uno strumento simile non si era ancora visto all'interno di un MMO: ogni particolare del nostro alter ego digitale è completamente personalizzabile, dalla lunghezza dei capelli alla forma delle orecchie, dalle iridi alla pancia. In pratica ogni dettaglio anatomico è interamente adattabile al nostro gusto.

Potremo davvero sbizzarrirci a creare tutto ciò che vogliamo, sia esso un mostro oppure un personaggio famoso di cui siamo fan o che ci sta particolarmente a cuore, e giocare nei suoi panni. Non troveremo grosse difficoltà nel realizzare qualcosa di bello e l'editor è di una semplicità così disarmante che pure un bambino sarebbe in grado di utilizzarlo. I maniaci della perfezione potranno poi salvare le loro creazioni, così da non affrettare le scelte e potersi prendere tutto il tempo necessario prima di preme il pulsante che darà il via all'avventura.

Prima però di perdere le ore a ritoccare il nostro alter ego digitale, dovremo scegliere cosa fare da grandi e perciò selezionare la nostra classe tra quelle disponibili. Qui la cosa si fa particolare, perché a parte il caso di Witch e Wizard, che hanno praticamente le stesse abilità e sono la versione femminile e maschile della medesima classe, non sarà possibile scegliere liberamente razza e sesso.

L'editor di personaggi è uno dei più completi mai visti finora.

Scegliendo l'Archer ci toccherà vestire i panni di una slanciata fanciulla dalle orecchie a punta, mentre come giganti potremo essere solo Berserker; nel ruolo di Warrior ci saranno solo maschi umani mentre Tamer, Sorceress e Valkyrie saranno unicamente donne. Questa scelta di rendere le classi "gender-locked" ci ha lasciato perplessi e non ne comprendiamo il reale motivo, in ogni caso ora saremo liberi di poter giocare nei panni di una donzella senza doverci più vergognare; e anche noi.

Una volta compiuta la nostra scelta e completata la personalizzazione potremo finalmente entrare nel vivo dell'azione, esplorando in lungo e in largo il mondo di Black Desert Online per scoprire anche il più remoto segreto. E a proposito di segreti, ecco che fin dalle prime fasi del gioco entreremo in contatto con il Black Spirit, una misteriosa entità che alberga all'interno del nostro corpo e che volenti o nolenti ci terrà compagnia durante l'intera avventure affidandoci, di tanto in tanto, qualche bizzarra missione.

Il primo contatto con questo spiritello dalla voce petulante avverrà proprio al termine del video introduttivo e ci condurrà attraverso il tutorial, insegnandoci come muovere i primi passi e come combattere. Sarà un alleato indispensabile soprattutto nelle fasi più avanzate del gioco, perché grazie a questa oscura creaturina saremo in grado di potenziare l'equipaggiamento applicando incantamenti e gemme.

Il simpatico spiritello ci introdurrà al sistema di combattimento, decisamente diverso da quello degli MMO più classici e molto più simile a quello di un Devil May Cry o di un God of War. Quasi totalmente privo di lock-on sui nemici, se non per alcune particolari abilità, il combattimento in Black Desert Online sarà molto dinamico e ci consentirà, col dovuto allenamento, di affrontare nemici più forti di noi sfruttando blocchi e schivate. L'abbiamo trovato molto simile al sistema di TERA ma con l'interessante novità delle combo, grazie alle quali potremo sferrare serie interminabili di colpi per annientare i nostri nemici.

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A differenza di un normale MMO qui si viene quasi spinti a voler esagerare nei combattimenti, e ben presto si finisce per mettere da parte la cautela lanciandosi in mezzo alle orde di nemici. La nostra scelta è ricaduta sulla Valkyria, complice la nostalgia dei bei tempi andati di Dark Age of Camelot, con la quale più volte abbiamo creato scompiglio tra le linee nemiche con turbinanti mix di spadate e piogge di lance dal cielo in grado di spezzare le difese degli avversari.

La strepitosa caratterizzazione e un sistema di combattimento fluido e spettacolare sono rese possibili da un motore grafico davvero superbo che non solo è certamente uno dei punti di forza del titolo ma riesce a restituire ottime prestazioni anche su sistemi un po' datati, esprimendo ovviamente tutto il suo potenziale su computer di ultima generazione.

