Castlevania: Lords of Shadow 2 - review
Dracula è tornato ma qualcosa è andato storto.
Il mondo dei videogiochi sa essere molto crudele. Un giorno si riesce nel delicato compito di risollevare una saga in difficoltà, il giorno dopo s'inciampa sull'inevitabile sequel dettato dalle leggi di mercato.
Lords of Shadow aveva bisogno di un secondo capitolo? Forse sì. In effetti la storia raccontata dai ragazzi di MercurySteam con il primo Lords of Shadows ben si prestava a ulteriori sviluppi, complice la natura immortale del carismatico protagonista e il destino beffardo toccatogli alla fine del precedente episodio.
Un seguito, però, deve essere in grado non solo di risolvere i difetti del predecessore ma soprattutto di non far rimpiangere le ore piacevoli passate in sua compagnia. Castlevania: Lords of Shadow 2 fallisce in almeno una delle due cose, rivelandosi un titolo solo discreto e con alcuni rimpianti. Ed è un vero peccato, perché dopo il piacevole Lords of Shadow le premesse per trovarsi fra le mani un signor gioco c'erano tutte, ma a quanto pare durante lo sviluppo del nuovo Castlevania qualcosa è andato storto.
Nonostante le pompose e frequenti dichiarazioni di David Cox, infatti, alla prova del fuoco l'ultima fatica di MercurySteam si è rivelata confusa, poco ispirata, a tratti noiosa e in grado solo in parte di coinvolgere come il capitolo precedente (senza scomodare i migliori episodi 2D).
In Castlevania: Lords of Shadow 2 il giocatore è chiamato a vestire nuovamente i panni scarlatti di Gabriel Belmont, ormai trasformato in tutto ciò contro cui aveva sempre lottato. Moltissimi anni sono passati dopo le vicende di Lords of Shadow e il leggendario cavaliere, condannato a un'oscura immortalità, è flagellato dai sensi di colpa e spinto da un oscuro desiderio di vendetta verso Dio e tutti i suoi seguaci.
"Dopo essere stato costretto a un lungo riposo per recuperare le forze, l'oscuro signore si sveglia in un mondo a lui del tutto sconosciuto"
Dopo essere stato costretto a un lungo riposo per recuperare le forze, l'oscuro signore si sveglia in un mondo a lui del tutto sconosciuto, fatto di palazzi enormi, automobili, multinazionali e armi da fuoco. In questo bizzarro contesto il temibile Dracul entra in contatto con una vecchia conoscenza con cui, volente o nolente, si trova costretto a collaborare per un obiettivo comune: impedire il ritorno di Satana.
In perfetto stile Castlevania, tuttavia, prima di affrontare le vere minacce Dracula deve recuperare le proprie forze e i poteri persi in tanti anni di inattività, motivo per cui è costretto a esplorare i meandri del suo antico palazzo alla ricerca di creature e reliquie in grado di restituirgli le abilità che un tempo lo rendevano temibile agli occhi dei servitori.
Servitori che, ovviamente, dopo anni hanno smesso di temere il padrone di un tempo. Ogni viaggio onirico di Dracula nelle sale della sua vecchia dimora è reso pericoloso dalla presenza di antichi nemici o di alleati scontenti, pronti a fargli la pelle o a maltrattarlo pur di non farlo allontanare di nuovo.
L'alternanza tra le ambientazioni gotiche del castello di Dracula e gli asettici uffici/laboratori della città ai giorni nostri scandisce il ritmo blando di Castlevania: Lords of Shadow 2, guidando il giocatore lungo un'avventura segnata da una trama spesso poco interessante.
"Le vicende narrate questa volta dai ragazzi di MercurySteam tendono pericolosamente verso un approccio emo/sdolcinato"
La sceneggiatura godibile del precedente episodio è solo un lontano ricordo, visto che le vicende narrate questa volta dai ragazzi di MercurySteam tendono pericolosamente verso un approccio emo/sdolcinato, con un Dracula che in più di un'occasione si comporta come un adolescente fuori controllo, anziché come una creatura immortale con anni di esperienza alle spalle.
Tutto questo emerge durante le sequenze narrative e nei dialoghi con i vari personaggi presenti nel gioco, che quando non virano verso una parodia di Twilight prendono spunto dai film d'azione di serie B in cui il protagonista prende a calci gente a caso senza motivo.
A questo si va ad aggiungere un level design non sempre all'altezza delle aspettative. Esplorando le varie ambientazioni di Castlevania: Lords of Shadow 2, si passa da aree ispirate ed evocative a labirinti di corridoi tutti uguali e divisi da porte piazzate ad arte per mascherare i caricamenti (davvero lunghi con il gioco non installato, accettabili a installazione avvenuta).
In alcune occasioni capita di non capire dove andare, magari per colpa della mancata segnalazione di un elemento interattivo. Quando non ci s'imbatte in simili problematiche, invece, il gioco si sbilancia nell'altra direzione, illuminando tutti i possibili appigli in seguito alla pressione prolungata del grilletto sinistro nel ben mezzo di un'arrampicata.
"È impossibile non rimanere spiazzati di fronte ad alcune scelte di game design"
Affrontando l'avventura di Dracula, poi, è impossibile non rimanere spiazzati di fronte ad alcune scelte di game design fatte dal team di sviluppo. Le fasi stealth in cui il protagonista si trasforma in un piccolo branco di topi famelici per vagabondare negli abusati condotti d'areazione a caccia di cavi da rosicchiare e passaggi nascosti fanno quasi tenerezza, così come le sequenze in cui si devono possedere nemici generici per aggirare i sistemi di sicurezza dei laboratori.
