C'è tanta Xbox nelle scelte di PS5 - editoriale
I cambi dell'ultimo minuto sui prezzi di lancio e sulle politiche riguardanti le esclusive lasciano intravedere qualche insicurezza nella strategia di Sony.
La domanda sorge spontanea: quanto c'è di Xbox Series S e X negli annunci di Sony riguardanti il prezzo e il supporto prolungato a PS4? Quest'ultima, in particolare, fa parte di una filosofia di Microsoft chiarita da tempo: il consumatore al centro, a prescindere di quale macchina da gioco scelga.
Quando Sony, a sorpresa, ha sottolineato che alcuni giochi che erano stati presentati come esclusive PS5, come Spider-Man: Miles Morales e Horizon: Forbidden West, arriveranno anche su PS4, il pensiero è andato diretto alla rivale Microsoft. Chi insegue e chi è, invece, l'inseguito?
Viene da chiederselo perché ad analizzare gli annunci di Sony, lo zampino di Xbox si intravede. Un'impronta leggera ma sufficiente per far percepire che la proposta di Microsoft è molto valida, al punto da far vacillare alcune certezze in casa Sony.
PlayStation Plus Collection è sembrato la risposta (un po' timida) al servizio disponibile su Xbox, che recentemente si è arricchito della proposta di Electronic Arts. PlayStation Plus Collection includerà una selezionata raccolta di titoli PS4 del calibro di Days Gone, God of War, Bloodborne e Persona 5. L'offerta è interessante perché tale pacchetto farà parte dell'abbonamento a PlayStation Plus e non richiederà, quindi, costi aggiuntivi.
Ci sono 45 milioni di abbonati: un gruppo nutrito ma pur sempre meno della metà rispetto alle PS4 distribuite (112 milioni) e degli utenti mensili attivi sul PlayStation Network (113 milioni). Sui servizi, Sony ha ancora molto terreno da coltivare.
Per mesi Sony ha parlato di quanto creda nelle generazioni e di come sia necessario che le nuove produzioni di prime parti supportino unicamente la nuova console (PS5) per poter esprimere tutto il loro potenziale. Contemporaneamente Microsoft proclamava l'opposto: i giochi devono servire l'utente; quindi ben venga il supporto esteso anche a Xbox One per giochi come Halo: Infinite.
Ora sappiamo che Spider-Man: Miles Morales, Horizon: Forbidden West e Sackboy: A Big Adventure arriveranno anche su PS4. Secondo James Stevenson, community manager di Insomniac Games, tale decisione è stata presa affinché le persone possano transitare a PS5 quando vogliano. Il che, nel caso di Insomniac, ha significato proporre Spider-Man anche su PS4.
Più probabilmente Sony non se l'è proprio sentita di buttare all'aria 112 milioni di console da un giorno all'altro. Uniamo questo fatto alla considerazione che le scorte iniziali di PS5 potrebbero essere modeste rispetto ai lanci precedenti ed ecco che Spider-Man, senza PS4, avrebbe rischiato di non rispettare determinati obiettivi di vendita.
Ma mettere il giocatore al centro della strategia, anche a costo di ridurre il valore percepito della nuova console e ribaltando le affermazioni dette pochi mesi prima, è stata comunque una retromarcia considerevole e che ha affiancato Sony all'approccio che Microsoft sta tenendo per Xbox Series S e X.
Aggiungiamo poi le indiscrezioni antecedenti l'ultima presentazione di PS5, secondo le quali Sony avrebbe rimaneggiato i prezzi di lancio dei due modelli dopo gli annunci di Microsoft (Xbox Series S a 299 euro e Xbox Series X a 499 euro). La gara al ribasso non ha vinti né vincitori netti: Microsoft avrà la console più economica ma tra PS5 solo digitale e quella dotata di lettore Blu-ray non ci sono le stesse differenze tecniche che ci sono fra Xbox Series S e X. Quei 100 euro, insomma, sono uno sconto interessante per cedere il supporto fisico.
Sony si stava approcciando alla nuova generazione con la stessa sicurezza di chi, forte di una console (PS4) da 112 milioni di unità vendute, ha stravinto gli ultimi sette anni di mercato. La stessa sicurezza però che nel passaggio da PS2 (la console più venduta di sempre) a PS3, le fece perdere molti utenti nei primi anni. A vantaggio di chi? Di Microsoft e di Xbox 360. (non ci stiamo dimenticando di Nintendo, ma è dal Wii che gioca in un campionato tutto suo.)
Dopo mesi di botta e risposta, la sicumera di Sony ha mostrato qualche cedimento: ha abbassato il prezzo di lancio, rivisto la politica sulle esclusive e organizzato un pacchetto di giochi da scaricare su abbonamento. È proprio vero: ogni generazione è a sé. Il bello della concorrenza, però, è anche questo: mentre le società si sfidano a colpi di spada, a vincere sono i consumatori. Peccato per i giochi a 80 euro.