Call of Duty Advanced Warfare: Havoc, si torna a combattere - recensione
Quattro mappe ed Exo Zombie possono bastare?
Il tentativo da parte di Sledgehammer Games di rivitalizzare la serie di Call of Duty può essere considerato riuscito, ma solo in parte. Da un lato infatti troviamo i giocatori che sono tornati ad affollare i server, convinti finalmente dalla rinnovata forza del gameplay di Advanced Warfare; dall'altro ciò non è bastato per riportare le vendite ai fasti del passato, pur rimanendo quello di CoD il marchio ampiamente più venduto su console.
Il compito di Havoc, il primo DLC arrivato in esclusiva temporale su Xbox One e Xbox 360 il 26 gennaio, è dunque riportare l'attenzione sullo shooter di Activision e magari convincere i fan delusi da Ghosts e Black Ops II a ridare una possibilità alla serie.
Come? Aggiungendo quattro mappe multigiocatore, introducendo una modalità di gioco "inedita" chiamata Exo Zombie e una nuova arma, l'AE4 e la sua variante Widowmaker. Basterà? Andiamo con ordine...
Le quattro mappe si chiamano Drift, Sideshow, Core e Urban. Drift è una mappa di dimensioni medie, ambientata in una località sciistica sulle Montagne Rocciose. Il piccolo centro urbano è disseminato di negozi le cui vetrine danno sulle strade.
Drift è divisa in due parti, una superiore e una inferiore che si incontrano in uno spiazzo centrale, con due piazzette, una alta con una giostra nel suo cuore e una più bassa. Qui gli angoli retti e gli spazi stretti della mappa si aprono improvvisamente in linee di tiro più profonde, adatte ai giocatori con un buon occhio e una buona mira. Ad un certo punto una valanga ricoprirà di neve la parte superiore della cittadina elevando ulteriormente alcune posizioni di tiro e rendendo i percorsi più lunghi e meno imprevedibili.
Sideshow è ambientata in motel abbandonato nel deserto presso Devil's Tower in Wyoming, anche se sembra più un LunaPark degli orrori, infestato da malvagi clown. È una mappa abbastanza piccola, piatta, con ampi spazi aperti e dunque lunghe linee di tiro e pochi ripari. I due edifici centrali sono i punti principali dai quali dominare la zona, nonostante non offrano un grande riparo. Il cartellone centrale, quello con un inquietante clown tanto per intenderci, ad un certo punto si anima e spara delle bombe che potranno essere raccolte e lanciate dai giocatori ma potrebbero essere anche una letale trappola per chi non si accorgesse di loro.
Core è una mappa circolare ambientata nel Deserto dei Gobi, nei pressi di un impianto nucleare abbandonato. È piatta, di dimensioni medie, con un enorme edificio industriale centrale, con un grosso macchinario sospeso da attivare con la map-streak. In questa piazza centrale si concentreranno tutti i combattimenti, grazie alle tante vie di accesso possibili. I corridoi chiusi consentono di organizzare imboscate per fermare coloro che vogliono raggiungere il cuore del complesso. La parte esterna presenta edifici diroccati nei quali nascondersi e qualche buon punto rialzato dal quale provare a controllare gli spostamenti sulla mappa.
Urban, come dice il nome, è un mappa urbana, speculare, rettangolare e di piccole dimensioni. È ambientata a Dallas in Texas. Un'azione di polizia è finita male e i vari mezzi sono stati abbandonati per strada offrendo un po' di riparo. La sua geometria è molto semplice, con due corridoi esterni e uno centrale che passa attraverso due edifici. Ognuno di questi passaggi è organizzato su piani differenti per un totale di tre dislivelli. Nel centro della mappa c'è uno spazio aperto, dominato da diverse aperture nel quale si concerteranno gli scontri. Ad un certo punto si alzeranno delle barriere che modificheranno le linee di tiro ed alcuni percorsi.
Le mappe sono molto versatili, dato che si adattano a qualunque modalità di gioco, e offrono stili di gioco piuttosto differenti l'un con l'altro. Urban è molto frenetica, raccolta e verticale, mentre Sideshow è piatta e adatta ad armi a raggio lungo. Rift non dà molti punti di riferimento e vi troverete a combattere in ogni suo angolo, Core concentrerà invece gli scontri nella sua parte centrale.
Anche visivamente i quattro nuovi scenari sono piuttosto originali e riconoscibili, nonostante nessuno di essi sia in grado di stupire per la sua magnificenza. Le geometrie delle mappe sono prevalentemente essenziali, per non creare intralci nel frenetico ritmo delle partite. Risultano essere quindi una buona aggiunta al pacchetto di mappa di base, con quattro innesti di buon livello.
Il Fucile AE4 e l'AE4 Widowmaker, la sua variante principale, sono le armi bonus regalate con il DLC. Sono due fucili d'assalto dalla potenza molto elevata e una stabilità piuttosto buona. Questi due elementi sono compensati da un rateo di fuoco molto basso per la categoria, un cool down lento e dall'impossibilità di colpire i nemici nascosti dietro un muro. È una buona arma che va compresa e utilizzata in mappe con linee di tiro piuttosto ampie grazie alla sua buona precisione e stabilità.
Il valore aggiunto di Havoc è però, con tutta probabilità, dato da Exo Zombie. Detto in maniera molto spiccia si tratta dell'amatissima modalità zombie nella quale sono stati introdotti gli Exoscheletri. Non solo per i giocatori, ma anche per gli zombie!
In Exo Zombie interpreterete un quartetto piuttosto carismatico di dipendenti dell'Atlas che si trova rinchiuso all'interno di un laboratorio della compagnia improvvisamente invaso dagli zombie. Oz (interpretato da John Malkovich), Lilith (interpretata da Rose McGowan), Decker (interpretato da Jon Bernthal) e Kahn (interpretato da Bill Paxton) si troveranno dunque a dover imbracciare delle armi per poter sopravvivere alle orde di non morti.
Le meccaniche sono quelle classiche, ovvero coi quattro giocatori che dovranno accumulare un sufficiente numero di crediti per poter accedere alle aree più avanzate del livello e mettere le mani sulle armi più potenti. La novità, come dice il nome stesso, è data dagli Exoscheletri. I quattro protagonisti partiranno armati di una semplice pistola e progressivamente dovranno attivare i generatori di corrente e penetrare nei laboratori per mettere le mani su queste armature e i loro poteri.
Penetrando nel laboratorio Atlas, però, libereranno anche i soldati della compagnia armati con gli Exo Scheletri ma contagiati dal virus, cosa che li rende ancora più veloci e pericolosi.
La Stampante 3D e la Stazione dei Potenziamenti prendono il posto della scatola misteriosa e della macchina Pack-a-Punch, il che ci porta alla conclusione che Exo Zombie non inventa nulla ma introduce il dinamismo di Advanced Warfare in una delle modalità collaterali più amate della serie di Call of Duty. Outbreak, l'unica mappa al momento presente, è complessa al punto giusto e i poteri EXO danno un gusto nuovo alla lotta, che sarà fatta di salti, pugni e pestoni.
A conti fatti, dunque, Havoc restituisce per i 'soliti' quindici euro un buon valore quanto a gameplay e modalità. Le quattro mappe sono divertenti, varie e ben congegniate, l'AE4 è una buona arma, mentre l'introduzione di Exo Zombie farà la felicità di molti fan del genere. Come al solito i fan di Advanced Warfare non dovrebbero farselo scappare, mentre tutti gli altri potranno farci un pensierino sotto forma di non morto.