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Brink

Splash Damage e il suo FPS acrobatico.

Il primo obiettivo per la Resistenza è ottenere l'accesso al complesso, il che vuol dire che prima si deve raggiungere un pannello di controllo posto al termine di un cortile, quindi piazzarci degli esplosivi e infine proteggerli finché non salta tutto per aria. Ovviamente tutto questo avverrà sotto l'incessante fuoco delle Forze di Sicurezza che non smetteranno un secondo di sparare.

Si realizza presto che un approccio frontale non è consigliabile, e dopo aver individuato un interessante disposizione di tubi e macchinari da un lato del cortile, ci lanciamo in quella direzione, correndo, saltando, ma soprattutto pregando di superare indenni la zona di fuoco. In poco tempo ci si ritrova in alto, lontano dai proiettili, lontano dal caos, sapendo di aver fatto la cosa giusta.

Toccando la croce direzionale si richiamano sullo schermo gli obiettivi della missione e, dopo aver individuato una posizione di comando da hackerare, cosa che garantirà a tutto il team un bonus di salute, ci rimettiamo a correre verso il nuovo obiettivo.

Le palette cromatiche del gioco sono davvero azzeccate.

Giocare con personaggi agili è un gran modo per amplificare al massimo le caratteristiche che rendono Brink diverso dal resto. La sensazione, come potete intuire, è quella di utilizzare il parkour di Assassin's Creed o Mirror's Edge in uno scontro a fuoco.

Ma visto che con questa corporatura si è fragili come margherite dentro a un ciclone, si sarà costretti a sfruttare al massimo le proprie abilità e l'ambiente circostante, molto più di un personaggio di taglia media o grande.

Così facendo si potranno esplorare le mappe in tutta la loro grandezza, scoprendo scorciatoie, obiettivi secondari, zone segrete e tutto ciò che gli sviluppatori hanno nascosto in giro per il mondo di Brink.

Gli Ingegneri all'attacco potrebbero dover riparare una scala che conduce verso l'obiettivo, mentre quelli che difendono potranno riparare le torrette mitragliatrici. Gli Infiltratori invece potrebbero dover sabotare le postazioni di rifornimento nemiche, mentre tutti possono catturare un punto di comando o strisciare dietro le linee nemiche e prendere alle spalle chi si credeva al sicuro dietro una copertura.

Ecco uno dei vantaggi di scegliere personaggi di stazza grossa!

Brink trasmette un magnifico senso di libertà, che in parte mitiga la durezza di quello che in realtà è un FPS molto difficile e caotico.

Se combattendo in una certa zona si muore troppo spesso, non c'è alcun bisogno di tornarci per l'ennesima volta: meglio lasciare che siano gli altri a fare la fine del topo e cambiare obiettivo, oppure tentare di arrivarci in un altro modo, con un'altra classe, un'altra arma e un'altra corporatura.

Le difficoltà più grandi per un personaggio agile arrivano, ovviamente, quando si deve scortare qualcuno. In tal caso contribuire alla causa del proprio gruppo può essere molto difficile, anche saltando e sparando a più non posso, e diventa facile sentirsi privi di idee, senza conoscere il livello i punti di forza e di debolezza di ogni classe, e chi aiutare.

Riuscire però a completare la missione garantisce un miscuglio di stanchezza ed esaltazione. Capire quali siano le vere potenzialità di Brink allora non è facile, ma i segnali sono sicuramente positivi.

Brink uscirà il 20 maggio per Xbox 360, PlayStation 3 e PC.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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Brink

PS3, Xbox 360, PC

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