Chi può battere World of Warcraft?
Rivali e analisti danno la loro risposta.
L'uscita di World of Warcraft: Cataclysm ha segnato il sesto anno di dominio assoluto del titolo Blizzard nell'universo degli MMO, e un ulteriore innalzamento del livello di qualità medio di questo genere. Ma quanto potrà andare avanti questa corsa solitaria? Chi riuscira a detronizzare il re e quando avverrà questo evento?
Secondo Michael Pachter, popolare analista della Wedbush Morgan, "il regno incontrastato di World of Warcraft potrebbe andare avanti per altri 20 anni".
"Finché Blizzard continuerà a lavorarci e la qualità dell'esperienza si manterrà su questi altissimi standard, non ci sarà spazio per nessun'altro. Cercare nel breve termine qualcuno che riesca a contrastarlo in modo efficace è come tentare di capire chi possa spodestare Google dalla vetta dei motori di ricerca e Facebook da quella dei social network".
Con oltre 12 milioni di giocatori in tutto il mondo e una crescita che sembra non voler conoscere soste, World of Warcraft potrebbe anche permettersi di tirare i remi in barca per qualche tempo, ma Blizzard non ci pensa neanche lontanamente. Lanciato negli Stati Uniti alla fine del 2004 e in Europa a febbraio 2005, WOW raggiunse i due milioni di abbonati nel giugno di quello stesso anno. Nell'inverno successivo il gioco sbarcò in Cina e in pochissimo tempo il fan diventarono oltre 5 milioni.
Nel gennaio del 2007, poco prima dell'uscita dell'espansione The Burning Crusade, WOW aveva stregato 8 milioni di appassionati, 3.5 dei quali solo in Cina. Alla fine di quello stesso anno si sfiorarono i 10 milioni, che vennero abbondantemente superati l'anno successivo, con l'arrivo dell'espansione The Wrath of the Lich King nel novembre del 2008. Il traguardo dei 12 milioni di abbonati è stato superato ad ottobre di quest'anno ma nessuno sa se esista un vero limite alla crescita di World of Warcraft.
Jack Emmert di Cryptic Studios è convinto che nessuno sia attualmente in grado di superare WOW. "Forse qualcuno può togliergli fette marginali di mercato, ma arrivare al suo livello di popolarità o addirittura superarlo è fuori discussione... per ora"
Cryptic lanciò City of Heroes mesi dopo l'uscita di World of Warcraft e ottenne consensi da parte della critica pari a quelli dell'MMO Blizzard, in alcuni casi addirittura superiori. "Nel suo piccolo City of Heroes è riuscito ad affiancarsi a World of Warcraft nel primo periodo di lancio", ha affermato Emmert, "ma alla lunga il confronto è divenuto improponibile".
Con tutte le espansioni uscite finora, la sfida per i rivali risulta ancora più impossibile e gran parte degli sviluppatori sembra ormai rassegnatoaad accontentarsi delle briciole lasciate dal colosso Blizzard.
Cryptic Studios, nel frattempo, ha realizzato altri due MMO, Champions Online e Star Trek Online. Nonostante siano basati su altrettante licenze prestigiose però, il loro successo è stato piuttosto scarso e a questo proposito Emmert ha qualcosa da dire: "Con quei due titoli non puntavamo certo a battere World of Warcraft. Il gioco di Blizzard è destinato a rimanere in vetta finché la gente non si stancherà. Lo abbiamo già visto succedere in passato con Ultima Online: ci sarà un momento in cui il successo inizierà a calare lentamente e quello sarà l'inizio di una nuova era per gli MMO".
Nel corso della sua cavalcata trionfale, World of Warcraft ha conosciuto solo due brevi rallentamenti, coincisi con le uscite di Age of Conan e Warhammer Online. Niente di particolarmente significativo, comunque: passata la curiosità iniziale gli appassionati tornarono all'ovile. Anni fa un rappresentante di Funcom, compagnia produttrice di Anarchy Online, definì il confronto tra WOW e gli altri MMO simile a quello tra i pasti di MacDonald e una bistecca... non importa quanto quest'ultima sia buona e succulenta, la gente vuole l'hamburger industriale e continuerà a mangiarne finché sarà sazia.