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Blue Dragon Plus

Promettente.

Il combattimento risulta veloce e divertente e, dato che avrete il controllo su di un piccolo numero di personaggi piuttosto che su unità composte da più individui ma anonime, finirete per preoccuparvi maggiormente di loro rispetto alla media degli RTS nei quali le unità mancano di personalità e possono anche essere sacrificate senza troppi patemi. L'intero cast di Blue Dragon fa ritorno nel gioco, con la storia che si incentra sul robot Szabo a cui, all'inizio, è stato rubato il suo cuore di latta.

Ogni membro della vostra squadra si comporta in maniera differente e per questo dovrete valutare come utilizzarlo per massimizzare il suo impatto nel gioco. Per esempio, King Jibral è uno specialista di difesa ed è dotato di un buon numero di punti ferita, per cui può essere utilizzato per attirare gli attacchi dei nemici (una specie di tank tipico degli MMO) mentre gli altri personaggi dotati di maggiori doti offensive ma minore salute possono concentrarsi sugli assalti laterali. Grandpa Fashira, il fabbro di Talta nonchè guardiano di Shu, possiede attacchi fisici molto potenti e può lanciare incantesimi che aumentano le statistiche dei personaggi che stanno attorno a lui soffrendo però di una diminuzione dei punti ferita. Kluke preferisce invece gli attacchi magici, cruciali per sconfiggere alcune tipologie di nemici come gli spettri che non hanno dimensione corporea ma, in perfetta tradizione fantasy, deve essere difeso o curato spesso per via della sua limitata resistenza fisica.

Il mix di queste caratteristiche e delle varie tipologie dei personaggi disponibili introduce un buon livello di complessità nel gameplay fin dalle prime battaglie anche perchè i nemici rispondono in modo interessante e coerente alle varie strategie che metterete in atto costringendovi a gestire le vostre unità al meglio. Tuttavia gli sprite sono piccoli e per quanto dettagliati risultano difficili da distinguere nella frenesia della battaglia. Troppo spesso, infatti, mi è capitato di cercare senza successo un guaritore che potesse intervenire per salvare uno o più dei miei personaggi, specialmente quando lo schermo si affolla di nemici e tutto si fa più complicato.

Il gioco è già uscito in Giappone ma per vederlo anche in Europa dovremo aspettare la localizzazione occidentale

Dal punto di vista strutturale il titolo è piuttosto lineare con uno schema che segue il paradigma sequenza animata/missione/sequenza animata, con poco tempo o spazio per l'esplorazione tra una missione e l'altra o gestione delle unità con la scelta delle abilità più appropriate da sviluppare nell'ampio novero di quelle disponibili per ciascun personaggio. Il completamento delle missioni viene generosamente ricompensato con punti esperienza che sembrano equamente distribuiti all'intero roster dei personaggi. Questa salomonica e in verità un po' esagerata ripartizione dei punti esperienza fin dalle prime fasi, aiuta a sentirsi immediatamente coinvolti nel gioco ma evita purtroppo quella positiva sensazione di "fatica" che contraddistingue un obiettivo guadagnato con sudore (reale) e sangue (virtuale).

Naturalmente il titolo soffre dei medesimi problemi che affliggevano il suo predecessore, come i lunghissimi dialoghi o l'insopportabile moralismo, e c'è ben poco della trama che concorre a rendere il tutto più digeribile. Sakaguchi e i suoi sceneggiatori si aspettano che i giocatori conoscano a memoria i personaggi e le loro idiosincrasie, tuttavia, sotto questa coltre di difetti, cresce un interessante gioco di ruolo strategico, uno di quelli che, mettendo enfasi sul combattimento invece che sulla gestione economica, risulta insolito eppure decisamente interessante.

Blue Dragon Plus sarà disponibile per DS entro la fine di marzo.