Questa grafica d'eccezione porta con sé dei dettagli e una cura per l'ambientazione che ci ha lasciato stupiti molte volte. Abbiamo un mondo di gioco che sembra vivo, con ambientazioni dal sapore medievaleggiante così caratterizzate da sembrare reali. Il via vai dei giocatori, unito a una buona dose di personaggi non giocanti, animano ulteriormente le città, in cui potremo trovare folle inferocite in rivolta ai cancelli con guardie impegnate a mantenere l'ordine, mercanti che si sbracciano e strillano per attirarci verso i loro banchi, bambini che rincorrono i gatti e altri particolari che aiutano ad immergersi ancora di più nelle atmosfere del gioco.

Tutto questo senza mai essere interrotti da una singola schermata di caricamento, perché dal momento successivo alla selezione del personaggio non dovremo più preoccuparci delle attese e il mondo di gioco sarà interamente esplorabile. Nei nostri pellegrinaggi abbiamo trovato purtroppo i così detti "muri invisibili" che delimitano il mondo, spiacevoli a vedersi ma che in ogni caso lasciano presagire la possibilità di future espansioni dell'area di gioco.

Le città sono così piene di vita da sembrare vere ed ogni attività andrà avanti indipendentemente da noi.

Black Desert Online non è il classico MMO e sembra voler prendere le distanze dalla tradizione tipicamente coreana che, lo sappiamo, è particolarmente incline al grinding. È ovviamente possibile uccidere ogni cosa che garantisca esperienza e purtroppo, passato il cinquantesimo livello, sarà bene o male l'unica opzione che ci consentirà di accumulare lo sproposito di punti exp necessari a proseguire il leveling. Ma, per lo meno, fino al soft-cap non sarà l'unica via percorribile.

Black Desert Online ci propone un'infinità di cose da fare, un gran numero di missioni che oltre ad accompagnarci alla scoperta delle varie zone ci ricompenseranno con punti esperienza e, qualche volta, con utili oggetti d'equipaggiamento e borse per espandere l'inventario. Altre volte invece ci insegneranno le basi del crafting, aiutandoci a districarci tra le varie discipline disponibili grazie alle quali potremo raccogliere erbe, tagliere piante, estrarre minerali, cucinare e così via, investendo così la nostra Energy che a differenza della Contribution viene consumata ad azione che compiremo, dal raccogliere risorse al conversare con gli NPC, dal pescare al creare pozioni (che si ricaricheranno al ritmo di una ogni tre minuti quando il nostro personaggio sarà online).

Questo per fortuna non sarà l'unico modo di raccogliere e produrre: ad aiutarci troveremo il sistema contributivo di BDO, un'altra delle sue peculiarità. I succitati Contribution Point non solo serviranno ad affittare case, laboratori o ad aumentare lo spazio dei depositi nelle varie città, ma serviranno a collegare tra loro i vari nodi delle risorse, così da assumere dei lavoratori e inviarli a raccogliere materie prime al posto nostro, sollevandoci da un'attività noiosa come il gathering.

I nostri amici braccianti non solo saranno utili nelle operazioni di raccolta ma potranno essere impiegati anche in altre attività, come ad esempio la costruzione di oggetti tramite i banchi di lavoro disseminati per le varie città, coi quali potranno trasformare le risorse immagazzinate nei nostri depositi in armi, armature, pozioni, navi e preziosissime Black Stone. In cambio dovremo solo ricordarci di dar loro del cibo per sfamarsi.

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Incluso in Black Desert Online c'è anche un piccolo esperimento social, che non solo ci darà la possibilità d'imparare di più sul mondo circostante ma che ci garantirà l'accesso a particolari oggetti in vendita nei negozi, nuove missioni e voci di Knowledge, il database in cui sono racchiuse le informazioni che il nostro personaggio ha acquisito durante i viaggi. Proprio grazie a questa conoscenza avremo maggiore possibilità di conversare con la popolazione, scoprire i punti deboli dei mostri così da poterli battere più facilmente e conoscere altri particolari che ci semplificheranno la vita.

