Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate HD - review
La famiglia Belmont si fa il lifting.
Sono passati quasi otto mesi da quando Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate è uscito su Nintendo 3DS. I fan della serie Konami non ne rimasero particolarmente impressionati e il gioco sviluppato dagli spagnoli dello studio MercurySteam non bastò neanche lontanamente a placare la loro sete di caccia ai vampiri.
Per alleviare questa voglia di sangue (di mostri) in attesa di Lords of Shadow 2, e probabilmente per capitalizzare al meglio gli investimenti fatti per il gioco originale, ecco arrivare l'immancabile remake HD del gioco, che proprio in questi giorni sbarca su Xbox LIVE Arcade e PlayStation Network. Chi sperava in un porting che migliorasse gli aspetti negativi dell'originale rimarrà deluso perché a parte un lifting alla maggior parte delle texture, questo gioco non aggiunge praticamente nulla, neanche dove sarebbe stato possibile e necessario, ovvero nel sistema di controllo.
Per questa nuova versione del gioco gli sviluppatori avevano a disposizione un range di possibilità nettamente maggiori rispetto al 3DS, ma gli sforzi sono stati molto scarsi. Va sottolineata la possibilità di utilizzare la croce direzionale al posto dello stick per il movimento del protagonista, ma a parte questa gradita aggiunta viene da chiedersi perché con due leve analogiche e quattro tasti dorsali a disposizione, i comandi siano stati mappati in modo così poco funzionale. Perché, ad esempio, non assegnare la schivata allo stick destro piuttosto che alla combinazione stick sinistro + R1/RB?
Se siete abituati ai controlli di altri giochi action, da God of War a Darksiders, dovrete fare un minimo l'abitudine a questi limiti ma fortunatamente l'abitudine giocherà a vostro favore e dopo una mezz'ora circa anche le combo più complicate potranno essere portate a termine senza eccessivi crampi alle articolazioni.
"Mirror of Fate rappresenta una svolta rispetto ai soliti Castlevania e per più di un motivo"
Come già sottolineato dal mio collega e amico Filippo "Ricciotto" Facchetti in occasione della recensione 3DS, Mirror of Fate rappresenta una svolta rispetto ai soliti Castlevania e per più di un motivo. Piuttosto che dare al giocatore un'unica mappa nella quale muoversi più o meno a piacimento, gli sviluppatori hanno realizzato storie parallele vissute da diversi protagonisti, che pur essendo lineari offrono comunque una buona varietà di situazioni grazie alle differenti caratteristiche degli stessi.
I giocatori più navigati non impiegheranno più di 6/7 ore per portare a termine il gioco, passate le quali gli stimoli per impugnare nuovamente il pad saranno ben pochi. Il sottoscritto ha concluso la sua avventura con una percentuale di completamento vicina al 90%, senza neanche sbattersi troppo nella ricerca di segreti e collezionabili. Purtroppo siamo ben lontani dagli stimoli e dalle sorprese offerte dai vecchi e gloriosi Symphony of the Night e Rondo of Blood.
Anche il livello di difficoltà è sensibilmente inferiore a quello dei Castlevania più popolari, ma va detto che il particolare stile di gameplay regala comunque buone soddisfazioni quando si tratta di spazzare via orde di scheletri e mostri. Purtroppo anche in questo caso va sottolineato come i QTE che di tanto in tanto ci si trova ad affrontare risultino inappropriati in un gioco del genere e in alcuni casi anche irritanti per l'eccessiva velocità richiesta per portarli a termine.
"Il download comprende anche una promettente demo di Castlevania: Lords of Shadow 2"
Se siete abituati al continuo respawn dei nemici, inoltre, cercate di abituarvi ad una certa differenza anche da questo punto di vista, dato che la resurrezione degli stessi in Mirror of Fate è decisamente più lenta. In alcune occasioni, addirittura, ci si sente quasi soli, una sensazione che nei precedenti Castlevania era impossibile provare. Discorso a parte per i boss, che da sempre caratterizzano questa saga in maniera più che positiva. Pur non avvicinandosi alle vette raggiunte nei due titoli citati poco fa, sono comunque piacevolmente difficili da affrontare e in qualche occasione richiedono un pizzico di materia grigia per poter essere mandati al tappeto.
Delle tre sequenze con altrettanti personaggi, quella con Alucard risulta essere la più convincente ed appassionante, mentre l'intro nei panni di Trevor Belmont potrebbe scoraggiare parecchi per la sua eccessiva linearità e per la pochezza del gameplay, che assomiglia più ad un lungo tutorial piuttosto che a una parte del gioco vero e proprio. Anche gli elementi GDR visti in alcuni capitoli passati, specie su Nintendo DS, sono purtroppo spariti in favore di una crescita automatica decisamente piatta.
Il download del gioco comprende anche una promettente demo di Castlevania: Lords of Shadow 2, che purtroppo per un problema tecnico su Xbox LIVE non è stato possibile scaricare nel periodo del test. Mi auguro che nel momento in cui state leggendo questa recensione tale problema sia stato risolto perché la curiosità nei confronti del nuovo capitolo della saga ha ormai raggiunto livelli critici.
Alla fine del nostro percorso, Mirror of Fate HD non può che essere considerato un porting pigro, che con un po' di voglia in più avrebbe potuto migliorare il non esaltante gioco uscito su 3DS. Per poter avere tra le mani un nuovo Castlevania degno di questo blasonato nome si dovrà probabilmente attendere l'arrivo di Lords of Shadow 2, ma nel frattempo un'occhiata a questo remake si può anche darla, grazie soprattutto a un prezzo decisamente inferiore a quello del gioco originale.