Call of Duty: Black Ops

In "Tiratore scelto", invece, le armi di ogni giocatore cambiano in modo casuale dopo un determinato periodo di tempo, costringendo in questo modo ad adattare continuamente il proprio stile in base all'equipaggiamento del momento.

Già solo queste quattro modalità, per quanto ci riguarda, basterebbero per consigliare caldamente l'acquisto di Black Ops. Era dall'introduzione dell'Orda in Gears of War 2, infatti, che nel multiplayer degli sparatutto non si respirava un'aria tanto fresca. In questo caso, poi, le nuove modalità sono ben quattro, tutte rappresentate da un gameplay unico, convincente e tremendamente innovativo.

Come se questo non bastasse, torna anche la modalità Nazi-Zombie che tanto successo aveva riscosso in World at War. Le regole del gioco sono sempre le stesse, visto che non bisogna fare altro che resistere alle ondate crescenti di zombie sanguinari, avanzando gradualmente attraverso le ambientazioni.

Inizialmente si ha a disposizione un'unica mappa, ma dopo aver terminato il gioco e avere visto i titoli di coda, è possibile sbloccarne un'altra (con dei protagonisti di un certo spessore, oltretutto!). La terza e ultima voce della modalità zombie, sbloccabile eseguendo due operazioni segrete associate ad altrettanti obiettivi/trofei, permette di affrontare un gioco arcade in stile Smash TV, anch'esso davvero succoso e ben progettato.

Esaminate le varie modalità del multiplayer, parliamo degli scenari in cui ci troveremo a combattere in multiplayer. Le mappe sono tutte estremamente curate, sia dal punto di vista del level design che da quello artistico vero e proprio. Ancora una volta sono assenti i veicoli e non si possono distruggere gli elementi dei fondali, ma per la prima volta nella serie sono presenti degli elementi interattivi (porte da aprire, motori di razzi da disattivare per aprire nuovi passaggi, e via dicendo).

Di fronte a tanta abbondanza, appare dunque un vero peccato che non siano state inserite anche le Operazioni Speciali tanto apprezzate in Modern Warfare 2, che di fatto erano in grado di espandere di 10 volte la longevità del gioco, garantendo ore di spasso in compagni di un amico.

Dal punto di vista squisitamente tecnico l'impatto generale è davvero di alto livello. Il motore grafico gestisce un gran numero di elementi su schermo senza troppi problemi, salvo qualche occasionale calo di frame rate nelle situazioni più concitate.

Il comparto audio invece si assesta sui livelli tradizionali della serie, con effetti ripresi direttamente dai vecchi Call of Duty, un doppiaggio ben interpretato e una colonna sonora abbastanza anonima (salvo il pezzo degli Stones durante una missione in Vietnam).