Campione dei Pesi Piuma
Riuscirà il 3DS a replicare il successo del DS?
Sono tre i fattori principali che sollevano qualche dubbio sulla possibilità che il 3DS riesca a replicare il successo delle console precedenti.
Il primo di questi è l'enorme crescita che negli ultimi anni ha avuto il mercato dei cellulari. Il primo DS venne lanciato quando i giochi per telefonini erano ancora prodotti embrionali, di nicchia. Attualmente, invece, quasi tutti possiedono uno smart phone farcito di applicazioni e titoli stellari che costano una manciata di euro. In questo senso l'iPhone di Apple ha fatto la parte del leone, nonostante non si tratti di una piattaforma creata appositamente per il mercato delle console portatili.
Uno dei talloni d'Achille del 3DS potrebbe dunque essere proprio questo: il pubblico meno "hardcore", che in passato aveva comunque acquistato un DS, potrebbe ora ritenere superfluo affiancare una nuova console portatile al proprio telefonino di ultima generazione. Nonostante Nintendo non sia intenzionata a scendere in diretta competizione con Apple, Nokia e soci, potrebbe comunque ritrovarsi a fare i conti con un pubblico decisamente cambiato rispetto a qualche anno fa.
Un secondo fattore potrebbe essere l'avvento della PSP2. Nonostante non sia ancora stata annunciata ufficialmente, la prossima console portatile Sony potrebbe comunque portare via una fetta di mercato a Nintendo. In fondo la prima PSP, ritenuta ancora da molti un fallimento commerciale, ha venduto decine di milioni di console in tutto il mondo e il suo successo è passato in secondo piano solo e unicamente a causa del "mostro" DS.
Sony è fermamente intenzionata a restare nel mondo delle console portatili e probabilmente ha ragione. Le prime generazioni PSP continuano a vendere bene, specialmente in Giappone, e non sembrano aver risentito molto dell'arrivo di iPhone 4 e degli altri rivali armati di schermi OLED e AMOLED.
Oltre a questo, anche l'approccio Sony è cambiato negli ultimi anni. Ok, PSPgo è stato un passo falso, ma quasi sicuramente il prossimo hardware portatile sarà meno "hardcore" e più orientato verso i giocatori che non gli sviluppatori.
La sensazione è che la madre di tutte le PlayStation abbia intenzione di lanciare una console più bilanciata, non orientata solo sulla potenza pura ma anche sulla facilità d'uso e di programmazione... e magari con un occhio rivolto al portafoglio, sempre più ristretto, dei consumatori.
L'ultimo fattore che Nintendo deve valutare con attenzione è forse quello più aleatorio ma anche potenzialmente più pericoloso, ovvero la crescita del social gaming e delle comunità online. Anche da questo punto di vista Apple è già parecchi passi avanti a tutti e recuperare l'eventuale terreno perduto non sarà facile.
Anche i dispositivi che utilizzano il sistema operativo Android stanno avendo un notevole successo negli ultimi tempi, al punto che in alcuni mercati hanno rosicchiato terreno alla famiglia iPhone/iPad.
Naturalmente quest'ultimo "pericolo" potrebbe non esistere per Nintendo che, non avendo ancora svelato le vere caratteristiche del 3DS, potrebbe aver già pensato a questo fattore e aver implementato nella console una qualche funzionalità che le permetta di rivaleggiare con App Store, Facebook e compagnia bella.
Forse queste previsioni si avvereranno o forse no. Fatto sta che stavolta Nintendo dovrà sicuramente guardarsi attentamente intorno se vorrà rimanere saldamente seduta sul trono dell'entertainment portatile.
La concorrenza si è fatta più furba e agguerrita. I rivali sono estremamente potenti e organizzati. Il successo del 3DS non è assolutamente in discussione ma la sua possibilità di percorrere lo stesso, agile cammino compiuto dai predecessori, è tutt'altra storia.