Tutto questo è bilanciato da una serie di pregi che permettono al gioco di raggiungere, anche se a stento, il 7 in pagella. Il sistema di combattimento è la diretta evoluzione di quello che abbiamo apprezzato nel primo Lords of Shadow e che tanto deve alla serie di God of War.
Dracula è in grado di usare la frusta di sangue per eseguire le medesime mosse che avevano già caratterizzato lo stile di lotta di Gabriel. Alternando l'uso dei tasti X e Y del joypad si eseguono attacchi diretti o ad area utili per concentrarsi su un singolo bersaglio o su interi gruppi di nemici. Anche in questo capitolo è possibile accumulare esperienza per acquistare nuove mosse e potenziare quelle già in proprio possesso, in modo da variare sempre di più il proprio stile di combattimento.
Dopo poche ore si affiancano alla frusta standard la spada dell'ombra e gli artigli del caos, armi incantate che si vanno a sostituire ai due tipi di magia di Lords of Shadow, con risultati molto simili. A seconda dell'arma selezionata, usando i tasti dorsali è possibile recuperare energia dopo ogni colpo andato a segno o arrecare più danni agli avversari, distruggendone al tempo stesso eventuali scudi e armature.
"La maestria premia l'uso in battaglia delle varie tecniche di lotta a disposizione"
Una volta recuperati i poteri dell'ombra e del caos si ottengono abilità indispensabili per esplorare nuove aree, congelando piccole cascate d'acqua o facendo esplodere alcuni elementi interattivi. Allo stesso modo le possibilità di esplorazione si espandono sbloccando la possibilità di tramutarsi in nebbia e altri poteri del signore oscuro.
Abbandonata la struttura a capitoli del precedente episodio, con Castlevania: Lords of Shadow 2 i MercurySteam ha cercato di offrire un'esperienza più volte definita open world. In realtà il mondo di gioco non è così aperto come si potrebbe pensare, almeno fino alle fasi finali dell'avventura, quando si hanno a disposizione tutti i poteri. A quel punto, infatti, le stanze delle mappe iniziano a tornare utili per spostarsi rapidamente da un punto all'altro del mondo alla ricerca dei segreti ben distribuiti dagli sviluppatori.
Tornando al sistema di crescita del protagonista, è particolarmente interessante il concetto di maestria, che in sostanza premia l'uso in battaglia delle varie tecniche di lotta a disposizione. Una volta accumulata l'esperienza necessaria, con una mossa specifica è possibile trasferire il livello di maestria all'arma per potenziarla e renderla più efficace in combattimento.
Questo spinge a sfruttare tutti i colpi di Gabriel e, di conseguenza, aggiunge la giusta dose di varietà agli scontri anche là dove basterebbe una mossa specifica per disporre dei nemici più deboli. Considerando che la frusta, la spada e gli artigli hanno a disposizione un buon numero di attacchi specifici, c'è abbastanza carne al fuoco da rendere divertenti anche gli scontri più banali.
"Alle combo e ai poteri vampirici si vanno ad affiancare gli oggetti consumabili raccoglibili dopo aver eliminato alcuni avversari"
Alle combo e ai poteri vampirici si vanno poi ad affiancare gli oggetti consumabili che possono essere raccolti dopo aver eliminato alcuni avversari. Tra uova di Dodo con cui scovare i segreti nascosti, fatine utili a immobilizzare temporaneamente i nemici, clessidre che rallentano il tempo e potenziamenti di vario genere, Dracula ha sempre qualche utile asso nella manica.
Anche dal punto di vista tecnico Castlevania: Lords of Shadow 2 non eccelle, pur assestandosi su buoni livelli. Abbandonate le inquadrature fisse del precedente episodio ora è finalmente gestire la telecamera, dettaglio particolarmente gradito nelle fasi esplorative. Questo elemento, tuttavia, non ha eliminato i problemi che affliggevano i combattimenti del primo Lords of Shadow, visto che anche stavolta capita di trovarsi a picchiare avversari al di fuori del campo visivo nonostante l'impegno profuso per rendere la situazione meno caotica.
Rispetto al precedente episodio l'aspetto visivo è maturato di pari passo con le console current-gen, ma in più di un'occasione emergono alcuni difetti che stridono con la buona dell'esperienza. In particolare ci riferiamo a un aliasing a tratti troppo marcato e a qualche compenetrazione di troppo. A questo si aggiunge la compressione eccessiva dei filmati, problema che potrebbe non essere presente nella versione PS3 grazie al supporto Blu-ray (non abbiamo avuto a disposizione la versione della console Sony per verificarlo).
Giudicando questo Castlevania: Lords of Shadow 2 il paragone più calzante che ci viene in mente è quello con Shadow of Rome, il titolo ambientato nell'antica Roma pubblicato da Capcom su PlayStation 2. In quel caso l'azione passava dalle fantastiche sequenze action nelle arene alle tediose fasi stealth che hanno spinto tanti giocatori a non terminare l'avventura.
Nel titolo dei MercurySteam abbiamo riscontrato il medesimo difetto col passaggio dal castello alla città. Considerando che il sistema di combattimento ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per divertire anche i giocatori più esigenti, è un vero peccato che gli sviluppatori abbiano optato per un simile approccio. Vista la penuria di uscite, comunque, Castlevania: Lords of Shadow 2 potrebbe rivelarsi un buon riempitivo in attesa del promettente Dark Souls II.