BlazBlue Cross Tag Battle - recensione
Quattro universi s'incontrano nel nuovo picchiaduro di Arc System Works.
Dopo gli ottimi riscontri di stampa e pubblico fatti registrare da Dragon Ball FighterZ, i ragazzi di Arc System Works tornano sulla scena del genere picchiaduro con BlazBlue Cross Tag Battle. Il titolo altro non è che una commistione di quattro universi ben distinti, che vanno a fare squadra dando vita a un'esperienza a sé stante. Pertanto, Cross Tag Battle non può essere considerato come un'iterazione canonica di BlazBlue, colpa anche delle sostanziali differenze con il filone principale in quanto a struttura ludica.
Proprio come accaduto per Goku e compagni, la nuova fatica dello studio nipponico monta un sistema di combattimento a "cipolla", capace di soddisfare appieno sia i neofiti che i veterani del genere. Questi ultimi, in pratica, farebbero bene a non preoccuparsi per l'apparente snellimento delle meccaniche: il gioco avrà anche aperto le porte ai principianti ma non si è sbarazzato di quella profondità che contraddistingue i titoli dei suoi creatori.
Lo splendido filmato introduttivo in stile anime ci mostra i venti membri del roster di base, che promette di diventare colossale. Infatti, oltre ai dieci combattenti dell'universo di BlazBlue, troviamo anche alcuni ospiti provenienti dal Persona 4 Arena di Atlus, da RWBY (Ruby), webserie statunitense firmata da Monty Oum e da Under Night In-Birth. Un paio di decine di personaggi non potrebbero valere l'aggettivo di "colossale" che, ve l'assicuriamo, non abbiamo utilizzato con leggerezza: sappiate che per la fine del suo ciclo vitale, Cross Tag Battle vanterà più di cinquanta protagonisti.
Purtroppo spiace constatare che questo tsunami di lottatori richiederà un ulteriore esborso economico per poter essere acquisito. Tale pratica è ormai diventata una consuetudine e, in teoria, non ci sarebbe nulla di strano a proporre un piano stagionale di DLC. Peccato che alcuni dei "guerrieri extra" appaiano nei combattimenti della Episode Mode, la modalità storia del gioco: gli sviluppatori, di conseguenza, sembrano aver deliberatamente scelto di non inserirli nell'offerta base, anche se ultimati (qualcuno ha detto Hakumen?).
BlazBlue Cross Tag Battle, nel caso in cui non si fosse capito, presenta diversi punti di contatto con Dragon Ball FighterZ, partendo dall'area HUB fino ad arrivare al gameplay nudo e crudo. Appena entrati in questa zona centrale - liberamente esplorabile con le versioni "chibi" dei protagonisti - sarà possibile conoscere Kajun, una sorta di hostess in grado di fornire al giocatore un discreto ventaglio di indicazioni. Imprescindibile la presenza del negozio, luogo dove acquistare i colori per i costumi, le incarnazioni chibi dei combattenti e gli oggetti per personalizzare il profilo in multigiocatore.
Prima di tuffarsi a capofitto nella Episode Mode o, peggio, di varcare la soglia della Lobby Online, è consigliabile investire del tempo per completare quella che è di gran lunga la sezione meglio orchestrata del gioco: la Tactics Mode. In linea con le produzioni e la filosofia di Arc System Works, Cross Tag Battle presenta un tutorial semplicemente perfetto, vera manna dal cielo per chi desidera imparare a giocare sul serio.
Null'altro si potrebbe dire di questo maestro Miyagi virtuale che BlazBlue mette a nostra disposizione: le azioni di base, l'approfondimento delle meccaniche di gioco, la possibilità di imparare le combinazioni dei personaggi e le missioni per consolidare il tutto, formano un'offerta profonda e ottimamente esposta. Per completezza, il gioco è tradotto e doppiato soltanto in lingua Inglese e questo potrebbe essere un problema per alcuni.
Detto ciò, passiamo ai fondamenti del combat system di Cross Tag Battle. Esattamente come nel fighting game basato sull'opera di Akira Toriyama, il picchiaduro multidimensionale di Arc System offre la possibilità di scacciare l'avversario con una spazzata e di recuperare la posizione di lotta a seguito di un colpo ricevuto. Tornano anche le auto combo di tipo leggero, medio e pesante, per l'occasione ribattezzate "Smart Combo". La combinazione "Clash", attivabile con la pressione ripetuta del tasto cerchio, garantisce uno spettacolare attacco coordinato dei due partner di battaglia, in grado di infliggere considerevoli danni all'opponente.
