Colin McRae: DiRT 2
Codemasters si conferma regina dello sterrato.
Nel complesso, l’esperienza di gioco offerta da DiRT 2 è dunque ricca e coinvolgente, e questo anche grazie alla presenza di punti esperienza ed un costante flusso di nuove auto, sfide e competizioni volte a limitare al minimo la monotonia (indipendentemente dal livello di difficoltà scelto).
Codemasters ha inoltre pensato bene di permettere ai giocatori di variare il livello di difficoltà in ogni momento senza alcuna ripercussione (eccezion fatta per i soldi ottenuti dopo una gara) al fine di garantire il massimo divertimento a ogni tipologia di giocatore; sebbene siano disponibili livelli di difficoltà più elevati, capaci di mettere a dura prova le abilità dei migliori piloti virtuali in circolazione, l'esperienza di gioco è senza dubbio all'insegna dell'accessibilità. Come prevedibile quest'accessibilità si riflette anche sul modello di guida che evidenzia una maggior tendenza arcade. E' comunque importante sottolineare come gli sviluppatori siano riusciti a trovare un ottimo punto d'incontro tra accessibilità e realismo; eccezion fatta per i puristi del racing game, la maggior parte dei videogiocatori rimarranno pienamente soddisfatti.
Tecnicamente DiRT 2 si dimostra poi un titolo eccezionale e questo soprattutto grazie alle straordinarie potenzialità dell'EGO Engine, capace di assicurare un’ottima resa a 30fps. Le ambientazioni, visivamente splendide, sono ricche di dettagli che contribuiscono a incrementare il coinvolgimento di gioco (come la vegetazione e la polvere sollevata dalle gomme) ed il tutto è impreziosito da effetti di luce di ottima fattura, oltre che da un grande realismo per ciò che concerne i danni subiti dalle vetture.
Alla luce di tutto questo è dunque molto strano che alcune feature tipiche dei vecchi Colin McRae non siano stati riproposte: le variazioni meteorologiche, ad esempio, sono del tutto assenti, eliminando così qualsivoglia forma di deformazione territoriale. Inoltre, nonostante un maggior realismo nella resa grafica dei danni, il fatto che non vi sia più bisogno di riparare l'auto durante una gara, si traduce inevitabilmente in uno stile di guida molto più approssimativo (i danni non avranno alcun effetto sulle prestazioni dei veicoli e non si ripercuoteranno sulle gare successive). In questo caso, l'accessibilità di DiRT 2 è stata dunque estremizzata in maniera tutt'altro che positiva.
Come prevedibile, anche il multiplayer ricopre un ruolo determinante nell'economica di gioco. Sebbene la mancanza dello split-screen possa far storcere il naso a qualcuno, l'online (e il system link) si dimostra davvero eccezionali: la modalità Pro Tour Online, aperta ad un massimo di 8 giocatori, permette infatti di intraprendere qualsiasi tipo di gara o evento presente nel single player, e come se questo non fosse già abbastanza, è anche possibile unirsi ad altri 3 piloti per gareggiare verso obiettivi comuni. Inoltre, chiunque fosse in cerca di un'esperienza davvero unica e originale, potrà dedicarsi alla modalità Jam Sessions, con cui personalizzare, nei minimi dettagli, le proprie gare.
Sebbene la maggior semplicità proposta possa in qualche modo deludere le aspettative dei giocatori più hardcore, DiRT 2 si dimostra prodotto di innegabile qualità, capace di assicurare un’esperienza di gioco coinvolgente e soprattutto divertente. Se siete appassionati di rally e, più generalmente, di simulazioni automobilistiche, questo titolo saprà regalarvi immense soddisfazioni seppur con qualche piccolo compromesso.