Cloudberry Kingdom - review
Un platform arrivato dall'inferno.
Chi ha avuto l'idea di realizzare questo gioco non deve aver avuto un'infanzia semplice. Probabilmente i vari Super Mario e la maggior parte dei platform usciti negli ultimi vent'anni sono ritenuti giochini da poppanti dal team Pwnee Studios: solo in questo modo si può spiegare la realizzazione di Cloudberry Kingdom.
Quando lo caricherete la prima volta sembrerà totalmente innocuo. Il suo protagonista è un omino con la testa tonda che sembra uscito da una lezione di Paint per principianti. Attorno a lui una storia classica, con una principessa in pericolo e un malvagio nemico che la tiene imprigionata chissà dove... insomma, niente che non si sia già visto.
Tutto secondo copione anche quando s'inizia la modalità Arcade, composta da una serie di livelli pieni zeppi di piattaforme semoventi, palle chiodate che ruotano, avversari da eliminare nel modo più classico (saltandoci sopra), spuntoni che rendono pericoloso ogni passo e così via.
Niente di troppo difficile, almeno per la prima mezz'ora. Poi un piccolo ticchettio dentro la vostra testa inizierà a farsi sentire e sentirete una vocina dirvi "ma questo livello non l'abbiamo ripetuto un po' troppe volte?". Tranquilli, è solo l'inizio della vostra (rapida) discesa all'inferno, un luogo fatto di dolore e morte, anzi... morti, molte, moltissime morti.
Sì, perché a corredo della semplice modalità Arcade troviamo addirittura una Storia, che si discosta dalla precedente per la trama che fa da filo conduttore ai livelli, anch'essi sempre più duri. Ma cosa rende questo gioco una pura e semplice, ma irresistibile, follia? Immaginate se uno scienziato pazzo riuscisse ad incrociare geneticamente la difficoltà dei peggiori "bullet hell shooters" con un qualsiasi platform: il risultato sarebbe Cloudberry Kingdom!
Le altre modalità a disposizione assumono ben presto i connotati di un incubo, un terrificante sogno ad occhi aperti dal quale solo i giocatori più dotati riusciranno a venir fuori. Se pensavate che Super Meat Boy fosse difficile, preparatevi a cambiare idea nel modo più doloroso
"Non fate gli spavaldi tentando da subito i livelli di difficoltà più alti"
Un consiglio che posso darvi è di non fare gli spavaldi tentando da subito i livelli di difficoltà più alti, perché rischiate seriamente un esaurimento nervoso e vigorosi lanci del pad all'indirizzo di vetri, specchi, televisori e qualsiasi altra cosa si possa rompere.
Se a tutto questo aggiungete il fatto che in alcune delle modalità disponibili (che includono anche una sorta di Time Trial) i livelli sono creati in maniera totalmente casuale ogni volta che si gioca, capirete subito che imparare dai propri errori in Cloudberry Kingdom risolve solo in parte i problemi.
Non fraintendetemi però, Cloudberry Kingdom non è un brutto gioco. Tecnicamente tradisce fin da subito la sua natura di produzione indie a basso budget, ma a livello d'inventiva i ragazzi di Pwnee possono dare lezioni a molti sviluppatori più blasonati.
Il gioco prevede anche un'editor del personaggio, che non ha finalità solo estetiche. Man mano che si procede nel gioco, infatti, è possibile acquisire poteri del tutto particolari come il doppio salto o il jetpack. Badate bene però, se questi possono darvi sicuramente una mano nei livelli meno ostici, in quelli più avanzati, nei quali è richiesta una precisione nettamente maggiore e riflessi fulminei, potrebbero invece rappresentare una difficoltà in più.
"Se confidate fortemente nella vostra abilità, preparatevi a una sfida come nessuna"
C'è poi da mettere in conto il multiplayer, che se possibile complica ancora di più le cose. Anche qui si hanno a disposizione diverse modalità ma la più interessante di tutte è quella che vede i personaggi su schermo legati tra loro da una sorta di elastico: se uno dei partecipanti commette un errore, questo si ripercuote sugli altri. Al tempo stesso, però, un salto ben calibrato può salvare la situazione dei vostri compagni meno abili.
Riuscire a descrivere tutte le follie incluse in Cloudberry Kingdom sarebbe davvero impossibile. Il gioco possiede un insieme di opzioni e sfumature di gameplay che potrebbero addirittura farlo assomigliare ad un party game. Se avete intenzione di scaricarlo però fate in modo di non scoraggiarvi al primo tentativo (anzi, ai primi mille), perché solo i giocatori più pazienti saranno in grado di estrarre da questo titolo la sua più pura essenza, ossia quella di gioco bastardissimo e letale, capace però di regalare grandi soddisfazioni a chi avrà il coraggio di sfidarlo a viso aperto.
Se, al contrario, confidate fortemente nella vostra abilità, preparatevi a una sfida come nessuna. Cloudberry Kingdom vi sbatterà a terra, vi raschierà la faccia contro il muro, vi prenderà a calci e vi darà fuoco... prima di risollevarvi e invitarvi a provarci ancora una volta.