Case H1 NZXT V2 Recensione: Un case compatto aggiornato e all'avanguardia
L'H1 torna più in forma che mai.
L'azienda americana NZXT riesce a farsi conoscere solo negli ultimi anni nel mercato europeo nonostante la sua fondazione risale al 2004. La californiana compagnia produttrice di hardware lo scorso anno aveva presentato un case molto particolare, una versione Mini a torre per la precisione con alimentatore a liquido integrato. Purtroppo l'H1 non ha avuto molta fortuna e si è rivelato molto problematico, tanto da causare in alcuni casi incendi dovuti al surriscaldamento delle viti che tenevano ancorata la scheda riser PCIe.
Questo problema ha ovviamente bloccato le vendite e conseguentemente il prodotto è stato ritirato dal mercato e capirete dunque la nostra sorpresa nel ritrovarci ad avere tra le mani, a distanza di un solo anno la versione 2.0. NZXT presenta così, in due colorazioni diverse, bianco opaco e nero, il ritorno di questo controverso case con un'estetica minimale ma al contempo elegante.
Messe a confronto le differenze estetiche tra la prima e seconda versione sono infatti quasi nulle, con una forma simile ad una Xbox Series X ma con una conta di centimetri ovviamente maggiore. L'H1 con i suoi 405 mm di altezza e 196 mm di larghezza per 196 mm di profondità risulta un case compatto rispetto ai classici, che riesce comunque a farsi notare e a troneggiare sulla scrivania. Rimane invariato il materiale con cui è costruito, in acciaio SGCC e un pannello laterale in vetro temperato, una finestra per dare sfoggio della componentistica al suo interno.
A differenza della precedente versione, l'H1 equipaggia un alimentatore più potente, adesso da 750W, con una ventola silenziosa FDB 92 mm e una ventola Aer P da 140 mm atte a dissipare il calore in modo più efficiente e scongiurare i problemi di surriscaldamento che hanno afflitto il precedente modello. Per mantenere una temperatura ideale dei componenti, NZXT rinnova l'integrazione di un sistema di raffreddamento a liquido integrato All in One da 15,6 litri, già pronto all'uso, una soluzione comoda per chi non ha dimestichezza con questa tecnologia di refrigerazione.
Tutto ciò, nonostante le dimensioni ridotte, fa lievitare inevitabilmente il peso complessivo che si attesta sui 7,6 kg senza componenti all'interno se non quelle integrate con cui viene fornito il case. A completare le componenti interne vi è la tanto dibattuta Scheda PCIe riser, stavolta di quarta generazione ad alta velocità, testata a lungo e che ha superato tutti i test di sicurezza ed affidabilità.
Sulla scocca esterna, più precisamente sulla parte superiore del case, troviamo tutte le porte di connettività assieme al tasto di accensione, per la precisione due porte USB 3.2 Gen 1 di Tipo A, una porta USB 3.2 Gen 2 Tipo C ed un classico Jack Audio per cuffie da 3,5 mm. Questa disposizione rende l'H1 molto versatile e comodo nel poter connettere facilmente i nostri dispositivi senza particolari intralci e mantiene inoltre una linea estetica pulita e più che gradevole.
Puntare su questo tipo di hardware per il proprio PC porta oggettivamente molti vantaggi se si ha un budget adeguato, data l'integrazione di alcune componenti già di serie e dalla qualità e facilità di utilizzo indiscutibili. Ma configurare un Mini Case comporta scendere a dei compromessi che devono essere necessariamente accettati e di conseguenza vi è un'obbligatoria attenzione da apporre nella scelta di scheda madre e scheda grafica.
Se con l'H1 non avrete pensieri per quanto concerne l'alimentatore e la dissipazione del calore, i grattacapi arriveranno durante la scelta della CPU. I case ITX necessitano delle schede madri apposite dalle dimensioni ridotte, ovvero varianti delle motherboard classiche create con l'avvento di questa tipologia di involucri a torre. In questo caso la compatibilità offerta è di Socket LGA 1200, 115X per quanto riguarda gli Intel e un Socket AM4 per AMD. Altro tassello fondamentale nella costruzione di una configurazione che ruota attorno a questa tipologia di prodotto è la scheda grafica. Anche in questo caso la GPU deve rispettare delle dimensioni ben precise, uno spessore massimo di 58mm e un'altezza della memoria di 45mm. L'alloggiamento di quest'ultime sarà obbligatoriamente verticale a causa del ridotto spazio a disposizione e della forma con cui è pensato l'H1, il che limita notevolmente la personalizzazione che si può dare al nostro PC.
È infatti altamente sconsigliabile aggiungere ad esempio strisce Led all'interno dell'H1 dato il già ridotto spazio per le componenti essenziali. Seppur il montaggio e l'assemblaggio siano davvero una passeggiata grazie alla disposizione delle sedi per GPU, CPU e SSD, questo case nasce per contenere le dimensioni. All'interno vi sono inoltre delle guide per tenere i cavi nella giusta posizione senza sporcare l'estetica interna visibile dal pannello di vetro temprato ma nonostante questo, incastonarli tutti perfettamente non è proprio una missione semplice.
Come detto poco sopra l'H1 prevede delle configurazioni ben precise e se siete in cerca di un case con cui sbizzarrirvi con aggiunte di ventole e altre modifiche dovrete necessariamente guardare oltre e puntare sui classici case, con prezzi decisamente più accessibili.
Questa torre è sicuramente controversa, la sua bellezza estetica e qualità di componenti integrate si scontra con un prezzo non proprio accessibile a tutte le tasche e possibilità davvero limitate di scelta in termini di build da creare. Consultando il sito ufficiale potrete scorgere tre tipologie di configurazioni già preassemblate con prezzi in linea a quelli di un normale PC, dove la variante più problematica rimane il costo delle schede video e non ad esempio la versione ITX della scheda madre.
L'H1 ha molti pro e altrettanti contro e prima di valutarne l'acquisto vi deve essere un processo molto attento di considerazioni sulle esigenze che si hanno. Il primo scoglio è rappresentato dal prezzo, 399€ di listino, non certo conveniente ma che trova una sua giustificazione con l'integrazione di un sistema molto efficiente di raffreddamento a liquido AIO e un alimentatore molto performante. Sempre a suo favore vi è un'estetica impossibile da trascurare, con ridotte dimensioni di larghezza sulla scrivania ed una semplicità di linee che lo rende elegante e raffinato.
Tutto ciò deve fare i conti con i gusti personali dell'utente, il quale dovrà capire quanto la personalizzazione estetica o la possibilità di cambiare le componenti a piacimento sia essenziale per il proprio Personal Computer. In ogni caso l'H1 è sicuramente una scelta in più da prendere in considerazione per tutti i consumatori in cerca del proprio nuovo hardware.