Blizzard porta i cheater in tribunale
Non solo account sospesi.
Blizzard non si limiterà a sospendere gli account dei cheater di StarCraft II ma perseguirà legalmente gli autori stessi dei programmi non autorizzati.
Secondo GameSpot la compagnia ha fatto causa a tre persone presso la corte distrettuale di Los Angeles. Due utenti sono canadesi, mentre un terzo vivrebbe in Perù.
Secondo Blizzard i programmi realizzati da queste persone violerebbero la licenza d'uso del software e sarebbero stati progettati al fine di "modificare l'esperienza di gioco online di StarCraft II". Il problema avrebbe provocato danni materiali a Blizzard a causa della pubblicità negativa costituita dal feedback degli utenti onesti".
Lo scorso anno, per un problema analogo nato con World of Warcraft, Blizzard ottenne un risarcimento pari a 6 milioni di dollari.