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Company of Heroes 2 - Reloaded

Relic sopravvive a THQ.

Sono passati tredici mesi da quando Relic ha dato alle stampe Company of Heroes 2 e i tempi sono maturi per un'analisi a posteriori che vede questo strategico, insieme a Rome Total War 2, come l'ultimo RTS in ordine cronologico ad alto budget prodotto per il mercato PC.

I ragazzi di Vancouver sono sopravvissuti al fallimento di THQ e già il fatto che il gioco sia arrivato sugli scaffali è stato un successo, considerando anche il non eccezionale stato di forma del genere degli RTS, da qualche anno non più in cima alla lista degli investimenti dei publisher. Fortunatamente questo non vale per SEGA che forte della quindicennale collaborazione con Creative Assembly, ha ora in scuderia due tra i migliori sviluppatori di strategici in tempo reale attualmente sul mercato.

Ricordo ancora con una certa perplessità il giorno del lancio di CoH2: il buon Silvestri alzò la cornetta e mi chiese se volevo procedere alla recensione, cui ovviamente risposi con l'entusiasmo dello scolaretto al primo giorno di lezione. Peccato che, dopo un tempo di caricamento degno del Commodore Datassette (senza turboloader) e un'ingiocabilità pressoché assoluta condita da numerosi crash al desktop, fui costretto a lasciare la recensione al buon Luca Forte.

Il mio PC non era certo all'ultimo grido ma riusciva ancora a far girare decentemente Battlefield 3 e vederlo con il fiato corto su uno strategico mi lasciò parecchio perplesso. La realtà non tardò a manifestarsi: l'adozione dell'Essence Engine 3.0 basato sulle DirectX 11 e del supporto a un sistema d'illuminazione particolarmente raffinato, sono i maggiori indiziati per la pesantezza di un gioco in grado di mettere alle corde a dettagli medi anche schede video molto performanti. La scelta tecnica di proporre un motore sicuramente in anticipo sui tempi andava di pari passo con un'ottimizzazione non certo eccelsa, che rese i primi mesi di utilizzo di CoH2 piuttosto problematici.

L'Essence Engine 3.0 è una vera meraviglia per gli occhi, soprattutto per come gestisce l'illuminazione. Peccato sia fuori dalla portata di macchine non particolarmente recenti.

Nonostante le buone qualità del gioco, i bachi erano all'ordine del giorno e occorse qualche tempo prima che i Relic riuscissero ad esprimere al meglio il potenziale tecnico del titolo, un'ulteriore conferma di una pubblicazione priva di un'adeguata fase di testing. Gli aggiornamenti sono iniziati immediatamente e tutta la scorsa estate è stata trascorsa all'insegna delle patch correttive, che hanno permesso di arrivare alla migliore stabilità di singleplayer e multiplayer solo verso la fine del 2013.

"Le sperate ottimizzazioni al motore grafico non sono mai arrivate se non sotto forma di semplici tweak"

Le sperate ottimizzazioni al motore grafico invece non sono mai arrivate se non sotto forma di semplici tweak, che non hanno cambiato la situazione: gli appassionati di strategici dell'epoca sono stati costretti a cambiare completamente PC o a procedere ad un upgrade consistente della scheda video per poter mettere mano ai contenuti di CoH2 e anche oggi, in pochi possono sperare di farlo girare al massimo livello qualitativo.

Queste difficoltà sono state probabilmente la conseguenza di due situazioni contingenti: la scelta di passare a un nuovo motore grafico ma soprattutto le difficoltà finanziarie che hanno indubbiamente condizionato lo sviluppo. Difficile pensare che il fallimento di THQ e il successivo passaggio di consegne non abbiamo spinto i nuovi acquirenti (SEGA) a cercare una pubblicazione a stretto giro di posta per rientrare dell'investimento, con le conseguenze che abbiamo visto.

Per quanto concerne Relic, le responsabilità di un lancio non particolarmente brillante sono mitigate dall'impegno profuso nel supportare il gioco nei mesi successivi e dopo il giro di boa natalizio. Basta una veloce scorsa al forum ufficiale per notare immediatamente le quattro pagine di forum dedicate al changelog.

Un trailer dedicato al multiplayer di Company of Heroes 2. Da giugno 2013 le modalità online hanno fatto parecchia strada.Guarda su YouTube

Gli sviluppatori non hanno mai smesso di bilanciare il gioco ritoccando in continuazione i valori di danno, protezione, HP e movimento di tutte le unità presenti in game in base a quanto emerso dalle indicazioni delle community multigiocatore. Recentemente sono state anche poste le basi per una modifica dell'intero sistema di progressione dell'esperienza del giocatore, modifiche che stanno proseguendo e che vedranno la fine probabilmente verso il termine del 2014.

