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Company of Heroes 2 - review

La grande guerra ha il suo teatro di battaglia virtuale.

Il fallimento di THQ ha creato grossi scompigli nell'industria. Un team talentuoso come Vigil Games ha faticato a trovare un compratore, mentre altri come Volition, Yukes e Relic, pur essendosi accasati immediatamente con un altro editore, non devono aver avuto in fase di sviluppo dei loro progetti grossi benefici dalla mancanza di fondi del publisher statunitense. Questo nonostante le vendite dei loro giochi fossero sempre in linea con le aspettative e dunque molto elevati. Una situazione che comunque non ha limitato le ambizioni di questi team che, capitolo dopo capitolo, hanno sempre cercato di migliorarsi e proporre prodotti in grado di soddisfare il nutrito numero di fan.

Quando ti appresti a sviluppare Company of Heroes 2, state pur certi che gli obiettivi da raggiungere sono piuttosto elevati. Il primo capitolo, infatti, è uno degli strategici più apprezzati e venduti di sempre e l'obiettivo di Relic è quello di provare a replicarne il successo nonostante in questi anni il genere, grazie a giochi del calibro di Starcraft II, Total War, ma anche XCOM: Enemy Unknown, ha fatto passi da gigante, sopratutto sotto il profilo della narrazione e della pulizia dell'interfaccia.

Come abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, Company of Heroes 2 racconta della cruenta lotta che si è combattuta durante la Seconda Guerra Mondiale tra tedeschi e russi, che ha insanguinato le pianure che dividono Berlino da Mosca. Lo fa attraverso gli occhi di Lev Abramovich Isakovich, un ufficiale sovietico piuttosto abile e disincantato, che non si fa abbindolare dalla propaganda del suo governo. Questo gli fa vedere i brutali comandi impartiti dai suoi superiori come gesti di una crudeltà pari a quella degli invasori e non eroici atti di guerra. Ovviamente tale atteggiamento lo porterà ad essere accusato di alto tradimento e rinchiuso in un penitenziario in Siberia in attesa di essere giustiziato.

La Seconda Guerra Mondiale è stata teatro di alcuni tra le più sanguinose battaglie della storia.

Raccontata tramite flashback, la campagna di Company of Heroes 2 replica alcune delle battaglie e degli scenari più importanti e a loro modo affascinanti della Seconda Guerra Mondiale, dalla strenua resistenza dell'esercito russo alle porte di Mosca e al famigerato Ordine 227, che decretava la morte per tutti i soldati che si ritiravano di fronte al nemico, fino alla controffensiva finale, culminata con l'attacco a Berlino.

"Ogni missione è sviluppata in maniera lineare con dei mini-obiettivi da conseguire prima di poter sbloccare la parte successiva di mappa"

Ogni missione è sviluppata in maniera lineare con dei mini-obiettivi da conseguire prima di poter sbloccare la parte successiva di mappa. Dovrete infiltrarvi tra le linee nemiche con dei cecchini, stando attenti che le altre unità non muoiano di freddo o resistere ad oltranza all'assedio nemico in modo che i vostri alleati possano trasferire merci e unità lontano dalla battaglia. La varietà e il ritmo delle missioni è molto buona e vi troverete persino a cambiare tipo di obiettivo e di atteggiamento durante la stessa missione, alternando fasi di difesa ad altre di attacco, così come il controllo di poche unità o di un'intera base.

L'impressione che si ha è che tutta la Campagna sia una sorta di gigantesco tutorial per prepararvi all'online, in modo da introdurre gradualmente tutti gli elementi di gameplay inseriti dagli sviluppatori. Imparerete presto che Company of Heroes 2 è basato più sulla micro-gestione che sull'attacco di gruppo: controllare un'unità per volta è, infatti, l'unico modo per sfruttare al meglio le coperture o per utilizzare una delle molteplici abilità attive di cui dispone.

Andare contro un panzer con la fanteria è suicida: meglio un bel mezzo corazzato!

