Champions of Anteria - recensione
Un RPG sospeso tra azione o pensiero.
Se leggendo il titolo di questo gioco avete pensato di trovarvi di fronte all'ennesimo MOBA vi capisco. Anche io inizialmente pensavo che Ubisoft fosse intenzionata a scendere in campo per contrastare il successo di titoli come Dota 2, Heroes of the Storm e, specialmente, League of Legends. Niente di tutto questo invece.
Champions of Anteria è un titolo con cui la compagnia francese tenta di dare una rinfrescata al genere RTS, ma anche a quello dei titoli d'azione con elementi da GdR a turni o, forse, ad un mix di tutto questo. Insomma, siamo di fronte ad una sorta di esperimento che in principio sintitolava The Settlers: Kingdom of Anteria e incarnava tutte le caratteristiche principali dei classici giochi strategici in tempo reale.
I feedback non esattamente positivi ricevuti più di un anno e mezzo fa, al termine della prima beta, convinsero il team di sviluppo Blue Byte a cambiare direzione e di staccarsi nettamente dalla ventennale serie The Settlers. Una scelta coraggiosa che ha portato alla nascita di un ibrido che racchiude in sé caratteristiche provenienti da generi diversi, ma che di base mantiene un anima strategica.
La storia del gioco viene narrata, come spesso accade, in una taverna dove scorrono fiumi di birra e si mangiano succose bistecche abbrustolite a dovere. A raccontarla è un sedicente stregone al quale i fiumi dell'alcool hanno sciolto la lingua e ristretto il portafogli. In cambio di un'altra pinta vi propone di raccontarvi le gesta dei protagonisti, di coloro che hanno salvato Anteria.
Dopo una divertente descrizione dei tre Eroi con cui inizierete il gioco, verrà il momento del classico tutorial, che nei primi minuti vi accompagnerà descrivendo le meccaniche principali di Champions of Anteria, titolo che miscela tatticismi in tempo reale ad una particolare modalità chiamata "Active Pause", la quale consente di mettere in pausa il gioco in qualsiasi momento per prendere importanti decisioni in combattimento.
Si possono controllare tre protagonisti contemporaneamente scegliendo da un cast che nel corso del gioco è destinato ad allargarsi. L'intero party può essere selezionato nel classico dei modi, trascinando il tasto sinistro del mouse sopra di esso, e mosso con il tasto destro nella direzione voluta. Naturalmente è anche possibile selezionare ogni singolo protagonista per impartirgli ordini e direzioni diverse Insomma, fin qui nulla di diverso dal solito.
Dove Champions of Anteria inizia a distinguersi è nell'allineamento elementale dei suoi protagonisti. Ognuno di essi, infatti, è supportato a un diverso elemento: Fuoco, Acqua, Natura, Fulmine e Metallo. Tale "appartenenza" costituisce un elemento più profondo del livello di interazione con il mondo di gioco. In combattimento, infatti, non è importante solo scegliere come posizionarsi e cosa fare, ma anche come farlo e come far interagire al meglio tra loro i diversi poteri.
Il cuore degli scontri sono gli elementi che distinguono i protagonisti del gioco. Ce ne sono cinque ed ognuno interagisce con gli altri in maniera differente, sperimentare all'inizio del gioco è consigliatissimo, un po' per prendere confidenza con il tutto ma anche per scoprire quali sono le migliori formazioni possibili nelle svariate situazioni di gioco che ci si trova ad affrontare. Anche in nemici, infatti, sono allineati ad uno di questi elementi e per avere la meglio senza rischiare troppo è necessario apprendere quale potere utilizzare al momento giusto.
La cosa non è difficilissima in realtà, ogni elemento è forte contro quello successivo e debole con quello che lo precede secondo uno schema che ricorda molto il gioco "sasso-carta-forbice": Metallo > Natura > Fulmine > Acqua > Fuoco. Con quest'ultimo che a sua volta è superiore al primo, ovvero Metallo.