La diversità di Black Desert Online è allora davvero benvenuta in un genere ormai stantio quale quello degli MMO, ma forse proprio per questa sua caratteristica il gioco non riesce a farsi voler bene fin da subito. Chi ha poca dimestichezza con l'Inglese o con gli altri idiomi disponibili visto (l'Italiano non è presente), potrebbe trovarsi in difficoltà nel comprendere il funzionamento di alcune attività come ad esempio la gestione dei nodi o quella dei lavoratori.

Noi stessi ci siamo arenati durante le nostre prime ore di gioco, che sono state uno strano mix tra divertimento e smarrimento: se da un lato i primi livelli sono volati ad una velocità spaventosa, dall'altro la mole di attività che si sono accumulate ha fatto sì che perdessimo più volte il bandolo della matassa. Come capita molto spesso nella stragrande maggioranza degli MMO, una volta lasciata la zona iniziale difficilmente si torna indietro e così ci si viene travolti dalla foga del voler completare ad ogni costo anche la più piccola task disponibile, mentre in Black Desert le cose funzionano in maniera un leggermente diversa e capita spesso di tornare sui propri passi per completare anche le missioni secondarie o quelle di crafting trascurate in precedenza.

Altre difficoltà possono derivare dalla scarsità di informazioni elargite: non sempre le missioni introduttive ai vari mestieri riescono a garantire un quadro completo della situazione e potrebbe capitare di rimanere bloccati, ricorrendo alle chat per chiedere lumi nella speranza che qualcuno conosca la risposta. L'alternativa è ricorrere a Google e doversi poi districare tra forum e guide tutt'altro che complete. Anche la localizzazione a volte sembra avercela col giocatore, e capita d'imbattersi in descrizioni di missioni e oggetti non molto chiare, complice una traduzione dal coreano fatta un po' a spanne, il che per un titolo con un potenziale così ampio è davvero un peccato.

La mappa è ricca di informazioni e ci permette di mettere i lavoratori all'opera e di spostare le merci tra i vari depositi. Ovviamente, ci mostrerà anche i luoghi delle missioni attive.

Non è insomma tutto oro quel che luccica e, come recita il sottotitolo di questo articolo che cita il celebre film dei fratelli Coen, ci sentiamo in dovere di dire che Black Desert Online non è alla portata di tutti perché, richiede un buon numero di ore da dedicargli ogni giorno, cosa che potrebbe scoraggiare i casual gamer. Affiliarsi a una gilda, ad esempio, significa dedicare almeno un paio d'ore quotidiane alle missioni cooperative per aiutarla a crescere, rubando inevitabilmente il tempo da dedicare al proprio personaggio.

Lo scopo delle gilde è partecipare a quello che al momento sembra essere l'unico e vero "end-game" ovvero le guerre tra clan, da combattere più per la gloria che per un reale profitto. In futuro verranno inseriti anche gli assedi, tramite i quali sarà possibile prendere possesso di determinate zone della mappa e costruire roccaforti, ma la data dell'eventuale release non è ancora chiara. Lo scontro tra altri giocatori richiede poi di essere molto preparati e con un equipaggiamento di tutto rispetto, il che, va da sé, si traduce in un numero di ore di gioco giornaliere davvero alto e, come detto in precedenza, non alla portata di tutti.

Se invece il PvP e gli scontri di massa non fanno per voi, potete dedicarvi alla raccolta di materiali, al trading tra le varie città, all'ammaestramento di cavalli e di piccoli elefanti (per utilizzarli come cavalcature o per rivenderli) , alla costruzione di armi e armature o alla produzione di pozioni da mettere all'asta per costruire un piccolo impero commerciale, magari nell'attesa che venga introdotto un reale contenuto end-game anche per gli amanti del PvE.

Tirando dunque le somme, Black Desert Online è un titolo di tutto rispetto con delle possibilità davvero vaste. Possiamo davvero scegliere come giocare e dobbiamo solo decidere quanto tempo dedicargli: il resto vien da sé. Da un lato cose la grafica e l'estrema personalizzazione del personaggio certamente ci hanno piacevolmente soddisfatti ma dall'altra la mancanza di un importante contenuto end-game PvE, la localizzazione non proprio perfetta e il PvP carente ci hanno lasciato un certo amaro in bocca.

Nonostante queste non trascurabili mancanze, Black Desert Online rimane comunque un buon prodotto al quale va data almeno una possibilità, aspettando la sua completa maturazione.

8 / 10