Capcom Home Arcade - prova
Il colosso giapponese tenta i retrogamer di tutto il mondo.
Da quando è uscito Nes Mini tutti i gloriosi produttori di videogiochi anni '80 e '90 si sono sentiti in dovere di presentare un prodotto analogo. Il successo delle console "mini" di Nintendo è stato enorme e non stupisce che più di una società, magari non più sulla cresta dell'onda, si sia fatta ingolosire dall'idea di provare nuovamente, almeno per qualche giorno, la gloria e gli introiti passati.
La formula scelta, comunque, non si distaccava da quella sintetizzata dalla grande N: una console in scala, una replica dei controller originali e qualche dozzina di classici del passato da riscoprire. Anche il prezzo era in linea, solitamente sotto i 100 euro.
Capcom, in collaborazione con Koch Media, ha invece voluto sparigliare le carte. Capcom Home Arcade, infatti, è un progetto sotto molti punti di vista molto più ambizioso. Innanzitutto dal punto di vista hardware: la casa giapponese ha deciso di infilare l'emulatore di alcuni dei suoi più celebri classici da bar non all'interno di una piccola scatoletta di plastica, ma in una massiccia riproduzione della plancia comandi dei cabinati di un tempo. E dato che tutti i giochi proposti sono giocabili con un'altra persona, ecco che abbiamo doppia dose di manopole (delle Sanwa JLF-TP-8YT con GT-Y a otto direzioni) e pulsanti OBSF. Rigorosamente sei, in modo da giocare a Street Fighter 2 Hyper Fighting come dei pro.
Ad una prima prova il feedback della pulsantiera sembra ottimo, con tasti molto morbidi e le manopole estremamente sensibili, requisito fondamentale per governare con precisione i picchiaduro presenti. La sensazione è quella di trovarsi nuovamente di fronte ad un cabinato anni '90, uno di quelli di qualità, non lo scassone mangiamonete della stazione di turno.
Il resto del setup abbandona il secolo scorso ed è pensato per semplificare la vita nel 2019: l'alimentazione arriva attraverso un'uscita Micro USB, mentre il collegamento video attraverso una HDMI standard. Capcom ha anche dotato la sua Home Arcade con un adattatore wireless per poter aggiornare il suo mostro. Con cosa ancora non sappiamo, al momento sono previste solo delle leaderboard mondiali, ma speriamo che questa funzionalità possa portare anche a qualche bella sorpresa, come nuovi giochi e funzionalità.
Questo perché sarebbe entusiasmante poter collegare un controller con una qualità costruttiva simile a PC e console, oltre che poter espandere il catalogo di giochi presenti. Al momento sono "solo" 16. La loro qualità è indiscutibile, così come sembra ottima anche la cura della loro emulazione, ma la "concorrenza" offre almeno il doppio dei giochi ad un prezzo sensibilmente inferiore.
I giochi installati sono i seguenti:
- 1944: The Loop Master
- Alien vs. Predator
- Armored Warriors
- Capcom Sports Club
- Captain Commando
- Cyberbots: Full Metal Madness
- Darkstalkers: The Night Warriors
- Eco Fighters
- Final Fight
- Ghouls 'n Ghosts
- Gigawing
- Mega Man: The Power Battle
- Progear
- Street Fighter 2: Hyper Fighting
- Strider
- Super Puzzle Fighter II Turbo
Una lista di qualità, dalla quale, però, mancano diversi capolavori. Le schede CPS-1 e 2, ovvero quelle emulate nell'Home Arcade, possono contare su oltre 60 giochi tra i quali non possiamo fare a meno di menzionare Knights of the Round, Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes o Cadillacs and Dinosaurs, nonostante quest'ultimo sia stato creato su di una CP System Dash, una sorta di midgen tra le due schede di Capcom.
Pretese a nostro modo di vedere legittime, visto che Capcom Home Arcade arriverà nei negozi ad un prezzo consigliato di 229,99 euro. Più di Switch Lite. La qualità dei materiali utilizzati è il motivo che ha fatto schizzare il prezzo alle stelle, ma probabilmente una maggiore duttilità della periferica la renderebbe più appetibile anche per una platea più ampia.
Torneremo comunque a parlare di Capcom Home Arcade presto, dato che arriverà nei negozi il prossimo 8 novembre.