BottleRocket chiude i battenti
Vittima di Atari?
BottleRocket Entertainment non esiste più: lo h ufficializzato il suo fondatore, Jay Beard. Tutto è iniziato quando Namco Bandai ha cancellato Splatterhouse, remake per PS3 e Xbox 360 del titolo arcade risalente agli anni '80, facendo ricadere le responsabilità sullo sviluppatore. I dev hanno spiegato che le milestone sono state raggiunte mentre il vero problema è stata la cattiva gestione del progetto da parte del publisher.
In seguito a tali divisioni alcuni membri hanno continuato a lavorare sul gioco per Namco Bandai, mentre BottleRocket ha tentato di raggiungere un accordo con Brash Entertainment, non andato poi in porto.
In una email indirizzata agli amici e inviata anche a GamesIndustry.biz, Beard ha espresso tutto il suo disappunto per la vicenda, ma ci ha tenuto a precisare che è già al lavoro per aprire uno studio completamente nuovo.
"E' con profondo rammarico che devo informarvi della chiusura di BottleRocket" ha scritto. "Dopo aver lottato per tenere le porte della sede aperte negli ultimi sei mesi abbiamo deciso di capitolare e di muoverci in altre direzioni. BottleRocket è stata sul mercato per sette anni e crediamo di esserci creati una reputazione in termini di qualità e creatività".
"Abbiamo avuto l'opportunità di conoscere e lavorare insieme a molte persone ricche di talento e passione, e voglio ringraziarvi tutti per quello che avete fatto per BottleRocket. Sette anni non sono stati sufficienti perchè i nostri piani giungessero a maturazione, ma è stato un percorso soddisfacente. Adesso sto lavorando per aprire un nuovo studio e non vedo l'ora di essere nuovamente in pista".
La compagnia in passato ha sviluppato Rise of the Kasai e Xiaolin Showdow, mentre diversi suoi membri hanno fatto parte di Sony San Diego e hanno lavorato a The Mark of Kri.