BlazBlue: Continuum Shift
Arte e tecnica finalmente insieme.
Un altro cambiamento fondamentale è quello del Guard Libra, che modifica in modo radicale il sistema di regolazione della rottura della guardia avversaria. In pratica, subendo troppi colpi si perdono gradualmente i segnalini di un indicatore che, una volta esauriti, decretano la rottura della difesa, con relativo stordimento e con la promessa di un mare di danni.
I segnalini si rigenerano col tempo, quindi è necessario mantenere sempre il giusto bilanciamento tra attacco e difesa, se non si vuole fare una brutta fine. Ovviamente, per i più esperti, è ancora possibile affidarsi alla barriera e all'instant guard, che si affiancano a tutte le altre tecniche base per creare un gameplay raffinato all'estremo.
Oltre ai cambiamenti legati al gameplay, il Continuum Shift offre anche nuovi lottatori da studiare, a cui si affiancano due ulteriori new entry vendute separatamente come contenuti scaricabili. Considerando le profonde differenze che caratterizzano ogni personaggio del titolo Arc System Works, oltre alla fatica di disegnare e animare un lottatore interamente fatto in 2D, il fatto di dover pagare per scaricare i nuovi personaggi ha un senso, sicuramente più di quanto non lo abbia farlo per dei semplici costumini fatti con dieci minuti di lavoro.
Detto questo, in BlazBlue: Continuum Shift i programmatori non si sono limitati a intervenire sul gameplay e a inserire nuovi personaggi. Oltre a concentrarsi su questi due elementi, infatti, i ragazzi di Arc System Works hanno realizzato nuove arene e, soprattutto, hanno ritoccato i lottatori meno curati aggiungendo frame di animazione e perfezionandone il gameplay.
In questo modo, quindi, personaggi come Bang o Carl ora hanno molta più dignità anche dal punto di vista prettamente visivo.
A tutto questo ben di Dio si aggiungono numerose modalità pensate per rendere il gioco praticamente infinito, sia in single player che in multi. Al di là del classico versus offline e online e della tradizionale modalità Arcade, infatti, nel Continuum Shift troviamo la Storia (dove si possono scoprire ulteriori dettagli della vita dei protagonisti) e l'indispensabile Allenamento (molto dettagliato, perfetto per imparare al meglio le basi del gioco).
Continuano l'elenco le Sfide (dove studiare le combo e le strategie di ogni singolo personaggio), la Legione (una sorta di strategico derivato direttamente dalla versione PSP di Calamity Trigger) e, naturalmente, la Galleria dove ascoltare musiche, guardare video e illustrazioni o, perché no, studiare attentamente i replay dei propri scontri online, precedentemente registrati.
Parlando dell'online, è importante sottolineare l'ottima qualità del netcode, che permette di affrontare partite con avversari da ogni parte del mondo senza sperimentare il minimo fenomeno di lag (non abbiamo avuto problemi nemmeno con gli americani o i giapponesi).
BlazBlue: Continuum Shift, quindi, può tranquillamente essere considerato un picchiaduro perfetto, limitato unicamente da una rosa di personaggi ancora troppo piccola per competere con gli altri titoli del genere attualmente in circolazione. Considerando la qualità artistica di ogni lottatore e la profonda differenziazione tra i vari combattenti, però, si tratta di un difetto tranquillamente sopportabile.