Sfruttare questi elementi sarà indispensabile per farle sopravvivere e crescere di livello, dato che ogni compagnia, sia essa meccanizzata o di fanteria, avrà determinati punti di forza o debolezza che andranno sfruttati a dovere. Mandare dei soldati in campo aperto contro un panzer sarà semplicemente uno spreco di risorse, così come lasciare un carro armato in balia dell'artiglieria.

"Solo nelle missioni più avanzate sarà possibile arruolare nuovi soldati o costruire nuovi mezzi a proprio piacimento"

Questo anche perché le truppe a disposizione saranno sempre piuttosto limitate nel numero e solo nelle missioni più avanzate sarà possibile arruolare nuovi soldati o costruire nuovi mezzi a proprio piacimento. I parametri da tenere in considerazione per costruire nuove unità o edifici sono tre (popolazione, munizioni e benzina) e sarà possibile migliorare la loro rigenerazione solo conquistando nuovi punti di controllo e costruendo determinati depositi al loro centro. Questa meccanica sarà alla base anche del multiplayer e degli Scenari di Guerra, anche se questi sono generalmente basati su mappe più ampie e dal gameplay più libero.

In base alle necessità della trama, o accumulando alcuni punti comando, sarà poi possibile arruolare truppe speciali o richiedere azioni di supporto, come bombardamenti aerei o da parte dell'artiglieria. Il tipo di aiuto che è possibile ottenere dipende, nelle Skirmish o in Theatre of War, dai generali attivati prima della partita. Queste figure sostituiscono i loadouts tipici degli sparatutto in prima persona. In altre parole in Company of Heroes 2 sarà possibile selezionare alcuni bonus permanenti in grado di influenzare l'efficienza delle vostre truppe, più i 'poteri' speciali da utilizzare durante la partita.

Company of Heroes 2 si prepara al lancio con questo trailer.

Le prime dipenderanno da quanto utilizzerete una determinata azione, come per esempio utilizzare le granate, e miglioreranno l'efficienza di quella specifica operazione. I secondi vi consentiranno di ottenere bombardamenti o nuovi mezzi corazzati e truppe senza bisogno di costruirli. Questo permette di modellare i soli due eserciti a disposizione (russi e tedeschi, ovviamente) in base alle proprie caratteristiche di gioco, specializzandosi in un atteggiamento difensivo, nell'uso dei mezzi, etc...

"Un altro elemento da considerare è la conformazione del terreno, da sfruttare a proprio favore"

Un altro elemento da considerare è la conformazione del terreno, da sfruttare a proprio favore. Oltre al freddo, da affrontare costruendo focolari o riparando i propri soldati all'interno di edifici o veicoli, dovrete tener conto di superfici ghiacciate, neve e fango, che potrebbero intralciare l'avanzata delle truppe. In altre parole, nonostante le mappe non risaltino per dimensioni, gli elementi di cui tenere conto sono molteplici e l'intelligenza artificiale avversaria non si farà grossi problemi ad attaccarvi in massa, punendo ogni vostra distrazione o semplicemente attaccando in forze.

Nelle situazioni più concitate si nota una certa meccanicità dell'interfaccia, non sempre sufficientemente intelligente nell'interpretare i comandi del giocatore. Potrebbe capitare spesso di buttare via qualche secondo prima di riuscire ad agganciare l'hitbox di un potenziamento lasciato per strada dai nemici o prima di trovare la giusta disposizione sul campo di battaglia delle truppe.

Il freddo è divenuto un elemento del gameplay: guai a lasciare i propri soldati scoperti durante una tormenta.

Raramente, infatti, i vostri mezzi e soldati cercheranno dinamicamente di reagire alla situazione ricercando la copertura migliore, anzi a volte subiranno in maniera passiva un attacco se non impartirete loro un ordine contrario. Oltretutto sarebbe stato piuttosto comodo poter gestire le coperture delle truppe anche attraverso la selezione di gruppo. Certo questo spinge a controllare ogni singola unità del vostro esercito, ma non sarebbe stato male avere qualche opzione aggiuntiva che snellisca il movimento di più unità contemporaneamente.

