Carcassonne: Tiles & Tactics - recensione
Costruire il mondo, una mattonella alla volta.
Carcassonne non è nota solamente per essere una meravigliosa città fortificata, situata nella Francia del sud, ma anche uno dei giochi da tavolo più famosi al mondo. Il buon Klaus-Jürgen Wrede pubblicò nel 2000 la sua geniale idea, ovvero un boardgame basato su tessere che ha avuto un successo impressionante, oltre a vincere numerosissimi e prestigiosi premi nel settore.
L'ecosistema che ruota intorno a questo titolo è piuttosto ricco, grazie a numerose espansioni che hanno in parte approfondito le meccaniche di gioco, ma che hanno anche riscritto le svariate strategie che i giocatori devono applicare. Le regole di Carcassonne sono estremamente semplici, in teoria, ma la loro applicazione può diventare complessa, in quanto ogni partecipante deve giocare per sé (e quindi fare più punti possibili), ma anche tentare di mettere i bastoni tra le ruote agli avversari.
Ogni componente della partita, a turno, pesca casualmente una tessera e la dispone sul piano di gioco. Questa deve necessariamente combaciare con le altre per costruire città, strade, campi e monasteri o un mix di questi ultimi. In ogni turno è possibile posizionare oltre alla tessera, e qualora sia possibile secondo le regole, anche un segnalino (detto "meeple"), il quale resterà sulla mappa fino a quando non verrà completato uno specifico obiettivo, o la sua presenza in quella posizione non preveda che venga rimosso. La fine arriverà nel momento in cui viene posta l'ultima tile e si inizia il conteggio dei punti.
Sulla carta il gioco base è piuttosto rapido, soprattutto quando si inizia ad acquisire una certa esperienza, ma è altresì vero che le espansioni, oltre ad aggiungere tessere, modificano lo sviluppo degli eventi allungando il tempo necessario per giungere alla fine.
Le edizioni digitali di Carcassonne, per chi è appassionato di questo genere, sono state diverse. Tra queste citiamo quella apparsa su Microsoft Store, che è stata ritirata a causa delle licenza scaduta; ben più famosa e di qualità è la versione iOS/Mac, che è ancora un punto di riferimento fisso per la praticità e la bellezza dell'IA. Quest'ultima è ancora acquistabile ed aggiornata.
In questa occasione ci siamo concentrati sull' ultima apparizione di Steam dell'editore Asmodee Digital, che si è preso l'incarico di convertire quasi tutto il proprio fornitissimo catalogo di giochi da tavolo in digitale e su ogni piattaforma possibile. Le versioni videoludiche presenti sul mercato hanno sempre scelto di sfruttare i medesimi disegni della controparte analogica, con colori più cartooneschi o maggiormente affini a quelli reali.
In questo caso invece è stata presa la decisione di ridisegnare tutto da zero e ad hoc per il gioco, così da valorizzare maggiormente la definizione degli elementi presenti sulle tessere, raffigurate 3D. Nonostante la gradevolezza dell'impatto visivo, questa scelta però sembra minare, seppure di poco, la loro leggibilità. Anche la versione scatolata è stata recentemente riproposta sul mercato con una linea grafica aggiornata; questa sarebbe stata forse la scelta migliore, oltre ad essere decisamente più fedele a quella originale.
Per chi volesse scegliere di regalarsi da subito un DLC al costo di un caffè, ecco già pronta sulla rampa di lancio la mini-espansione The River. Oltre ad essa è possibile registrarsi sul sito Asmodee Digital, così da ottenere un token ulteriore sfruttabile nel gioco stesso per ottenere altri bonus, da considerarsi anch'esso come un mini DLC. Come sempee è data all'utente la possibilità di abilitare o disabilitare l'espansione da usare nel gioco, tuttavia è auspicabile che arrivino al più presto le altre tre/quattro espansioni, ormai quasi fondamentali.
Le partite online funzionano e anche molto bene, ma qualora si scelga di giocare in single player l'IA è davvero solida e reattiva. La scelta della difficoltà infatti influenza il comportamento dell' avversario virtuale, ma lo fa sempre nel migliore dei modi, non regalando mai nulla e sfidando l'intelletto del giocatore.
Esiste poi un pratico automatismo: nel momento in cui si "sdraia" un meeple su una distesa erbosa, si evidenzia il territorio influenzato da quest'ultimo, elaborando uno degli aspetti più "complessi" da osservare anche nel gioco analogico.
Il fatto che sia un porting 1:1 della versione portatile è palese, soprattutto nel momento in cui si avvia il titolo, trovandosi sullo schermo le dimensioni macro di ogni singola voce del menù, com'è normale che sia su schermo touch. Non è praticissimo e anche le opzioni sono risicate, ma funzionali. La telecamera può essere impostata sia con visuale isometrica, sia in perpendicolare dall'alto, anche se probabilmente la prima offre una scelta migliore al giocatore, almeno in questa versione base in cui non si deve mai effettuare uno scrolling compulsivo.
In definitiva Carcassonne - Tiles & Tactics si presenta come una conversione da mobile, forse un po' troppo affrettata sul fronte dell'interfaccia, che presenta comunque tutti gli elementi fondamentali affinché gli utenti possano giocare in tranquillità.
È curiosa la scelta di far pagare 10 euro per l'edizione PC e solamente 2 euro per la versione mobile, considerando che non c'è alcuna differenza palpabile se non forse il mercato di riferimento. Il valore del prodotto è comunque pienamente ripagato da una IA efficientissima e da un solido gameplay, nella speranza che in futuro Asmodee riesca ad ottimizzare su PC anche l'interfaccia dei menù.