A seconda del tasto utilizzato per eseguire un colpo speciale, in aggiunta, si potranno inanellare nuove sequenze di attacchi, anche aeree: tra "contro prese" e cambio del personaggio in fase di parata (Cross Burst), il tempismo è ancora una volta protagonista assoluto dell'esperienza. Tenendo invece premuto il tasto di scambio durante l'esecuzione di una mossa finale, il partner entrerà in scena per ricorrere anch'egli all'attacco definitivo, consumando logicamente alcuni livelli della Skill Gauge (barra delle abilità).
Ma che cosa si può fare quando ci si ritrova in una situazione disperata? Con la solita maestria di sempre, il team di sviluppo ha riadattato la modalità "Sparking" di FighterZ, ora più utile che mai a ribaltare le sorti di uno scontro (Resonance Blaze). Tale asso nella manica offre diversi vantaggi per un tempo limitato, dalla ricarica dell'energia secondaria fino al progressivo aumento della barra delle abilità, ma il suo potere è ben lungi dall'esaurirsi qui. Difatti, Resonance Blaze può evolversi fino al livello quattro durante i singoli match.
L'efficacia di questo potenziamento è strettamente legata allo sforzo sinergico compiuto dai partner durante lo scontro: più sarà frequente e precisa la collaborazione tra i due e maggiore sarà il potere della Resonance Blaze. Del resto, le combo in coppia non sono l'unica diramazione del gioco di squadra in Cross Tag Battle: all'equazione, infatti, vanno aggiunti ben tre tipi di interventi del partner. Chi avrà l'abilità (e la fortuna) di potenziare la Resonance fino all'ultimo livello, potrà sbloccare l'Astral Heat del combattente attivo, una mossa capace di provocare la sconfitta del nemico a prescindere dall'energia rimastagli.
Sebbene la Tactics Mode e il gameplay di questo spin-off di BlazBlue si siano confermati di ottima fattura, lo stesso non possiamo affermare della modalità storia del gioco, sceneggiata in modo piuttosto debole e privo di un qualsivoglia guizzo di originalità. Divisa tra un prologo e quattro macro capitoli, uno per ogni universo di riferimento, la trama di Cross Tag Battle vede i combattenti strappati alle rispettive terre natie e spediti in questa sorta di mondo artificiale. Ben presto, Ragna, Goldeau, Linne, Waldstein e tutti gli altri, vengono a conoscenza di un torneo di lotta a coppie, indetto da un misterioso burattinaio/osservatore.
Tralasciando qualche siparietto tra i protagonisti, che in ogni caso richiede una buona conoscenza del relativo brand per poter essere apprezzato, l'incedere della narrazione è fiacco e superficiale. Mentre le cutscene in game di Dragon Ball FighterZ riuscivano a dare quella sensazione di coesione tra le vicende proposte, in Cross Tag Battle i "filmati" sono composti dalle semplici immagini dei comprimari accompagnate da voci e didascalie. In altre parole, l'interesse del giocatore resterà ben ancorato agli scontri e la cosa varrà anche per le fasi conclusive di ciascuna avventura.
Fortunatamente, le tradizionali run in Survival Mode e l'infinità della componente online, tra scontri normali e classificati, riescono a far dimenticare in fretta la claudicante avventura in giocatore singolo, garantendo inoltre ore e ore di divertimento a coloro che avranno avuto la pazienza di impratichirsi con un combat system accessibile ma, al contempo, profondo e variegato.
Sul versante tecnico e artistico BlazBlue Cross Tag Battle vive di alti e bassi, con scenari fin troppo statici (specie se paragonati a quelli di Dragon Ball FighterZ) e dei personaggi che non riescono ad amalgamarsi bene con l'ambiente circostante, che risulta più pulito e definito rispetto ai lottatori stessi. La colonna sonora, al contrario, si è rivelata di buona qualità, grazie alle sue BGM (musiche di sottofondo) pregne di quei toni che caratterizzano le quattro saghe di provenienza.
In definitiva, BlazBlue Cross Tag Battle è un buon titolo, consigliabile senza riserve agli amanti delle opere di Arc System Works. Il sistema di combattimento risulta vario e divertente, accessibile ma stratificato e difficilmente capace di annoiare dopo poche ore. Detto questo, a fronte dell'ottima modalità tutorial, tale connubio universale non riesce a dire proprio niente sul versante narrativo, a nostro parere totalmente fuori posto e superfluo.
In aggiunta, sapere che l'offerta di base sia estremamente limitata rispetto a quella che poi sarà l'esperienza definitiva, ci ha fatto un po' storcere il naso, anche perché alcuni personaggi DLC sono già presenti nelle avventure. Purtroppo, il gioco non brilla nemmeno dal punto di vista visivo: gli sprite evidenziano una profonda discrepanza stilistica con gli scenari e, più in generale, le vette grafiche raggiunte con DB FighterZ appaiono ben lontane.