Siccome però la pratica insegna molto più della teoria, è sul campo che imparerete a padroneggiare al meglio questo sistema dalla profondità inaspettata. Scoprirete che ogni personaggio è complementare ad un altro e che nel corso del gioco potrete utilizzare abilità speciali in grado non solo di proteggere un compagno dall'elemento che lo danneggia maggiormente, ma anche di cambiare temporaneamente il suo allineamento per fronteggiare un pericolo inaspettato.
Questi sono solo due lati dello sfaccettato combat-system di Champions of Anteria, che sul campo consente di utilizzare una miriadi di tattiche non solo legate ai suddetti elementi, ma anche agli attacchi specifici di ogni protagonista. Da tenere sempre in estrema considerazione il succitato sistema Active-Pause che un po' come avveniva in GdR del calibro di Baldur's Gate consente di mettere in pausa l'azione in qualsiasi momento e scegliere quali attacchi o abilità speciali mettere "in coda" per la battaglia in corso.
Con il tempo imparerete a gestire al meglio questa caratteristica ma almeno inizialmente, quando le battaglie non sono particolarmente impegnative, usatela per sperimentare diverse combinazioni che potrebbero tornarvi dannatamente utili più avanti. Tenete ovviamente presente che con il progredire dello sviluppo dei personaggi si apriranno nuove possibilità, quindi non abbiate paura di provare nuove tattiche. Ovviamente potrete anche decidere di non utilizzarla affatto (si può disabilitare nelle opzioni) e di giocare l'intera avventura in tempo reale, ma personalmente l'ho trovata una caratteristica opzionale davvero interessante, che nelle situazioni più difficili può fare la differenza.
Nel corso del gioco viene concessa al giocatore una discreta libertà nello scegliere il modo con cui raggiungere la vittoria. Una volta arrivati sulla World Map è possibile di volta in volta scegliere come muoversi nel turno successivo: attaccare un nuovo territorio o difendere uno di quelli già conquistati, ma anche fare un salto al campo base per preparare al meglio le battaglie successive.
Proprio quest'ultima opzione deriva dal fatto che in principio Champions of Anteria era di fatto un capitolo di The Settlers. Il carattere gestionale del titolo Blue Byte si concretizza nella possibilità di ripristinare il glorioso impero di Anteria, trasformando le poche rovine rimasti e gli sparuti villaggi in qualcosa di nuovamente rigoglioso e vivo.
Inizialmente vi troverete a gestire un piccolo villaggio, che con lo scorrere del tempo andrà potenziato costruenti nuovi edifici, torri e fortificazioni sempre più solide. Dovrete far sì che sempre più persone siano invogliate a vivere nel vostro insediamento, offrendo loro risorse e una vita degna di questo nome.
In cambio riceverete materiali sempre più abbondanti e utili, con i quali potrete sviluppare nuovi equipaggiamenti ed armi per i vostri campioni. Le possibilità di personalizzazione non sono moltissime all'inizio, ma con il procedere dell'avventura è possibile aggiungere nuove sezioni che renderanno il villaggio sempre più imponente e di conseguenza anche i prodotti che si possono creare (da pozioni a nuove armi) risulteranno più vari, numerosi e importanti.
Terminate le mansioni all'interno del villaggio si sceglie l'equipaggiamento più adeguato e si parte per la missione successiva, che quasi sempre si compone di un obiettivo primario e uno secondario. Il secondo non è essenziale per proseguire nel gioco, ma consente di ricevere ricompense maggiori in caso di completamento. L'obiettivo primario è quasi sempre lo stesso: conquistare territori o difenderne altri, ma con il progredire del gioco vi ritroverete a dover svolgere anche compiti differenti come scortare carovane in difficoltà o recuperare altri personaggi catturati dal nemico o altre quest che richiedono un approccio meno impulsivo.
Anche in questi casi il gioco adotta il tipico stile di movimento degli RTS, quindi se stavate pensando ad un Metal Gear in salsa fantasy siete fuori strada. L'unica differenza rispetto alle missioni standard consiste nella necessità di muoversi in maniera più furtiva, evitando il più possibile lo scontro diretto.
