Blood Bowl
Dai nostri tavoli ai nostri schermi.
Chiunque abbia vissuto la propria adolescenza durante gli anni 90' non potrà non conoscere Blood Bowl, il celebre gioco da tavolo creato da Jervis Johnson e Games Workshop nel 1987. Nel caso in cui siate troppo giovani per conoscerlo o, più semplicemente, non abbiate mai avuto modo di provarlo nella sua forma originale, le prossime righe vi saranno senz'altro utilissime.
Fondendo insieme il football americano con il mondo di Warhammer, Games Workshop realizzò un board game molto particolare, volto a ironizzare su entrambe le sue fonti d'ispirazione; ciò che ne derivò fu un gioco insolito ed estremamente violento che, per sua stessa natura, riuscì ad appassionare tanto gli amanti dello sport in questione quanto gli appassionati del noto brand fantasy.
La trasposizione videoludica del gioco, affidata a Cyanide Studio, è dunque rivolta principalmente a tutti gli “ex-adolescenti” (e non solo), con un occhio di riguardo anche verso i più giovani, i quali potrebbero comunque rimanere affascinati dalle sue peculiarità. A questo punto molti di voi si staranno senz'altro facendo la stessa domanda: il videogioco di Blood Bowl è in grado di ricreare la magica atmosfera del gioco da tavolo?
La prima cosa da sottolineare è senz’altro la cura con cui gli sviluppatori hanno ricreato il gioco in questa sua nuova versione digitale; il titolo racchiude infatti tutte le regole e le caratteristiche tipiche del gioco da tavolo, proponendo però anche alcune interessanti variazioni volte a variare determinati aspetti dell’esperienza.
Indipendentemente dalla modalità scelta è infatti possibile decidere di giocare secondo le regole originali, stabilite ormai vent’anni fa; in alternativa è possibile selezionare l’impostazione Blitz e modificare le impostazioni a piacimento, per passare magari dalla modalità standard a turni a partite in tempo reale, più dinamiche ma ovviamente prive della storica profondità del gioco da tavolo e dunque nettamente meno appassionanti.
Ciò vuol dire che se da un lato i vecchi appassionati di Blood Bowl potranno apprezzare il gioco nella sua forma più pura, dall’altro eventuali neofiti, pur sacrificando parte della vera essenza del gioco, avranno comunque l’opportunità di modellare l’esperienza nella maniera desiderata. Ma andiamo con ordine…
La modalità classica è, in tutto e per tutto, identica al board game e ciò vuol dire che una volta sul campo da gioco vi ritroverete di fronte a un complesso strategico a turni che, per essere dominato, richiederà grandi doti di tattico-strategiche.
Tutto ruota infatti intorno all’alternanza tra turni di attacco e di difesa durante i quali dovrete pianificare le vostre strategie offensive, cercando al contempo di intralciare quelle del vostro avversario.
L’interfaccia di gestione permette di organizzare i propri atleti con facilità attraverso una disposizione libera o mediante l’utilizzo di tattiche predefinite, mentre le fasi di movimento, proprie dei turni di attacco, sono facilitate da una rappresentazione grafica che, evidenziando ogni zona della griglia di gioco con un colore, segnala e dunque anticipa eventuali pericoli.
Se, ad esempio, decideste di far muovere il vostro atleta verso un determinato punto del campo da gioco, tutti i quadranti adiacenti a quelli di un nemico si illumineranno di rosso, segnalandovi così la concreta possibilità che il movimento non vada a buon fine (cosa che porrebbe fine al vostro turno).