Codename Panzers: Cold War
Un RTS alla portata di tutti.
Per la maggior parte del tempo vi troverete ad avanzare tra le linee nemiche, far fuori le unità ostili, distruggere varie postazioni o difendere quelle già occupate, e sarà in base a tali risultati che potrete avere accesso a nuove truppe spendendo i punti guadagnati sul campo. Nel corso delle prime missioni si avrà subito l'impressione di un sistema certamente collaudato ma probabilmente un po' troppo rigido nelle sue meccaniche. Tale impressione diverrà certezza arrivando pressappoco a metà del gioco.
Se i primi stage risultano essere estremamente facili giusto per dare tempo al giocatore di familiarizzare con l'interfaccia, diviene comunque difficile digerire la scarsa opposizione degli avversari nelle missioni più avanzate. Ci si potrà trovare in difficoltà per qualche manovra probabilmente azzardata, ma si potrà ampiamente rimediare in una seconda sessione e con le dovute precauzioni. Insomma: Cold War raramente riuscirà a mettervi alle strette, se non affrontando il percorso al livello più difficile. In più occasioni abbiamo dovuto ravvisare la scarsa abilità dei nemici nell'ovviare anche alle tattiche più elementari del giocatore, gran parte delle quali consisterà nel mandare avanti tutti i carri armati a seminare distruzione ovunque si trovino.
L'interfaccia e in generale tutto il sistema di controllo risultano squisitamente agevoli. Il team ha certamente fatto tesoro delle evoluzioni del genere e ha implementato con competenza tutte le opzioni più comuni negli ultimi esponenti strategici. Un lavoro di limatura atto a rendere qualsivoglia manovra facilmente gestibile con pochi click. A parte evidenti cali di framerate, Cold War si lascia tranquillamente guardare senza troppi problemi. Vedere gli edifici crollare sotto i nostri bombardieri o gli alberi prendere fuoco mandando avanti il lanciafiamme saprà comunque garantire discreta soddisfazione. Piccola nota di merito anche al sistema di animazione della fanteria e al rag-doll che li anima a seguito di un'esplosione circostante, così come alla fisica e al sistema meteo variabile.
A fronte di una campagna in singolo non propriamente entusiasmante, Cold War riesce a guadagnare un punto in più grazie alle modalità multiplayer. Giocare in cooperativa o in deathmach rappresenta perciò quel valore aggiunto che garantisce la sufficienza all'intera produzione. Nulla di rivoluzionario, eppure il tutto scorre fluidamente attraverso ben venti mappe multigiocatore, ben realizzate e sicuramente funzionali allo scopo.
Codename Panzers: Cold War si rivela pertanto un titolo sufficiente per divertire i patiti del genere stretegico, a patto però che non si abbiano aspettative eccessivamente elevate. Parliamo quindi di un prodotto capace di farvi trascorrere qualche ora spensierata, ma nulla che possa anche lontanamente pensare di competere (anche in termini di personalità) con alcuni dei mostri sacri in circolazione. In giro troverete esperienze ludiche sicuramente superiori.