Chiunque vinca la console war di domani, Microsoft avrà un profitto - articolo
Satya Nadella vede un futuro in cui ogni "piattaforma" di gioco utilizzerà Azure come infrastruttura.
Quando nelle news sentite parlare dei "colossi della tecnologia", probabilmente c'è una cerchia ristretta di compagnie che vi saltano in mente. Forse il "FAANGs" , ovvero Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google. E forse aggiungereste a questa lista i giganti cinesi come Tencent o la giapponese Softabank e, perché no, anche Tesla.
C'è un colosso, comunque, che è più grande di tutti questi che abbiamo citato, e che raramente viene messo alla loro stregua. Nel mondo c'è solo una compagnia dal valore superiore al trilione di dollari al momento, e non è né Amazon né Apple (anche se entrambe vi si avvicinano). Al momento della stesura di questo articolo, l'unica compagnia valutata oltre un trilione di dollari ($1.076 trilioni, ovvero 1.076.000.000.000 dollari) è solo Microsoft.
Questa stima ha recentemente ricevuto un piccolo boost dopo un grandioso report sulle entrate. Quasi ogni settore della compagnia al momento è un successo: la piattaforma cloud Azure guida i reparti in crescita, ma ci sono anche tanti altri segmenti di business che crescono, merito della transizione dei prodotti chiave al cloud. Persino LinkedIn (acquisita dalla compagnia nel 2016) sta facendo molto bene. E non stiamo parlando di un semplice buon trimestre. La traiettoria di crescita di Microsoft è evidente già da diverso tempo, spinta dal CEO Satya Nadella e dalla sua visione in merito alla compagnia. Visione che si è tramutata in azioni azzeccate e di successo, che hanno dimostrato di essere esattamente ciò di cui l'azienda aveva bisogno.
" L'impegno di Microsoft nel gaming sembra più solido che mai"
La divisione Xbox non rappresenta un settore particolarmente brillante di questo quadro al momento, anche se una parte di ciò è attribuibile al fatto che Xbox si trova al momento in una transizione generazionale. Le vendite hardware di Xbox sono in calo del 50% anno su anno, ma l'impegno di Microsoft nel gaming sembra più solido che mai.
Per molto tempo c'è stata una qualità distintiva nella piattaforma Xbox. Ma da quando Nadella ha preso in mano la nave facendo rotta verso Azure e sul business del "software inteso come servizio", non è più stato chiaro quale fosse il ruolo esatto di Xbox in questo scenario. Il fallimento di Xbox One nel competere con PlayStation 4 non si è cementificato con il catastrofico lancio della console. Certo, il focus iniziale della console era sulla TV via cavo e sul Kinect, presto abbandonato in quanto accettato malissimo dal pubblico, ma quel che ha giocato un ruolo più pesante è stato il cambio di rotta di Microsoft come compagnia, che ha lasciato il futuro di Xbox in un grande limbo. La corsa frettolosa al cloud voleva compiacere più i dirigenti di Microsoft piuttosto che il pubblico o gli sviluppatori. La mancanza del supporto a software di rilievo è durata per anni, persino fino a quando il disastroso lancio era ormai un lontano ricordo, lasciando spazio a una grande line-up.
Adesso, comunque, Nadella ha chiaro il ruolo di Xbox nel puzzle e vede la sua divisione giocare un ruolo importante nel futuro di Microsoft. Nel corso del suo intervento in seguito ai risultati finanziari, ha menzionato un'inversione di rotta storica del consumo di videogiochi in direzione di Microsoft, un indicatore per certi versi profetico di cosa è in grado di fare il cloud streaming insieme ai servizi di computing. Ma, più di tutto, di come i giochi stiano diventando esperienze multipiattaforma attraverso differenti classi di dispositivi.
