Caso Jack Thompson: tutta colpa della stampa?
L'ex boss dell'ESA punta il dito.
L'ex direttore dell'ESA (Entertainment Software Association) Doug Lowenstein ha stigmatizzato il ruolo della stampa specilizzata nell'ascesa e nella caduta dell'avvocato americano Jack Thompson.
Thompson è stato espulso dall'equivalente americano dell'Ordine degli Avvocati a seguito delle innumerevoli campagne organizzate contro i contenuti per adulti presenti all'interno dei videgiochi e alle iniziative legali mosse nei confronti dell'Alta Corte degli Stati Uniti. Secondo Lowenstein tutto questo can-can mediatico e legale avrebbe potuto essere evitato se la stampa specializzata si fosse limitata a ignorare l'attività di Thompson.
"La stampa specializzata ha avuto un rapporto schizofrenico con Thompson. Ha rappresentato da un lato il personaggio che i giornalisti videoludici hanno amato calunniare e, nel contempo, la figura della qule non hanno potuto fare a meno per lungo tempo," ha dichiarato Lowenstein in una lettera a Kotaku.
"I media sapevano bene che era un ciarlatano privo di qualsiasi credibilità, ma si sono detti 'hey, quest'uomo fa notizia, non possiamo ignorarlo', una scappatioa bella e buona che gli ha fornito la piattaforma da cui partire con le sue inutili crociate e che, diversamente, non avrebbe avuto così a lungo.
"La stampa generalista ha certamente fatto di peggio, ma quella specializzata sapeva perfettamente cosa stava succedendo e Thompson era il bersaglio da colpire, la barzelletta del giorno su cui infierire. Ora, mentre la stampa videoludica gongola nel vederlo costretto alle dimissioni, farebbe meglio a fare un esame di coscienza per valutare i risultati di quello che ha generato," aggiunge Lowenstein
Thompson, il nostro Captain Hook, ha definito il verdetto di espulsione come una rappresaglia nei confronti del suo libro che descriveva in modo dettagliato le azioni mosse dalla Corte Suprema della Florida.
Prima che il provvedimento entri in vigore, Thompson avrà 30 giorni. Tick tock.