Carrion - recensione
Stavolta il mostro siete voi
"La Cosa da un altro Mondo" da cui John Carpenter tirò fuori il ben più celebre remake. "Terrore nello Spazio" del compianto Mario Bava. "Andromeda", tratto dall'omonimo romanzo di Michael Crichton. L'Invasione degli Ultracorpi e ovviamente... Alien. È quasi impossibile contare quanti film, serie TV e libri abbiano trattato e fatto esplodere in mille direzioni il tema degli esseri venuti da altri pianeti. Fatta eccezione per E.T. e pochissimi altri, gli alieni sono sempre strati descritti come esseri mostruosi, spietati e ovviamente intenzionati a conquistare il nostro pianeta o quantomeno a decimarne gli abitanti senza troppi complimenti.
Ma c'è mai stato qualcuno che si è chiesto che effetto faccia essere strappati dal proprio pianeta, catturati e intrappolati in fredde installazioni militari, spesso nascoste a decine di metri di profondità? Rimanere dentro un container di vetro per settimane, mesi o addirittura anni farebbe girare i cosiddetti anche alla pseudo-seppia più paziente. Carrion prova a rispondere a questa domanda mettendoci nei multiformi panni di un'entità aliena generosamente provvista di tentacoli e denti, un "mostro" che ha tutte le intenzioni di vendicarsi di chi lo ha imprigionato.
Inizierete come un piccolo essere simile ad un polipo, i cui tentacoli si appiccicano velocemente a qualsiasi cosa tocchino e soprattutto, sono già in grado di ridurre in coriandoli carne, ossa e organi interni. Una volta sgusciati fuori dal vostro cubicolo potrete iniziare subito a spargere panico e distruzione tra lo staff del laboratorio, che ovviamente farà di tutto per fermarvi. Della maggior parte di loro non dovrete preoccuparvi. Pasteggiate pure a piacimento con i corpi degli scienziati che incontrerete all'inizio, vi servirà per mettere su muscoli... pardon, massa. La vostra "dimensione" è indicata in alto sullo schermo, tenetela sempre d'occhio perché quando le cose inizieranno a scaldarsi veramente non saranno pochi i proiettili che pioveranno nella vostra direzione cercando di ridurvi ad una pozzanghera sanguinolenta.
Il team di sviluppo ha preferito concentrarsi sulla fluidità di gioco piuttosto che sulla complessità delle meccaniche e del level design, una "visione" che aveva bisogno di un sistema di controllo diverso dal solito. Obiettivo raggiunto, i movimenti della creatura sono gestiti in maniera perfetta con gli stick analogici, ai quali si aggiungono pochi tasti per l'utilizzo dei poteri. Funziona alla grande e funziona da subito. In pochi istanti potrete raggiungere ogni angolo dei livelli e usare i tentacoli della creatura per attivare meccanismi o strappare con violenza porte di metallo, usandole poi come armi improvvisate. Attenzione però perché non sarete liberi di andare ovunque fin dall'inizio, alcune zone vi saranno precluse finché non sbloccherete nuovi poteri utili sia nelle fasi di esplorazione che nei combattimenti.
L'ampia libertà di movimento vi consentirà di scegliere da quale lato attaccare i nemici e una volta sopraffatti potrete godervi i goderecci effetti sonori e la moltitudine di denti che riduce in pezzi i loro corpi. Più avanti potrete sfruttare abilità che apriranno la via a nuovi elementi di gameplay, come la possibilità di controllare "a mo di burattini" gli umani o di muoversi in modalità invisibile e via dicendo. Con voi fin dall'inizio avrete invece un particolare sonar, tramite il quale potrete capire da quali direzioni arrivano le risonanze degli elementi con cui potete interagire per proseguire. Non esiste mappa, quando mai un alieno ne ha usata una, quindi dovrete orientarvi con questo sistema piuttosto rudimentale e muovervi rapidamente cercando nuove zone da esplorare e devastare.
La cosa più soddisfacente di Carrion è proprio il senso di potenza che la creatura trasmette fin dall'inizio. Per una volta non dovrete difendervi da "qualcosa" di pericoloso perché quel qualcosa sarete proprio voi. Ciò non significa che sarete invincibili. Come detto poco fa, la massa della creatura può essere intaccata dai proiettili ma anche da fuoco quindi occhio a come vi muovete e ai luoghi in cui vi infilerete. Il tutto avverrà all'interno di una trama ridotta all'osso e praticamente senza alcun dialogo. Urla e rumori ambientali (non particolarmente efficaci o cristallini a dire la verità) vi accompagneranno in un crescendo di ritmo che troverà il suo apice proprio verso la fine delle circa 5/6 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda, forse un po' poche ma comunque intense e soprattutto un po' diverse dai soliti Metroidvania.
Devolver Digital ha sempre selezionato con cura il suo catalogo, scegliendo quasi sempre giochi fuori dal comune. Carrion è sicuramente uno dei migliori portati alla luce dal publisher texano. Pur mantenendo intatti gli stilemi tipici dei Metroidvania, ci fa passare una volta tanto dall'altra parte della barricata e sapete che c'è? È dannatamente soddisfacente. Lo trovate già disponibile su PC, Xbox One e Switch. Sulle piattaforme Microsoft è addirittura incluso nel Game Pass, cosa che vi permetterà di godervelo senza sganciare un Euro aggiuntivo. Per ora non è prevista una versione PlayStation 4.