A Nadella piace l'idea che Microsoft stia alla base di tutto ciò o, per essere precisi, gli piace l'idea che Azure diventi la piattaforma cloud che faccia da propulsore e da mediatore tra tutti i tipi di esperienze. Il brand Xbox è parte di ciò ma Xbox è intrinsecamente qualcosa che non è abbastanza "core" in questo quadro, diversamente da quanto lo è invece PlayStation. Nadella parla di una più ampia opportunità per Microsoft, quella di diventare la stazione centrale di un'infrastruttura che gestisca ogni tipo di gioco, da quelli competitivi a quelli decisamente casual.
"In questa visione del futuro, Xbox è decisamente al sicuro come piattaforma gaming, anche se non può superare PlayStation nelle vendite hardware"
Il ruolo che Xbox gioca in tutto questo, allora, è quello di applicazione principale per Azure, che funga sia da pietra miliare per gli stessi servizi cloud della compagnia, che da potente strumento di marketing che dica alle altre compagnie dove concentrare i loro servizi cloud. La funzione di client principale è molto importante: tutte le compagnie che sono principali fornitrici di servizi cloud, sono anche i più grossi consumatori dei loro stessi servizi. Amazon svolge tutte le sue operazioni media digitali e retail sull'infrastruttura dietro AWS; i servizi di Google girano sull'infrastruttura che sta dietro Google Cloud Platform; e Microsoft farà girare servizi come Office e Xbox su Azure.
Il fatto che i miglioramenti alla piattaforma cloud foraggino il resto del business aziendale e viceversa, è un elemento chiave che aiuta a tenere questi servizi cloud finanziariamente stabili e avanti rispetto ai concorrenti, senza contare l'idea di risultare affidabili per i clienti che fanno uso di sistemi cloud. La migliore garanzia per i prodotti e servizi basati su Azure è la consapevolezza che se qualcosa va storto avrà impatto su Xbox, Office, LinkedIn e così via. Ne consegue che ogni stop sarà scongiurato.
Il fatto che Sony lavorerà a stretto contatto con Microsoft sui servizi cloud per PlayStation è anche una parte rilevante del messaggio dal punto di vista del gaming, un qualcosa di cui Nadella si è premurato di parlare. Se sia Microsoft che Sony si affidano ad Azure per i propri servizi cloud gaming, sarà molto difficile convincere altri produttori di giochi ad orientarsi verso altre piattaforme.
In questa visione futuristica, Xbox è assolutamente una piattaforma gaming sicura, anche se non può fermare lo strapotere di PlayStation nelle vendite delle console. Questa discrepanza diverrà infatti sempre meno rilevante man mano che l'infrastruttura di cloud gaming prenderà piede. Oltretutto, a chi importerà davvero in Microsoft fintanto che gran parte di questi "rivali" saranno connessi all'infrastruttura Azure della casa di Redmond?
Questo è il tipo di pensiero che sta alla base del successo di Microsoft sotto la guida di Nadella, offrendo i propri software migliori su piattaforme rivali e aprendo le proprie piattaforme all'utilizzo da parte dei competitor, puntando al meglio del meglio diventando agnostici rispetto dispositivi, sistemi operativi e provenienza. In questa prospettiva, il successo nel settore gaming da parte di Microsoft potrebbe essere sempre meno del tipo "vendere più console di PlayStation" e molto più "a chi importa, visto che sia Nintendo che Sony stanno finendo per utilizzare Azure come ambiente cloud"?
Questo potrebbe non placare il fanatismo dei fanboy ma sicuramente è un gran gioco d'astuzia dal punto di vista del mero business. Uno dei più antichi detti dice che durante una corsa all'oro, la cosa migliore non è diventare un cercatore ma allestire un negozio per vendere picconi ai cercatori. Microsoft sta facendo proprio questo, e la sua divisione Xbox si sta evolvendo in una direzione tale che guadagnerà sempre e comunque, a prescindere da cosa accadrà al quadro competitivo delle piattaforme di gioco e dei publisher. Non c'è da stupirsi, quindi, se la compagnia vale un trilione di dollari.