La mappa, composta da oltre 25 territori è esplorabile più o meno a piacimento, l'unico limite imposto è quello del buonsenso. Inutile conquistare, ad esempio, territori isolati da quelli già in nostro possesso perché sarebbero facile preda di future conquiste da parte degli avversari. Ogni conquista si traduce non solo in nuovi territori, ma anche in abilità inedite, nuovi Campioni e "ricette" per il crafting in grado di produrre equipaggiamenti più potenti. Tali bonus ricevuti dipendono dall'approccio scelto in battaglia: a seconda di quali (e quante) fazioni si decide di combattere, si ricevono premi adeguati alla difficoltà della missione.
Ogni quest completata accrescerà la Fama del nostro gruppo, che potrà essere a sua volta utilizzata per ampliare il regno e sbloccare nuove caratteristiche, come ad esempio elementi di difesa mai utilizzati prima. La crescita del suddetto è di fatto legata a quella dei nostri Eroi e di conseguenza alla loro progressione in termini di abilità e forza. Champions of Anteria infatti, non utilizza il classico sistema a Punti Esperienza e questo fa sì che tutto sembri più coeso e "naturale".
Non solo, il cast iniziale di Campioni è ben presto destinato a crescere e anch'esso dipenderà da quello che deciderete di fare sul campo. I tre protagonisti con cui partirete sono quanto di più classico si possa pensare: un guerriero, un monaco e un'arciera, ma non affezionatevi troppo a loro perché sulla vostra strada potreste incontrare un'amazzone armata di doppia lama che potrebbe farvi battere il cuore.
Insomma, di carne al fuoco Blue Byte ne ha messa davvero tanta e il cambio di direzione in corsa intrapreso a metà dello sviluppo va applaudito per il coraggio dimostrato dal team. Il risultato è buono, ma purtroppo non perfetto: per prima cosa le specifiche richieste per far girare al meglio Champions of Anteria sono un po' troppo alte.
Ho giocato su un i7 (3.00 GHZ) con 8GB di Ram e una GeForce GT 720M 2GB, specifiche superiori a quelle raccomandate da Ubisoft per far girare tutto al meglio. Purtroppo invece il risultato è stato tutt'altro che convincente, con continui scatti e cali di frame rate. Per poter giocare in maniera fluida ho dovuto necessariamente abbassare di un paio di gradini le caratteristiche del gioco.
Va inoltre sottolineato che nonostante la non-linearità dell'avventura, dopo qualche ora le missioni iniziano ad assomigliarsi un po' troppo tra loro e fatta eccezione per qualche sporadica quest secondaria, il procedere del gioco risulta vagamente ripetitivo. Anche l'Intelligenza Artificiale, inizialmente piuttosto scarsa per permettere al giocatore di prendere confidenza con le meccaniche senza scoraggiarsi troppo, non subisce quella progressione che ci si aspetterebbe e la difficoltà non certo bassa del gioco è dovuta in gran parte al fatto che da un certo punto in poi la quantità di nemici da affrontare si fa decisamente elevata.
Champions of Anteria è quindi un interessante esperimento ibrido che può considerarsi riuscito, ma non fino in fondo. Gran parte dei difetti descritti fin qui possono tranquillamente essere corretti con qualche patch (ne è prevista una di 500MB al lancio) e una manciata di DLC successivi all'uscita, ma nella sua forma attuale il titolo Blue Byte non può elevarsi più di tanto verso l'olimpo dei migliori giochi di quest'anno.
La sua doppia natura, potrebbe scontentare chi aspettava un nuovo The Settlers "duro e puro", ma al tempo stesso attirare nuovi utenti che non amano gli strategici troppo complicati. Consigliatissimo il download della demo resa disponibile da qualche settimana, anche se non pienamente indicativa del gioco finale (include le prime due ore e una delle 4 boss fight dell'avventura) vi aiuterà comunque a capire se Champions of Anteria fa per voi.