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Blizzconline 2021: Diablo 4 - anteprima

Novità sul prossimo capitolo della saga.

Uno dei momenti più attesi del Blizzconline 2021 è stato sicuramente il panel dedicato a Diablo 4. Dopo aver mostrato un'incredibile cinematica presentando la nuova classe, la Tagliagole, abbiamo avuto l'occasione di fare due chiacchiere con John Mueller (Art Director) e Joe Shely (Game Designer).

Un'intervista questa incentrata prevalentemente sul gameplay e sulle caratteristiche di questo nuovo personaggio giocabile. Dalle immagini che abbiamo potuto vedere, sembra essere l'unione magica tra l'arciere e l'amazzone dei primi due titoli, con abilità prese dall'assassina vista in Lord of Destruction e dal Cacciatore di Demoni del terzo capitolo.

La Tagliagole infatti unisce attacchi velocissimi in corpo a corpo con coltelli e pugnali, ad una selezione impressionante di attacchi con arco e frecce, senza tralasciare le trappole per incapacitare i nemici. Ma non è tutto; potremo scegliere infatti fra 3 specializzazioni ben differenti, che si focalizzano principalmente sugli stili di combattimento sopra citati, con utilità ben differenti.

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La nostra attenzione però si è focalizzata su una delle tre: il reame delle ombre. Attivando una skill specifica, la Tagliagole passerà in una dimensione parallela, portandosi dietro una porzione di nemici, cosa che ci aiuterà ad affrontare e a gestire meglio le orde più numerose. L'elevatissima mobilità di questo personaggio, inoltre, ci permetterà di evitare gli attacchi dei nostri avversari con facilità, ricordando a tratti i movimenti frenetici visti in Hades, con scatti e schivate millimetriche.

Il gameplay che abbiamo potuto osservare è stato davvero incredibile, e ci ha permesso di vedere non solo a che punto il mondo di gioco sia stato sviluppato, ma anche il livello di dettaglio usato per questa classe, fra squartamenti sanguinolenti con i coltelli e piogge di frecce acide a sterminare orde di scheletri. Tutto in stile Diablo.

Parlando del vastissimo open world di Diablo 4, non limitato da una serie di mappe come nei titoli precedenti, abbiamo avuto modo di parlare degli accampamenti, una delle tante side quest presenti in questo mondo. Incontreremo infatti, sparsi qua e là, dei villaggi abbandonati e infestati da orde di mostri; una volta compiuto il nostro dovere da sterminatore di demoni e affini, il villaggio ritornerà alla vita, fornendo nuovamente una casa a chi ha dovuto abbandonarlo.

Ogni abilità dei nostri personaggi potrà essere modificata con diversi tipi di danno elementale. In questo caso le nostre frecce sono di ghiaccio, congelando i nemici all'impatto.

Inoltre, completando queste missioni, riappariranno per noi vari venditori o addirittura dungeon speciali, non disponibili durante l'invasione. Una meccanica questa che ricorda alcune side quest di The Witcher 3, dove l'eliminazione di banditi o covi di mostri riportava alla vita villaggi, fornendoci a volte side quest addizionali.

Un'altra componente dell'open world è senza dubbio l'introduzione di aree in cui sarà possibile imbatterci in attività PVP. Durante la nostra esplorazione, infatti, potremo raccogliere dai cadaveri dei mostri uccisi "Schegge d'Odio", un ricordino di Lord Mephisto. Queste schegge di per sé sono inutili, in quanto corrotte. Potremo però purificarle e usarle come moneta di scambio raggiungendo altari sparsi per la mappa. Ma con un grosso problema: una volta attivata la procedura di purificazione, tutti gli altri giocatori presenti nell'area verranno notificati, con conseguenze potenzialmente devastanti per il nostro personaggio.

Il PVP infatti verrà attivato e chiunque potrà ucciderci e rubarci il frutto di ore di farming. Una modalità questa che ricorda tantissimo la Dark Zone di The Division, sostituendo le "schegge d'odio" con "equipaggiamento contaminato". Potremo inoltre attivare o disattivare il PVP in santuari e villaggi specifici, ma se decidessimo di rimanere "corrotti", accumuleremo così tanta corruzione da diventare uno strumento di Mephisto; questo nuovo status metterà un bersaglio sulla nostra testa visibile a tutti i giocatori presenti nella mappa. La nostra uccisione infatti garantirà ricompense speciali al Bounty Hunter di turno. Almeno sulla carta sembra essere un modo di fare PVP davvero avvincente.

Uno scorcio dell'interfaccia di gioco. Il menu dell'inventario sembra essere davvero pulito e di facile lettura.

La trama di Diablo 4 seppure ben definita, sarà completamente non lineare, con la possibilità non solo di scegliere in quale sequenza affrontare le varie zone, ma anche di perderci nei meandri dell'esplorazione, completando world event e quest secondarie. L'introduzione infatti delle cavalcature, completamente customizzabili anche nell'armatura indossata, ci fa capire quanto il mondo a nostra disposizione sia vasto.

Il reparto grafico non stravolge il tema del Dark Fantasy a cui siamo abituati con questa saga, ma anzi lo rende ancora più brutale con ambientazioni e paesaggi che sembrano essere usciti dalle mani di Frank Frazetta; tutto sembra realistico, per quanto si possa definirlo tale, e sembra davvero volersi distanziare dal titolo precedente, criticato a tratti per i toni troppo soft, ritornando forse allo stile dei primi due giochi della saga.

Non abbiamo ancora nessuna notizia su possibili fasi di alfa testing, il che ci fa pensare che il gioco al momento sia ancora in fase embrionale, nonostante i numerosi video di gameplay finora mostrati, ma di certo potremo mettere le mani su qualcosa prima della fine del 2021. La strada è ancora lunga, e sicuramente Blizzard non vuole e non può fare passi falsi a questo punto. Ci sarà da aspettare, ma forse questo è un bene.