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Blacklight: Tango Down

Meglio tardi che mai.

Più altalenante, invece, la gestione dei respawn: se da un lato la "rinascita" del nostro alter ego avviene quasi istantaneamente, eliminando così inutili attese che rischierebbero di rallentare il ritmo di gioco, dall'altro la gestione dei respawn point appare troppo dipendente dal caso. Capiterà infatti di riprendere possesso dei comandi a pochi metri dalla canna del fucile nemico, pronto a rispedirci nel limbo da cui siamo improvvisamente giunti. Come già avvenuto in precedenza per le versioni PC e Xbox 360, possiamo solo sperare nel rilascio di una patch correttiva da parte degli sviluppatori volta a correggere le citate pecche del netcode e a ottimizzare l'intero comparto on-line: un bugfix non ancora ufficialmente annunciato da Zombie Studios, ma assolutamente necessario per un'IP interamente votata al multiplayer competitivo.

A complicare ulteriormente le cose accorre una dinamica di gioco piuttosto sbilanciata, che tende a favorire l'utilizzo di talune armi rispetto ad altre in modo sin troppo palese: volendo citare il buon Sergio Leone, "quando un uomo senza mitra incontra un uomo con il mitra, quello senza mitra è un uomo morto". Nonostante l'armamento bellico offerto da Tango Down sia a dir poco ragguardevole, serve poco tempo per capire quali armi utilizzare per aver vita facile e quali, invece, per fumare in pochi secondi tutti e 175 i life point a nostra disposizione. E vista la potenza di fuoco non indifferente di armi quali mitra o SMG, capaci di eliminare un bersaglio con una sola raffica, il ricorso a un approccio strategico nelle varie sessioni di gioco lascia ben presto spazio a un meno epico attacco frontale in cui non si contempla il vocabolo "copertura". Un peccato, viste le possibilità offerte da peculiari scelte di design quali visori a realtà aumentata e granate iper-tecnologiche multifunzione.

Da un punto di vista squisitamente tecnico, il titolo targato Ignition merita il nostro plauso, forte di una grafica assai curata e di un livello di dettaglio non sempre riscontrabile in una produzione riservata al digital delivery: la resa visiva globale è piacevole, nonostante una predilezione di fondo per le tinte cupe e particolarmente fredde. Il level design soffre di qualche piccola incertezza, regalando location piuttosto varie e articolate ma un po' troppo brevi se paragonate agli standard a cui gli odierni giocatori sono abituati.

Alla fine della fiera, la lunga attesa degli utenti PS3 è stata ripagata solo in parte: Blacklight: Tango Down è un buon prodotto, tecnicamente sopra la media di gran parte dei titoli in digital delivery attualmente disponibili e, senza dubbio, capace di regalare un'esperienza multiplayer frenetica a un prezzo contenuto (circa 15 €). Ma si sa, non è sempre oro quello che luccica, e fattori positivi quali l'ottimo sistema di gestione delle armi o delle skill del giocatore finiscono per passare tristemente in secondo piano, a fronte di un gameplay sbilanciato e di un netcode imperfetto che non lesina affatto bugs e lag più o meno intensi. Restiamo nella speranzosa attesa di una patch, che corregga quanto più possibile i problemi appena citati: solo allora potrete aggiungere un ulteriore punto al nostro giudizio finale.

6 / 10
Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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Blacklight: Tango Down

PS3, Xbox 360, PC

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