Bulletstorm
Una sola parola: tamarro.
Il titolo è inoltre chiaramente realizzato in modo da incoraggiare e stimolare la creatività dei giocatori e questo soprattutto alla luce della possibilità di sfruttare quasi ogni elemento degli scenari come un'arma. Considerando poi la presenza di un classico sistema di progressione volto a determinare la crescita del personaggio in base al suo rendimento sul campo di battaglia, sarete spinti ulteriormente a variare il vostro approccio ai vari scontri che dovrete affrontare.
Le cose, tuttavia, non sono state sempre così e ad ammetterlo è stato lo stesso Chmielarz: "All'inizio Bulletstorm è nato come il più classico degli sparatutto, evidenziando comunque l'influenza esercitata da Painkiller", ha spiegato.
"Solo dopo aver introdotto armi come la Flay Gun ci siamo resi conto di quante diverse possibilità ci fossero per eliminare i propri nemici e, dunque, per essere creativi. E così abbiamo modificato le fondamenta del prodotto e, più specificatamente, del gameplay, al fine di premiare i giocatori per i loro sforzi".
"Abbiamo iniziato a giocare con grande creatività e abbiamo capito che se funzionava così, avrebbe funzionato ancora meglio con degli skill point e con determinate definizioni per ogni tipologia di uccisione. Questo è senza dubbio l'aspetto più originale di Bulletstorm".
Ogni skillshot sembra richiamare qualcosa di sessuale (come la celebre 'Gang Bang) e Chmielarz ha ammesso, "Epic [che ingloba al suo interno People Can Fly] è convinta che abbiamo qualche problema mentale... e così hanno cercato di moderarci un po'".
Ai fini della demo, il principale skillshot a cui abbiamo assistito è stato però "Mercy", ovvero pietà. "Lo adoro! Si spara a un nemico nei gioielli di famiglia in modo che cada a terra in ginocchio urlando da dolore e poi si può procedere in due modi: sparargli in testa o prenderlo a calci in faccia.
Proporremo una montagna di diversi skillshot nella versione finale del gioco, alcuni dei quali facili da eseguire e altri invece molti difficili da scoprire. Alcuni dei più complessi non saranno facili da ottenere ma vi assicuro che non si riveleranno solo gratificanti ma anche davvero spettacolari da un punto di vista visivo".
Nonostante la maniacale frenesia dell'azione, ciò che la lasciato tutti perplessi in occasione della presentazione sono stati invece i dialoghi, anch’essi spesso a sfondo sessuale e ricchi di doppi sensi.
Giusto per fare un esempio, in una certa occasione Ishi Sato ha detto al suo partner "non scoprirai mai cosa può fare la lingua di quel cannibale" e sebbene, almeno all'inizio, cosa come questa possano far sorridere, con il passare del tempo l'atmosfera potrebbe risentirne almeno parzialmente.