"Sono arrivate anche tutta una serie di nuove mappe multigiocatore che hanno portato il computo complessivo a trenta"

Non solo: sono arrivate anche tutta una serie di nuove mappe multigiocatore che hanno portato il computo complessivo a trenta, per una varietà degli scenari in grado di tenere chiunque impegnato per mesi di scontri online. A questi contenuti si sono aggiunti quelli realizzati dalla community: il World Builder ha portato alla realizzazione di centinaia di scenari inediti e quelli di alto livello innalzano la varietà tattica di Company of Heroes 2 all'altezza dei migliori strategici di casa Blizzard.

Senza ostacolare l'opera svolta dai giocatori, l'impegno di Relic è andato anche nella direzione di proporre nuovi contenuti a pagamento sotto forma di DLC ed espansioni. I pacchetti scaricabili sono stati tre, tutti pubblicati da settembre a dicembre 2013. Fanno parte della serie Theater of War e sono fondamentalmente delle raccolte di missioni singleplayer di Company of Heroes 2, mescolate a scenari cooperativi e anche delle sfide. Complessivamente si tratta di una ventina di missioni extra di buona fattura, suddivise nei tre DLC pubblicati intitolati Southern Front, Victory at Stalingrad e il Case Blue Mission Pack.

Il pezzo da novanta della produzione a scoppio ritardato di CoH2 è tuttavia rappresentato dall'espansione standalone intitolata The Western Front Armies. Il giocatore ha a disposizione due nuove fazioni, una nuova campagna, ma anche unità, abilità e mappe multigiocatore. Non è un vero e proprio add-on perché è acquistabile separatamente dall'originale ma condivide molte delle scelte commerciali passate di Relic che abbiamo visto nella serie Warhammer 40000 Dawn of War.

Le esplosioni sono veramente curate, come tutto il gioco, del resto.

L'espansione standalone viene infatti integrata nell'installazione di CoH2 per chi possieda l'originale: l'aspetto realmente intrigante è che la componente multiplayer è condivisa con quella di Company of Heroes: è quindi sufficiente acquistare questa espansione per poter giocare online anche con i possessori dell'originale. Una scelta assolutamente intelligente, figlia della necessità di tenere unite le due community in termini di affluenza sui server e quindi di longevità a lungo termine.

"La solidità della comunità multigiocatore è indubbiamente il vero valore aggiunto"

The Western Armies costa 20 euro ma volendo è possibile acquistare per 12 euro una sola delle due fazioni e in questo caso i pacchetti sono stati suddivisi un U.S. Forces e Oberkommando West: l'acquisto della porzione singola dà comunque la possibilità di giocare online con i possessori dell'originale e dell'espansione completa.

Un'ulteriore conferma della bontà delle politiche di Relic e confermata dalla solidità della comunità multigiocatore, indubbiamente il vero valore aggiunto di CoH 2 per come ha continuato a frequentare server e forum, aiutando gli sviluppatori a migliorare il bilanciamento del multiplayer in modo costante. Merito anche di un buon strategico che nonostante le difficoltà incontrate, tiene alta la bandiera del genere in cui anche la stella di Starcraft pare si stia appannando a vantaggio dei vari MOBA.

Complessivamente il gioco ha venduto circa mezzo milione di copie, un risultato non eccezionale che ha comunque permesso la creazione di una community autosufficiente. Le lobby consentono di giocare con la modalità competitiva praticamente ad ogni orario, in particolare in Europa e questa, oltre al piacevole singleplayer, è la migliore garanzia per un investimento che assume sempre più ragion d'essere con il passare dei mesi. Meno facile è trovare compagni per le missioni cooperative e in questo senso è sicuramente consigliabile procedere ad un acquisto multiplo che permetta di spremere a fondo le missioni da giocare in coop.

Il trailer di lancio dell'espansione standalone Western Armies.Guarda su YouTube

La community solida, il continuo supporto degli sviluppatori e la produzione di nuovi contenuti rendono CoH 2 un gioco di valore anche a tredici mesi dal lancio. Possiamo dire si tratta di un acquisto obbligato per tutti gli appassionati di strategia in tempo reale? Sicuramente si, ma non pensate di cavarvela con pochi spicci: le pacchettizzate sono difficili da trovare sotto i quaranta euro mentre il prezzo migliore che abbiamo visto per l'edizione in digitale sono i 34 euro di Steam.

L'attesa per un ulteriore calo del prezzo potrebbe essere saggia ma la sensazione è che potrebbe non avvenire così presto e questo è sicuramente il momento migliore per approfittare della solidità della community multigiocatore.