Blue Toad Murder Files: Stagione Uno
Un piacevole acquisto per tutta la famiglia.
Vi siete mai chiesti come debba essere effettivamente un family game? L'idea è quella di fare in modo che la mamma, il papà, gli zii e perfino i nonni si riuniscano in soggiorno il Sabato pomeriggio, con l'unico desiderio di giocare insieme alla PlayStation 3. Una volta raggiunto il Dual Shock, rimanendo pronti a passarlo agli altri per condividere l'esperienza, ci si trova di fronte a un gioco capace di offrire enigmi, personaggi stravaganti, situazioni cariche di suspance, e una trama interessante.
Per soddisfare tutte queste caratteristiche, i creatori di Buzz! hanno realizzato Blue Toad Murder Files, una serie a episodi davvero gustosa e interessante. L'idea non è niente male, soprattutto per la regolarità delle uscite e la realizzazione generale dei prodotti. Questi titoli sono ambientati in un mondo estremamente “inglese”, dove indizi di vitale importanza possono nascondersi dietro alle briciole di biscotti o fra le tazze da tè, e i bizzarri abitanti del villaggio raccontano storie incredibili. Ogni nuovo capitolo del gioco promette un'ora di divertimento per la famiglia, con un arco narrativo che lentamente riunisce vari frammenti sparsi qua e là.
Certo, forse la realizzazione è stata un po' problematica. Sia gli sviluppatori che gli acquirenti, infatti, hanno faticato a capire quanto potesse costare un'ora di divertimento (e vista la natura investigativa del gioco, la rigiocabilità è praticamente esclusa).
Comprare la serie completa (sei episodi disponibili per circa 24 euro totali) offre la possibilità, per lo meno, di dare un senso all'intero progetto di Blue Toad. È difficile non apprezzare ciò che ci si trova di fronte. Un'esperienza completa di 6 ore è paragonabile al single player di titoli come Modern Warfare 2 o Splinter Cell: Conviction, e il tono generale dell'intero progetto rappresenta uno stacco piacevole rispetto alla norma.
Mentre un numero sempre più alto di giochi è costruito attorno alla fisica dei corpi e all'uso dell'Unreal Engine, Blue Toad offre un incrocio intrigante fra un'opera teatrale, un quiz a premi e una vasta gamma di giochi da tavola. Relentless vuole che il giocatore si trasformi in un educato detective, e che risolva i casi più incredibili in maniera estremamente pacifica.
Mentre si vagabonda per il villaggio di Little Riddle investigando su crimini di vario genere, si devono risolvere gli enigmi matematici, spaziali e di ragionamento laterale in cui ci si imbatte con una certa regolarità. Il primo pensiero va immediatamente alla serie del Professor Layton, ma in effetti ci troviamo di fronte a un'esperienza molto diversa. Giocato con tre amici seduti sul divano in soggiorno, gridando ipotesi di ogni genere, Blue Toad diventa qualcosa di unico.
Non solo non c'è alcuna privacy quando qualcuno non riesce a risolvere un enigma passato istantaneamente dagli altri, mentre il tempo scorre e l'annunciatore lo prende in giro con una serie di frasi elaborate, ma il tutto va incontro ai desideri del pubblico di giocare in modo co-operativo o competitivo senza alcun limite o alcuna ripercussione.