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Bleach: Soul Resurrection

Tanti problemi da risolvere.

Considerando le possibilità interessanti aperte dal sistema di juggling alla base dei combattimenti, che in sostanza permette di palleggiare con uno o più nemici alternando attacchi normali a spettacolari colpi speciali, è davvero un peccato che i programmatori non abbiano dedicato il giusto tempo alla creazione di una struttura più movimentata.

Nonostante quello in nostro possesso sia un semplice codice preview, è improbabile che il gameplay di base di Bleach: Soul Resurrection venga stravolto entro l'uscita del gioco nei negozi. L'aggiunta di una serie di missioni extra separate dalla trama, inoltre, non migliora certo la situazione, visto che anche in questi casi la struttura rimane più o meno la stessa, differenziata solo da una serie di obiettivi secondari (sconfiggi il boss, non superare il limite di tempo e via dicendo).

A catturare la nostra attenzione, invece, è stato il sistema di sviluppo dei personaggi, che ricorda molto da vicino la “sferigrafia” di Final Fantasy X. Esattamente come accadeva nel GDR Square Enix, infatti, anche in questo caso una volta ottenuti abbastanza punti esperienza è possibile spenderli per attivare una serie di nodi disposti attraverso griglie più o meno grandi.

Ogni volta che si sblocca un nodo, quelli immediatamente adiacenti diventano disponibili per gli acquisti successivi, garantendo un certo equilibrio tra un ordine di crescita bilanciato e la libertà di personalizzazione offerta al giocatore.

Il sistema funzionava ottimamente in Final Fantasy X (grazie anche alla possibilità di sconfinare nelle griglie di altri personaggi per creare ibridi niente male) e qui, pur manifestandosi in una versione meno articolata, sembra comunque ben implementato.

Dal punto di vista tecnico Bleach: Soul Resurrection è ancora piuttosto altalenante. Mentre i personaggi principali sono resi con una certa cura attraverso l'immancabile cell-shading, le poche ambientazioni (in termini di varietà) sono a dir poco “essenziali” (in linea con quanto descritto dal manga originale, ma comunque realizzate in modo troppo povero e approssimativo per gli standard attuali).

Per capire se i difetti venuti alla luce durante le nostre partite con il codice preview verranno risolti nella versione finale del gioco, non vi resta che attendere la nostra recensione di Bleach: Soul Resurrection.

Potete trovare le immagini di Harribel, Hitsugaya, Ichigo, Ishida, Kyoraku e Rukia al seguente link.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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