Blizzard ci parla di StarCraft II
"Abbiamo un pubblico unico nel suo genere".
No. Precisiamo una cosa: Starcraft II è un gioco nuovo, che rimane fedele allo stile e alle meccaniche del precedente capitolo. I giocatori di tutto il mondo, non solo i coreani, saranno felici di ritrovare le caratteristiche dell'originale, notevolmente potenziate naturalmente, ma sempre perfettamente bilanciate.
Abbiamo voluto reinventare quello che avevamo fatto in precedenza. Troverete unità completamente nuove per ogni razza e abilità inedite. Anche alcune "vecchie" conoscenze sono state cambiate e hanno imparato qualche nuovo "trucchetto".
Assolutamente sì. Penso che i giocatori lo troveranno "familiare" ma al tempo stesso "fresco".
Non ragioniamo quasi mai in termini di piattaforme. Siamo concentrati principalmente sui titoli che sviluppiamo e non sull'impatto che avranno sul mondo dei videogame. Pensiamo che, in questo caso, Starcraft II ci permetterà di ripetere il successo ottenuto con il primo capitolo.
Il gioco è stato pensato per trarre il massimo dalla piattaforma su cui gira, ma se riuscisse anche ad avere un impatto importante per il mercato PC, non potremmo che esserne contenti.
Quello che vogliamo è solo realizzare grandi titoli che diano grandi soddisfazioni ai giocatori, ma se ciò producesse altri effetti positivi, sarebbe grandioso.
Il primo Starcraft ha raggiunto una grandissima popolarità in tutti i territori in cui è uscito, ma ovviamente in alcuni ha avuto più successo che in altri. Vedremo ora, a 12 anni di distanza, cosa accadrà con questo seguito.
Per noi i territori sono tutti uguali. Il nostro approccio per l'Europa è lo stesso utilizzato per Stati Uniti, Corea e tutti gli altri paesi.
L'unica cosa che cambia è il modello di business, che deve per forza essere modificato e adattato ai diversi paesi, così da offrire un'accessibilità al gioco uguale per tutti.
Il "business model" adottato per l'Europa è quindi diverso da quello coreano e da quello americano. A parte questo però, tutto il resto è identico, da sempre.
Siamo partiti da tre idee principali per cambiare Battle.net. Per prima cosa volevamo che i giocatori fossero sempre connessi sia al servizio che ai loro amici.
Così, quando state giocando, le partite e i progressi vengono salvati automaticamente sui nostri server e questo vi permette di ricominciare la partita da qualsiasi altro PC.
Stiamo anche lavorando per dare la possibilità ai giocatori di condividere con la community i replay delle loro partite.
Un'altra delle idee di base era quella di rendere la competizione appagante sia per i giocatori più esperti che per quelli alle prime armi. Per riuscirci abbiamo realizzato un sistema di matchmaking che non ha paragoni e che consente a chiunque di trovare rivali del proprio livello.
L'obiettivo è di rendere ogni partita appassionante fino all'ultimo.
Allo stesso tempo però, abbiamo diviso il tutto in cinque categorie differenti, ognuna delle quali composta da diverse divisioni. È un sistema scalare che permette a chiunque di salire il ranking mondiale e di verificare che effettivamente si sono fatti dei progressi.
Per consentire a tutti di diventare competitivi abbiamo messo a punto un single player e una modalità Sfida estremamente validi, che possono fungere da perfetto allenamento prima di gettarsi online.
Abbiamo anche realizzato lo StarCraft Editor, praticamente identico al tool che gli sviluppatori hanno utilizzato per realizzare il gioco. Durante la fase beta abbiamo visto parecchie persone impegnarsi nella realizzazione di nuovi giochi, tra cui titoli di corse, FPS e addirittura puzzle game.
Chiunque voglia cimentarsi nella realizzazione di nuove mappe può poi condividerle con gli altri su Battle.net, in modo che tutti possano ammirare il talento altrui come level designer.
La terza idea era quella di collegare tra loro tutte le community Blizzard. Scegliendo un vostro Real ID vi viene data la possibilità di chattare con gli amici, anche se questi stanno giocando a WOW piuttosto che a Starcraft II.