Borderlands: The Pre-Sequel? E noi facciamo la pre-review! - prova
2K Games ci mostra come andare sulla luna e tenere i piedi per terra.
Le vendite delle console next-gen si stanno dimostrando piuttosto incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda la PlayStation 4, coi suoi 10 milioni di pezzi venduti in circa nove mesi di vita. Eppure, anche aggiungendo a questa somma i 5 milioni di Xbox One, siamo ben lontani dai 167 milioni di PlayStation 3 e Xbox 360 ancora in circolazione. Ecco allora spiegata la ragione per cui stiamo assistendo ancora al lancio e, in questo caso, alla presentazione, di titoli pensati per la 'old-gen'.
Non bastasse, c'è anche una questione di ottimizzazione dei costi: molti sviluppatori hanno lì pronti dei motori grafici i cui costi di sviluppo vanno ammortizzati, e coi cui proventi finanziare magari la loro evoluzione next-gen. In quest'ottica ha senso vedere giochi come Grid Autosport o, nel nostro caso, Borderlands: The Pre-Sequel!, il cui stile tra l'altro è meno soggetto di altri al passare del tempo.
Alla Gamescom di Colonia abbiamo infatti avuto modo di provarlo in una sessione privata presso lo stand di 2K Games, che non ha né tolto né aggiunto nulla a quanto già si sapeva. Ecco allora tornare sui nostri schermi le folli avventure in cel-shading ideate questa volta 2K Australia con la consulenza di Gearbox, che s'è limitata a inviare Anthony Burch, lead writer di Borderlands 2, per dare una mano agli sceneggiatori australiani.
I quali, per Borderlands: The Pre-Sequel!, hanno deciso di portarci nientemeno che sulla base lunare di Hyperion, dalla quale cercherà di fuggire niente meno che Jack il Bello, il cattivone del secondo episodio qui ancora animato da buoni propositi. Ecco perché i nostri eroi lo aiuteranno inizialmente nella fuga. Già, ma chi sono i protagonisti di questo capitolo?
Si tratta di NPC presi dai precedenti episodi della serie: Athena, è un'assassina della Atlas Corporation vista per la prima volta nel DLC di Borderlands intitolato The Secret Armory of General Knoxx. La sua abilità primaria è l'utilizzo temporaneo di uno scudo col quale assorbire i danni. Questa abilità può essere migliorata trasformando lo scudo stesso in un'arma da usare contro i nemici, e potrà anche assorbire il danno elementale da riflettere sui nostri assalitori.
Nisha "the Lawbringer" è apparsa invece per la prima volta in Borderlands 2 come sceriffo della cittadina di Lynchwood. La sua abilità primaria, "Showdown", aumenta il danno e la velocità dell'arma e permette al giocatore di passare rapidamente da un nemico all'altro. Ma se 'speccata' adeguatamente, potrà anche curare e ricaricare gli scudi.
Il personaggio che hanno provato tutti (o quasi) alla Gamescom è Claptrap, il robottino iconico di Borderlands finalmente giocabile per la prima volta. La sua abilità principale è di conferire a se stesso o agli alleati delle abilità speciali a seconda della contingenza. Tra queste, ci sono quelle già disponibili per gli i protagonisti del precedente capitolo della serie.
Wilhelm "the Enforcer", l'ingegnere di Hyperion, può infine diventare sempre più potente grazie all'innesto di armi e tecnologie che finiranno per trasformarlo in una figura ben più cibernetica di quella conosciuta quand'era il secondo boss di Borderlands 2.
Il gameplay di Borderlands: The Pre-Sequel! è molto simile a quello dei precedenti episodi ma con un paio di novità in più quali armi laser e criogeniche. Se le prime si commentano da sole, c'è qualcosa da dire in più sulle seconde, visto che a quanto pare per anni i Gearbox hanno dibattuto sul loro utilizzo. In una recente intervista Randy Pitchford avrebbe infatti dichiarato che i dubbi erano tutti di gameplay. Alcuni temevano che avrebbero sbilanciato il gioco, altri si domandavano come rendere plausibile un proiettile ghiacciato che poi congela il resto del corpo del bersaglio
A porre fine a questa discussione che forse avrebbe messo in crisi persino Kant ed Hegel hanno pensato gli sviluppatori di 2K Australia, che hanno deciso che l'ingegneria criogenica è perfettamente in linea con un gioco ambientato su una luna. Ecco allora che in Borderlands: The Pre-Sequel! si potranno finalmente congelare i corpi dei nemici e quindi colpirli con violenza per mandarli in frantumi.
Per il resto, nulla di particolare da segnalare, se non che la scarsa gravità lunare farà in modo che al di fuori delle basi spaziali i corpi si comportino di conseguenza. I salti saranno dunque più alti e ci si potrà buttare da altezze elevate senza farsi del male.
Muoversi nello spazio vuol dire però dover anche fare scorta di ossigeno, in prossimità di alcune specie di antenne che fungono da generatori o delle condotte di aerazione. La gestione dell'aria sarà di vitale importanza sulla luna di Hyperion, soprattutto considerando che il doppio salto e il conseguente schianto a terra sui nemici sottostanti (le uniche vere novità di Borderlands: The Pre-Sequel!) sono mosse che comportano un consumo extra di ossigeno da parte del jetpack.
La soluzione che mi sento di consigliarvi è di non usare un personaggio 'umano'. Nella mia prova ho usato Wilhelm, che ormai dotato di impianti cibernetici non aveva più bisogno dell'ossigeno per respirare. E quanto a Claptrap, non l'ho provato di persona ma la logica suggerisce che faccia altrettanto.
Concludendo, Borderlands: The Pre-Sequel! sembra a tutti gli effetti un'operazione di fan service per i milioni di appassionati che hanno spolpato le precedenti iterazioni della serie e che, a due anni dall'uscita dell'originale, hanno bisogno di qualcosa di nuovo da mettere sotto i denti. Sotto questo profilo il gioco di 2K Australia pare avere le carte in regola per saziare il loro appetito. Poi, però, da Gearbox ci aspettiamo qualcosa di più.
Borderlands: The Pre-Sequel! uscirà il 17 ottobre per PC, Xbox 360 e PlayStation 3.