Call of Duty Advanced Warfare, non il solito sequel - prova

Milano - Nonostante abbia perso la fama dello schiacciasassi, un po' per via di qualche episodio sotto le aspettative, un po' per l'enorme battage pubblicitario che ha sostenuto l'uscita di Watch Dogs e di Destiny, l'annuale appuntamento col nuovo Call of Duty per milioni di giocatori rimane una di quelle date da segnarsi sul calendario.

La sensazione, oltretutto, è che quest'anno si possa essere arrivati a un punto di svolta della serie, quello che tutti i giocatori chiedevano a gran voce. Glen Schofield, co-fondatore di Sledgehammer Games, oltretutto sta spendendo la credibilità che si è guadagnato negli anni con progetti quali Dead Space per promuovere il gioco e per far passare il messaggio che qualcosa finalmente è cambiato.

Innanzitutto è una questione di tempo. Sledgehammer ha avuto ben tre anni a disposizione per pensare a cosa introdurre, a come rinnovare il motore grafico e a quali diverse novità apportare al gameplay. Certo, dopo Titanfall è difficile etichettare l'introduzione delle tute Exo come innovazione, non di meno la nuova verticalità garantita da questi strumenti come la possibilità di saltare su di alcune tettoie, di scartare velocemente di lato o di piombare in mezzo agli avversari, sono tutti elementi che si sposano maledettamente bene con il gameplay di Call of Duty.

Nonostante molti pensino che le persone giochino quasi ed esclusivamente a CoD per via del multiplayer, una gran parte dell'utenza di Activision troverà in Advanced Warfare un nuovo intreccio fantapolitico dove interpretare un supersoldato che, arma in pugno, salva il mondo.

I valori produttivi di quest'anno dovrebbero superare persino quelli degli scorsi episodi. Basta un nome, quello di Kevin Spacey, per far capire che le ambizioni sono elevate. Schofield promette una storia all'altezza delle migliori produzioni hollywoodiane e l'ispirazione di House of Cards, tanto per non fare nomi, è evidente e non solo perché condividono lo stesso protagonista.

Call of Duty Advanced Warfare racconterà della crescita della minaccia rappresentata dalle PMC, ovvero degli eserciti privati, privi di qualsiasi credo, regola o "moralità". Non si tratta solo di un gruppo di sbandati, dato che possono contare su armamenti all'avanguardia e sulle conoscenze e le tecniche dei più avanzati servizi di intelligence occidentali. Molte di queste organizzazioni, infatti, sono nate da membri deviati fuoriusciti dalla CIA, dal Mossad o dal MI5.

Il protagonista sarà unico e quindi dovrebbe essere decisamente più semplice seguire le sue vicende in giro per il mondo rispetto a quanto accaduto in Modern Warfare. La struttura della campagna sarà più o meno la stessa già vista nelle precedenti iterazioni, ovvero fatta di un intenso susseguirsi di scene dall'alto contenuto adrenalinico, impreziosite da un abuso di ralenty, esplosioni e salvataggi all'ultimo secondo. La grande differenza rispetto al passato è data dalla maggiore mobilità che consente di saltare sulle balconate o piombare alle spalle di un nemico con irrisoria facilità.

Pur non cambiando la formula, dunque, Call of Duty aggiunge un ulteriore strato di divertimento e spettacolarità all'azione, dato che i livelli potranno essere attraversati sia in orizzontale che in verticale, ma soprattutto avremo a disposizione tantissime nuove azioni, come la possibilità di arrampicarci su determinate superfici, usare dei rampini o degli enormi scudi.

Le tute Exo saranno poi utili anche a livello narrativo. Il primo livello è ambientato in Nigeria e il nostro compito sarà quello di salvare il presidente di questa nazione, rapito dai terroristi. Una volta messo al sicuro il politico dovremo inseguire i rapitori in mezzo al traffico africano.

Grazie alle tute, Sledgehammer ha potuto scrivere un inseguimento "quasi" credibile, facendo saltare il protagonista da un veicolo all'altro, tramite l'utilizzo degli immancabili QTE, fino all'inevitabile incidente finale.

Nonostante la formula sia la solita, non nascondiamo che la sequenza sia stata talmente ben orchestrata che è stato difficile non percepirne la tensione e l'adrenalina.

Un elemento che aiuta nell'immersione, e che candidamente Schofield ha detto di aver copiato dal suo Dead Space, è la sparizione dell'hud di gioco. Gli sviluppatori hanno trovato delle soluzioni in game, come per esempio l'indicatore dei proiettili direttamente sull'arma, per darci le informazioni utili per la partita, lasciando in questo modo lo schermo libero.

Il fatto che Sledgehammer abbia promesso persino una campagna più lunga delle precedenti ci fa ben sperare in un ritorno in grande stile della serie di Activision. Anche perché finalmente avremo sezioni a bordo di veicoli, uno dei cavalli di battaglia del vecchio antagonista, che speriamo vivacizzino ulteriormente il gioco.

La modalità competitiva era stata presentata questo agosto a Colonia e promette di essere una via di mezzo tra il già citato Titanfall e i classici CoD. A livello strutturale la maggiore introduzione è rappresentata dal Pick13, ovvero il nuovo sistema di personalizzazione del soldato che consente un'enorme libertà di azione, pur all'interno di una serie di regole ben definite. Grande spazio verrà dato anche alla personalizzazione estetica dei soldati, che attraverso un sistema di Loot vi consentirà di creare un soldato unico.

Una volta avviata la partita noterete immediatamente che il doppio salto e tutti gli altri potenziamenti Exo si integreranno perfettamente col gioco, rendendo tutta l'esperienza contemporaneamente vecchia e nuova. Sicuramente è ancora più frenetica.

Le mappe e le modalità sono state ovviamente sviluppate tenendo conto di questa rinnovata verticalità e saranno composte da più livelli comunicanti. La struttura dei livelli mostrati consente comunque a chiunque di trovare la sezione più adatta alle sue caratteristiche, dato che gli spazi chiusi limiteranno la nuova mobilità, consentendo una transizione più morbida per i giocatori vecchia scuola. Torneranno anche alcuni elementi che stravolgono la mappa (chi ha detto Levolution?) che renderanno la conoscenza di ogni campo di battaglia fondamentale per sfruttare tutte le sue insidie.

L'ultima novità presentata è invece una modalità cooperativa chiamata Exo Survival. Si tratta di una sorta di orda ma con regole, classi e una progressione specifiche. In altre parole non si potrà utilizzare il Pick 13 per creare la propria classe ma bisognerà scegliere tra quelle proposte, con abilità Exo diverse da quelle del multi. Inoltre si guadagnerà dell'esperienza che consentirà di sbloccare nuove cose da sfruttare nelle partite successive.

Infine le mappe non saranno statiche ma avranno degli obiettivi dinamici per rendere più intensa la sfida. Sarà giocabile da quattro giocatori e dal punto di vista tecnico il passo in avanti rispetto agli scorsi anni è evidente, con tantissimi dettagli ed effetti particellari, il tutto ovviamente a 60 frame per secondo. Se su tutte le piattaforma o meno, ce lo dirà senz'altro il Digital Foundry.

Le novità sembrano dunque tante e siamo curiosi di scoprire come Sledgehammer, al debutto con un capitolo completo di Call of Duty, sia riuscita a mantenere le aspettative. Da giocare Advanced Warfare sembra decisamente molto frenetico e divertente, ma anche quest'anno sarà la qualità globale del pacchetto a fare la differenza.