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Castlevania

Là dove nessuno era mai giunto prima.

Da qui a dire che le userete tutte c'è un bella differenza, ma se a questo aggiungete la possibilità, dopo qualche ora di gioco, di poter utilizzare due poteri distinti, Luce e Oscurità, che abbinati agli attacchi base e avanzati possono, a seconda di quello usato, ripristinare l'energia di Gabriel o potenziare i suoi attacchi... non potrete certo lamentarvi dell'impegno che MercurySteam ha profuso nella realizzazione del sistema di combattimento.

E che dire della classe che contraddistingue i menu di gioco? Ok, il classico grimorio che si apre e che in ogni pagina racchiude differenti informazioni non è una novità, ma provate a non rimanere stupiti davanti alle splendide illustrazioni "a carboncino" che prenderanno vita per farvi vedere come funzionano tutti gli attacchi e le magie.

Certo, una volta scesi in campo non potrete non essere assaliti da qualche déjà-vu, specialmente in occasione degli scontri con i monumentali Titani, che personalmente ho considerato come un omaggio (e non un plagio) a Shadow of the Colossus. Ma d'altronde era chiaro fin dall'inizio che questo non era il Castlevania che tutti potevano aspettarsi e secondo me per realizzarlo come si deve in 3D è stato giusto intraprendere questo cambio di rotta.

La maggior parte dei precedenti capitoli della saga, per quanto splendidi, erano "racchiusi" nelle labirintiche stanze di un castello o tra le strade di villaggi semi-deserti. Lords of Shadow è, appunto, diverso.

Vi addentrerete in luoghi oscuri in stile "Signore degli Anelli" (con tanto di ragni giganti), combatterete in paludi maledette che sembrano uscite da Baldur's Gate e risolverete enigmi tra rovine degne di un Tomb Raider. Il tutto con una cura per il dettaglio e una perizia grafica che pochi team sarebbero stati in grado di raggiungere.

Lords of Shadow ha un respiro più ampio rispetto ai suoi predecessori e fa di tutto per far credere al giocatore di non essere lineare. In parte è così, per i motivi che ho descritto qualche riga fa, ma in generale il gioco vi porterà per mano dall'inizio alla fine mettendovi di fronte a sfide sempre più impegnative.

Il livello di difficoltà è in effetti superiore a quello degli episodi precedenti. Specialmente i combattimenti con i boss metteranno a dura prova la vostra pazienza e abilità, non tanto nel cercare i punti deboli da attaccare, quanto nel riuscire a farlo in condizioni estreme.

La soddisfazione che si prova nel batterli, utilizzando la combinazione di poteri della Luce, dell'Oscurità, parate e contrattacchi, è però impagabile e da questo punto di vista squisitamente tattico Lords of Shadow si pone un gradino sopra anche a un mostro sacro come God of War III.

Dove questo primo capitolo HD della serie si raccorda con i suoi antenati è nel bestiario. Dai semplici licantropi che incontrate all'inizio del gioco agli Imp che infestano le caverne (passando per Ghouls e Troll di vario tipo), tutto riconduce alle mitologie più classiche ma anche al glorioso passato di Castlevania. La bravura con cui i designer della MercurySteam (coadiuvati dal team di Kojima) hanno modellato ogni mostro o creatura va sottolineata, perché rappresenta un enorme passo avanti rispetto ai precedenti lavori di questa compagnia.

Il motivo per cui troverete un voto così alto sotto queste ultime righe va spiegato nel dettaglio. Inizialmente ero orientato verso un più "moderato" 8, ma dopo aver riposato sulle mie prime impressioni e averci ragionato sopra, ho deciso che questo prodotto avrebbe meritato qualcosa in più. Penalizzare il gioco perché "assomiglia a qualcos'altro" è secondo me sbagliato, almeno in questo caso.

Non dimentichiamoci che se non fosse esistita la serie Castlevania, probabilmente saghe come Devil May Cry e God of War non sarebbero mai esistite. Il gioco non è ovviamente esente da difetti, ma sono talmente minimi da non meritare neanche la citazione.

Ho voluto quindi premiare Lords of Shadow perché era un progetto "pericoloso", forse l'ultima chance che noi fan di Castlevania avremmo concesso a Konami per portare questa serie nel mondo 3D. Le possibilità che qualcosa andasse storta erano nettamente superiori a quelle che facevano intravedere un risultato positivo. Invece, alla fine di tutto, ci troviamo di fronte a un titolo splendido, appassionante e mastodontico.

Riuscire a realizzarlo con questo livello qualitativo non dev'essere stata un'impresa facile, quindi... complimenti a MercurySteam, Konami e Kojima Productions, che sono riusciti in un'impresa che non avrei creduto possibile. Come dicevo nel sottotitolo, hanno portato Castlevania dove nessuno era mai giunto prima!

9 / 10