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Bugs vs. Tanks! - review

Insetti contro carri armati contro videogiochi.

Keiji Inafune è un genio! Character designer, produttore, illustratore e sceneggiatore, in oltre vent'anni di carriera ha lavorato su alcune delle serie più importanti della storia dei videogiochi. Mega Man, Resident Evil, Onimusha, Dead Rising, Street Fighter IV, Lost Planet, nonché il più recente Soul Sacrifice, in tutti questi giochi c'è il suo zampino, e si vede. Magari non possiederà la fama o il carattere di un Kojima o di un Miyamoto, ma è riuscito a dare un importante contributo al nostro medium preferito.

Come ogni grande uomo, comunque, anche ad Inafune è concesso di prendere uno scivolone di tanto in tanto e quello di quest'anno si chiama Bugs vs. Tanks!, un titolo destinato al digital delivery e uscito in esclusiva su Nintendo 3DS.

La storia, per la verità appena accennata, vede un battaglione di carristi tedeschi che durante la Seconda Guerra Mondiale si ritrova rimpicciolito alle dimensioni di un insetto, senza alcun motivo apparente. La battaglia per il predominio sull'Europa si trasforma quindi in una lotta per la sopravvivenza in cui, sfruttando solo le loro limitate risorse, gli eroi di questo battaglione dovranno sopravvivere e tentare di tornare finalmente alla normalità.

"La storia vede un battaglione di carristi della seconda guerra mondiale rimpicciolito alle dimensioni di un insetto"

Le opzioni di personalizzazione sono piuttosto ampie, consentendoci persino qualche piccola stramberia rosa o a pois.

Un presupposto un po' povero per introdurre uno sparatutto semplice e lineare che, nonostante una storia particolarmente atipica, non brilla certo per originalità. Il gameplay infatti, rigidamente suddiviso in missioni da affrontare una dopo l'altra sino alla fine dell'avventura, vede il giocatore alle prese con una moltitudine di battaglie con insetti, aracnidi e affini, da sconfiggere per portare avanti vari obbiettivi.

Si tratta principalmente di ricerche di cibo, acqua, missioni di salvataggio in territorio "nemico", ma alle volte la routine è spezzata da interessanti combattimenti con enormi e agguerriti boss. Tra gli altri non possiamo non citare un ragno particolarmente coriaceo (che non è un insetto ma sorvoliamo) e una cavalletta che ci ha dato non poco filo da torcere.

Nonostante una certa varietà, il titolo appare comunque piuttosto ripetitivo, al punto che la maggior parte delle missioni si risolve nella nervosa esplorazione dei minuscoli livelli di gioco, mentre si sconfiggono uno dopo l'altro formiche, api e insetti vari. Tutto si riduce insomma al semplice atto di sparare all'insetto di turno, per poi arretrare per un paio di secondi (giusto il tempo che il cannone del tank si ricarichi), un altro colpo secco e così via, ancora e ancora.

Dove la lentezza del tank avrebbe consentito un approccio più strategico, resta solo spazio per un massacro incondizionato stile RAID antizanzare. L'unico elemento peculiare del gameplay è rappresentato dal bottone dell'SOS che, posto sul touch screen affianco alla mappa, consente di chiamare in aiuto per un breve periodo le truppe alleate, che stermineranno i nemici su schermo con un rapido attacco.

"Il bottone dell'SOS consente di chiamare in aiuto per un breve periodo le truppe alleate"

Bugs vs. Tanks! è indirizzato insomma a chi cerca un divertimento facile e veloce, senza troppi pensieri e orpelli. Lo stile è quello della serie Earth Defense Force, molto amata in Giappone e meno apprezzata in occidente. Temi e nemici non sono però le uniche cose che i due titoli condividono, c'è anche la scarsa cura del comparto tecnico.

Il motore grafico di Bugs vs. Tanks! sembra, per dirlo senza mezzi termini, preso di peso da un gioco per Nintendo DS (il primo) e riadattato. Vi accorgerete di star giocando con un 3DS solo quando, presi dallo sconforto, inizierete ad armeggiare con l'apposito interruttore del 3D, nel tentativo vano di conferire profondità a quelle texture piatte a agli strani sprite dei soldati, realizzati inesplicabilmente in 2D.

È un peccato che così poca cura sia stata riversa su questo gioco che, nonostante una grafica non all'altezza e un gameplay un po' semplicistico, possiede non poche idee degne di nota, prima tra tutte quella d'associare ad una vicenda così fantasiosa un parco veicoli molto realistico. I carri armati che avrete occasione di guidare infatti sono tutti modelli realmente esistenti, utilizzati dall'asse o dagli alleati nel corso della seconda guerra mondiale.

"Bugs vs. Tanks! è indirizzato a chi cerca un divertimento facile e veloce"

Non solo la modalità multiplayer non aggiunge nulla all'esperienza di gioco, ma trovare giocatori risulta persino arduo, con lunghe attese e poche partite a cui aggiungersi.

C'è persino un modello Fiat in dotazione all'esercito italiano dell'epoca, ad affiancare i più potenti e veloci panzer tedeschi. Inoltre, qualora decidiate di volere un mezzo fatto su misura, potrete personalizzare il vostro tank combinando pezzi di altri carri, in modo da unire ad esempio la maneggevolezza di carri leggeri, alla potenza delle torrette dei mezzi corazzati più pesanti.

Allo stesso modo è possibile personalizzarne l'estetica con texture mimetiche via via sempre più fantasiose. Queste e i vari veicoli a disposizione, rappresentano gli unici extra che sbloccherete nel corso dell'avventura, e per farlo basterà imbattervi in carri abbandonati nascosti (non troppo bene a dire il vero) ai limiti delle mappe di gioco.

Bugs vs. Tanks! delinea quindi un quadro d'insieme piuttosto altalenante, che dimostra scarsa cura nei particolari di quello che poteva essere non un capolavoro, ma quantomeno una solida esperienza di gioco. Il tocco di Inafune non si nota per nulla, se non nel pessimo sistema di controllo che ricorda alla lontana quello utilizzato dai primi Resident Evil.

Il gameplay appare ben presto scialbo e noioso, tanto che nemmeno l'elevata difficoltà di alcuni livelli avanzati riesce a fornire una sfida adeguata al giocatore. Quel che però mina inesorabilmente l'esperienza di gioco è la completa mancanza di stile del titolo. Da una produzione Level 5 e da Inafune ci si sarebbe aspettato senza dubbio di meglio di quello che sembra, a tutti gli effetti, uno sparatutto non troppo elaborato.

5 / 10
Avatar di Fabio Davide
Fabio Davide: Giocatore fin dalla più tenera età, fagocita di tutto ma digerisce solo i veri capolavori. Dopo 7 anni nel settore del gaming aveva pensato di trovarsi un lavoro nella ristorazione, ma poi ha ceduto al fascino di Eurogamer.

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