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Boing! Docomodake

Altra follia tutta jappo?

Forse non tutti lo sapranno (leggibile anche come "non tutti sono nerdazzi come il sottoscritto", e non che la cosa sia un difetto...), ma il fungoso Docomodake altro non è che la mascotte del colosso della telefonia nipponica NTT docomo. Boing! Docomodake è insomma un avveniristico strumento di marketing, una sorta di tie-in commerciale che in Giappone avrà pure un certo senso, ma che sui nostri lidi risulta soltanto come l'ennesima bizzarria in salsa gustosamente esotica.

Boing! è un puzzle game in cui gli enigmi verrano risolti grazie all'aiuto dei "Minis", fotocopie rimpicciolite del fungo controllato dall'utente (denominato Papa). Con un click dello stilo su Papa genererete un Mini, con i dorsali addirittura quattro; i simpatici funghetti potranno poi essere sistemati in giro per lo schermo in modo da superare vari ostacoli. E allora metteteli uno sopra l'altro per creare una scala, poneteli in massa su una piattaforma rialzata per abbassarla grazie al loro peso, usateli come chiave per switch vari ed eventuali e impiegateli persino come arma contro i buffi nemici. Attenzione però: ogni Mini creato ridurrà la forza ed il peso di Papa, e la cosa potrà rivelarsi tanto un pregio quanto un difetto a seconda delle situazioni.

Inizialmente il colorato protagonista potrà generare un numero limitato di figlioli fungosi, ma con il passare dei livelli arriverà addirittura a partorirne quindici. Roba che neanche i conigli, insomma. I Minis potranno essere mossi liberamente per lo stage (senza però mai attraversare barriere fisiche!), e saranno di nuovo inglobabili in qualsiasi momento con un doppio click su Papa. Quando il vostro avatar subirà un danno uno dei Mini collasserà comparendo tipo spettro fluttuante sulla testa del genitore. Raggiunti gli zero Mini un ulteriore contatto dannoso sarà sinonimo di game over. Non abbiate comunque paura di prendervi qualche rischio: se riuscirete infatti ad arrivare alla fine del livello (anche con un solo Mini rimasto...) nello stage successivo riacquisirete tutti i vostri adorati pargoletti.

La grafica è piacevolmente in stile retro 16-bit, anche se ovviamente Boing! non è certo un titolo che spreme il DS come un limone.

Non mancheranno premi extra vari basati sulla velocità delle vostre azioni, anche se il focus del gioco sarà ovviamente incentrato sull'idea di riuscire ad arrivare alla fine del livello risolvendo i puzzle disposti sul cammino. Non si tratterà peraltro di chissà quali epocali enigmi, ma è necessario ed opportuno considerare che Boing! Docomodake è comunque un titolo pensato per un target piuttosto giovane. Via libera allora a sfide basate sull'equilibrio, ad elementari test mnemonici, a nemici dall'attitudine tutt'altro che aggressiva: roba non certo problematica se avete già compiuto nove anni.

E' dunque probabilmente per questo motivo che il gioco non arriva (purtroppo) a tradurre in atto la potenziale dose di bastardaggine insita nelle sue meccaniche. Così pochi livelli richiederanno più di un paio di tentativi per essere risolti, e generalmente una rapida occhiata con l'utile comando "osserva" sarà più che sufficiente per darvi un'idea di come raggiungere l'uscita. Un altro problema del titolo è la longevità: ognuno dei sette mondi è composto da sette livelli, e quarantanove schemi non sarebbero poi tanto male. Se non si portasse a termine uno stage in massimo cinque minuti, of course. Se fate parte della categoria degli hardcore compiaciutamente nerdari aspettatevi dunque di finire Boing! Docomodake in quattro massimo cinque ore, o anche meno se non vi fermerete ad ammirare il paesaggio.

Docomodake, ovvero l'equivalente nipponico del SIMPATICISSIMO gattino Virgola.

Non che in realtà le ambientazioni abbiano chissà quali meraviglie da mostrare: al di là di qualche bizzarria estetica ogni zona sarà infatti sostanzialmente uguale alle altre, e tute le meccaniche ludiche vi verranno svelate nel giro di un'ora. Purtroppo bisogna segnalare anche qualche imprecisione nel sistema di controllo: la rilevazione degli input via pennino non è sempre impeccabile (e la questione si farà inevitabilmente frustrante nei passaggi più laboriosi), e anche il processo di generazione multipla dei funghetti soffre di qualche problema (capiterà ad esempio che su una piattaforma troppo piccola i Minis facciano cadere Papa o che i figli vengano sparati direttamente contro qualche ostacolo, causandone un'involontaria morte prematura). Anche la gestione visiva dell'insieme dei vostri fungosi alter ego non è perfetta, e più di una volta sarete costretti a richiamare tutti all'interno di Papa causa smarrimento di qualche mini.

Ad ogni modo si tratta di critiche sacrosante ed oggettive, ma probabilmente piuttosto irrilevanti per il reale target di riferimento del prodotto. Al di là di tutto Boing! Docomodake si rivela allora come un titolo soddisfacente, che si lascia giocare senza troppi fastidi e che anzi avrebbe potuto ambire a punteggi migliori con una longevità ed un tasso di sfida maggiori (perché il concept di base c'è tutto). Anche così resta comunque un videogame interessante, perfetto per un pubblico alle prime armi grazie anche all'atmosfera spensierata e all'enfasi sul valore della famiglia e sui toni gentili. Non sarà insomma la delirante nippofollia che ci si poteva forse aspettare, ma farà la felicità del vostro piccolo cuginetto.

6 / 10