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Bodycount

Debole al lancio…

Considerando che l'uscita di Bodycount è ormai alle porte, invece, questa volta ci permettiamo un pizzico di scetticismo in più, anche se per un giudizio definitivo aspettiamo di testare a fondo il gioco completo.

Ognuna delle tre missioni da noi provate (la prima in un campo militare, la seconda all'interno di una struttura ultra-tecnologica difesa da soldati in armature di dubbio gusto e la terza in un villaggio di pescatori dell'Asia) si è distinta per un gameplay estremamente lineare, dove il nostro compito è stato solo quello di seguire le indicazioni della voce guida da un obiettivo all'altro.

Ciclicamente ci siamo imbattuti in gruppi di nemici (dai semplici mercenari piuttosto debolucci ai ben più resistenti soldati tecnologici di cui sopra), che a seconda delle situazioni si trovavano direttamente sparsi nel livello o, all'occorrenza, entravano tutti insieme mettendosi in formazione, per poi dare il via a un intenso scontro a fuoco.

Pur mancando davvero poco alla sua uscita, Bodycount si presenta con una veste grafica non proprio esaltante.
Nel cuore dell'azione, quando tutto esplode intorno al protagonista, non c'è tempo di far caso alla lodata fisica dei proiettili.

Sono state davvero poche le situazioni in cui la distruzione degli scenari ci è tornata utile, a dispetto di quanto sbandierato dagli sviluppatori nelle presentazioni precedenti. In compenso le abilità utilizzabili tramite la pressione delle quattro direzioni del d-pad si sono rivelate piacevolmente interessanti.

In pratica, raccogliendo le icone colorate lasciate cadere dai nemici uccisi si ottiene la possibilità di attivare una delle abilità a disposizione, beneficiando di una serie di effetti da sfruttare a proprio vantaggio durante gli scontri a fuoco.

L'adrenalina, per esempio, velocizza notevolmente i movimenti del protagonista, garantendo al tempo stesso qualche secondo di invulnerabilità ai proiettili. Le munizioni, invece, permettono di usare proiettili esplosivi capaci di arrecare ingenti danni a ogni bersaglio. Il radar consente di vedere più chiaramente i nemici (anche attraverso i muri), mentre l'air strike...beh, potete immaginarlo da soli!

Tutto questo deve essere sfruttato con intelligenza in modo da eliminare i bersagli con stile, facendo crescere il moltiplicatore e ottenendo punteggi sempre più alti, in perfetto stile Bulletstorm. Peccato, però, che per il momento il titolo Epic risulti nettamente più divertente, soprattutto grazie alla grande varietà di uccisioni speciali e di bonus assurdi in esso presenti.

L'ultima missione della demo a nostra disposizione, comunque, si concludeva con una fuga disperata da un villaggio martellato dalla pioggia, dopo aver incontrato la donna misteriosa colpevole di averci drogati e lasciati in balia delle truppe nemiche.

Ormai manca davvero poco all'uscita di Bodycount, fissata al 2 Settembre. Per togliervi ogni dubbio su questo titolo Codemasters vi invitiamo ad attendere la nostra recensione.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Bodycount

PS3, Xbox 360

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