Brink

Graficamente siamo su ottimi livelli, ma non è tanto la qualità della resa visiva a colpire le nostre pupille smaliziate, quanto il peculiare design di personaggi e livelli. Gli ambienti di gioco sono coloratissimi e curati sin nei dettagli più minuziosi, ma sono i personaggi il vero tratto caratteristico del gioco: enormi, quasi sproporzionati nella muscolatura, e con espressioni tra il minaccioso e il grottesco.

Il loro editor è in linea con le grandi produzioni targate Bethesda (Oblivion e Fallout 3), e va ben oltre la possibilità di tracciare i lineamenti facciali del nostro alter ego. Sarà infatti possibile personalizzare al massimo il proprio personaggio, tanto da renderlo un esemplare unico nel mondo di gioco. Le scelte estetiche avranno poi importanti ripercussioni anche in sede di gameplay. Una muscolatura possente, ad esempio, ci renderà meno agili e probabilmente più esposti agli attacchi avversari, ma ci darà modo di impugnare senza problemi le armi più pesanti e devastanti del nostro arsenale.

Al contrario, l’opzione di un fisico snello e asciutto ci darà la possibilità di sperimentare una libertà di movimento assolutamente pazzesca, consentendoci di addomesticare l’ambiente circostante e di usufruirne a nostro vantaggio. Ciò significa che nel corso degli scontri potremo saltare qualsiasi ostacolo, arrampicarci su ogni sporgenza e superare di slancio qualsiasi barriera intralci la nostra corsa, a patto ovviamente di avere una buona dose di riflessi.

Il team parla orgogliosamente del suo sistema di controllo denominato SMART (Smooth Movement Across Random Terrain) che offre ai giocatori la facoltà di interagire istantaneamente con i livelli alla semplice pressione di un tasto (un'opzione analoga a quella di Assassin's Creed, per intenderci, dove il protagonista adatta le sue azioni in base a ciò che ha intorno, ndR). Inutile sottolineare quanto tale feature sia importante nel garantire ogni volta scontri frenetici e imprevedibili.

Ciascuna delle due fazioni farà da contenitore a specifici set di classi, che vanno dal guerriero indomabile, predisposto a combattere in prima linea, all'ingegnere esperto di tecnologia e sabotaggi elettronici. A tal proposito si rivela estremamente intrigante la possibilità di poter cambiare classe e specializzarsi in più discipline: così facendo sarà possibile dare vita a protagonisti ogni volta inediti e capaci di assecondare le preferenze di tutti i giocatori.

Altro aspetto fondamentale di Brink è la sempre più marcata convergenza tra modalità in singolo e multiplayer. L’intera campagna è costituita da obiettivi precisi, liberamente affrontabili sia in single-player che in presenza di altri sette utenti. Tale feature ha chiaramente richiesto una robusta elaborazione del gameplay e una struttura di gioco capace di adattarsi omogeneamente a entrambe le modalità.

Proprio come in MAG, il gioco si attiverà nel ricompensare i giocatori che operano in pieno spirito di squadra. La collaborazione sarà una delle colonne portanti nella modalità cooperativa, e la comunione di intenti sarà un requisito fondamentale nel perseguire i vari obiettivi di gioco. A differenza del titolo di Zipper Interactive però, qui l’approccio sarà sicuramente più morbido, non fosse altro che per i dichiarati intenti del team di attrarre in egual misura un pubblico casual e hardcore.

Richard Ham, Creative Director del progetto, ha infatti annunciato: “Stiamo cercando di creare un titolo multiplayer per tutti”, e ciò è evidente tanto nella semplicità di impostazione quanto nell’evidente snellimento dell’interfaccia, adesso ancor più comoda e semplice da navigare. Brink è un titolo che continueremo a tenere d’occhio. Se tutto va come deve andare, Bethesda avrà fatto ancora una volta centro nel cuore di milioni di fan.