Call of Juarez: Bound in Blood
Ritorno nel selvaggio West.
Nel corso di un evento tenuto da Ubisoft lo scorso 19 Febbraio, abbiamo potuto mettere le mani su una prima versione di Call of Juarez: Bound in Blood, seguito dell'FPS sviluppato dal team polacco Techland, apparso per la prima volta su PC nel 2006 e giunto successivamente anche su Xbox 360 nel corso dell’anno successivo.
Come nel primo episodio verranno raccontate le vicende di due nuovi personaggi, Thomas e Ray, due fratelli legati da un destino comune che andrà a delinearsi nel corso del gioco. I fatti si svolgeranno in un periodo cronologicamente precedente, andando ad anticipare di quasi un ventennio gli eventi accaduti nell'originale. Come già in passato i due protagonisti saranno selezionabili alternativamente all’inizio di ogni missione e godranno di abilità e stili di combattimento molto differenti tra loro: mentre Ray è particolarmente portato per gli scontri in mischia e i corpo a corpo, Thomas sarà maggiormente propenso ad assalti e incursioni a lungo raggio. Questo mix di stili si dimostrerà ovviamente molto utile nel momento in cui si dovranno portare a termine le missioni collaborando a vicenda.
Le tipologie di compiti da svolgere saranno piuttosto tradizionali e collocabili in quella schiera di attività stereotipate che ci sono state trasmesse dall’ampia cinematografia di stampo western. Infatti oltre alle innumerevoli sparatorie ci saranno rapine a banche, assalti alle diligenze, uccisioni di altri individui non propriamente raccomandabili e quant’altro.
Nelle prime fasi in game che ci sono state mostrate siamo stati lanciati immediatamente nel vivo dell’azione, durante le fasi conclusive della Guerra Civile Americana. In questo frangente abbiamo avuto un primo assaggio delle meccaniche di gioco, che per alcuni aspetti riprendono quanto già sfruttato in passato dagli sviluppatori: in particolare l’utilizzo della Concentration Mode. Riempiendo un’apposita barra delle uccisioni collocata nella parte alta dello schermo e premendo il tasto B, si otterrà un effetto slow motion utile a rallentare i movimenti dei nemici ed eliminare con letale precisione un numero molto più elevato di individui. Il tempo per la sua utilizzazione rimane comunque limitato, riducendo la sua efficacia a pochi secondi, scaduti i quali l'indicatore si esaurirà.
Nella prima missione si dovevano piazzare e attivare alcune cariche di dinamite per provocare una valanga sui nemici. I livelli saranno interamente gestiti da una serie di obiettivi continuamente aggiornati e contrassegnati da un indicatore a forma di stella, esattamente come il distintivo che contraddistingueva all’epoca gli sceriffi. Successivamente è stato mostrato il livello d’apertura della campagna, all’interno di alcune trincee scavate nelle vicinanze di Atlanta. In seguito ad alcuni brevi scontri a fuoco l’azione si è spostata all’interno di un'area boscosa, per poi giungere nel cuore di un accampamento. Con la terza missione abbiamo invece potuto apprezzare le ampie distese desertiche dell’Arizona, che ci hanno dato la dimensione di come gli scenari siano piuttosto variegati, oltre che di dimensioni considerevoli. Inoltre mentre nei precedenti livelli abbiamo visto azione Ray, in quest'ultimo caso è stato selezionato Thomas.