"A volte i vostri mezzisubiranno in maniera passiva un attacco se non impartirete loro un ordine contrario"

Non sempre, oltretutto, i soldati si muovono nella maniera sperata, separandosi dalla propria compagnia o scegliendo percorsi non proprio furbi per raggiungere l'obiettivo. Senza considerare che a volte lo faranno anche i nemici, che vi piomberanno tra le truppe e cominceranno a sparare alla rinfusa, con la 'comica' sensazione che stanno sparando a vuoto.

Il gameplay di Company of Heroes 2 è comunque, per larga parte, derivato da quello del primo capitolo e a parte alcune innovazioni legate principalmente alle nuove possibilità offerte dal motore di gioco, non si notano grossi cambiamenti nell'interfaccia di gioco, o nuove soluzioni per rendere più flessibile e godibile l'intera esperienza.

I modelli poligonali dei soldati e le loro animazioni non rendono giustizia alla potenza dell'Essence Engine 2.0

Come abbiamo detto, la campagna, nonostante la sua indiscutibile qualità, servirà ad introdurre il gameplay di Company of Heroes 2 in vista delle battaglie multiplayer. Relic ha approntato oltre alle classiche skirmish per un massimo di otto giocatori (con varianti in base alla presenza o meno di Intellegenze Artificiali), alcune battaglie cooperative contro il computer e diversi scenari da completare interpretando sia i tedeschi, sia i russi. L'offerta iniziale, per quanto articolata, al momento dell'uscita è piuttosto deficitaria dal punto di vista delle fazioni, ma anche nel numero delle mappe a disposizione, dato che sono stati previsti solo due scenari co-op, tre sfide in singolo giocatore e quattro battaglie contro l'I.A.

"L'interfaccia di gioco non è particolarmente bella da vedere e intuitiva da utilizzare"

Il bilanciamento del gameplay è comunque ottimo, ma non poteva essere diversamente, principalmente per merito della lunga fase di beta appena conclusasi, ma anche per l'esperienza maturata da Relic, che sicuramente continuerà ad affinare il suo gameplay anche dopo l'uscita del gioco. Ottima l'integrazione con Twitch TV che consentirà di guardare e registrare al volo le proprie partite e caricarle online con pochi click.

Dal punto di vista tecnico abbiamo da una parte l'Essence Engine 3.0, un motore grafico in grado di stupire per la distruttibilità degli ambienti, il livello di dettaglio e la simulazione fisica di neve e fango, con un comparto animazioni non particolarmente ispirato che rovina parzialmente la resa estetica della battaglia. La scalabilità del motore di gioco è ottima e si potrà trovare la configurazione che meglio si adatta al vostro hardware.

Company Of Heroes 2 ci mostra il suo lato multiplayer.

Anche l'interfaccia di gioco non è particolarmente bella da vedere ed intuitiva da utilizzare, a nostro avviso sintomi di un budget non particolarmente elevato, che non ha concesso agli sviluppatori di investire per migliorare questi aspetti di gioco. Un ulteriore indizio in questo senso arriva dai filmati in computer grafica, discreti sotto il profilo della regia e dell'interpretazione, ma piuttosto vecchi nella resa poligonale e non comparabili con quelli di alcuni concorrenti, come Starcraft II, per fare un esempio.

Company of Heroes 2 è uno strategico profondo, divertente e sviluppato con competenza che non potrà che fare contenti gli amanti del genere e divertire i fan della serie di Relic. Ciononostante si tratta di un'evoluzione e non una rivoluzione di un gioco con ormai 7 anni sulle spalle: le meccaniche di gioco e l'interfaccia sono praticamente le medesime viste in azione nel lontano 2006 e le modalità esterne oltre alla campagna al momento peccano in quantità, essendo basate su solo due fazioni e su di uno sparuto numero di mappe, soprattutto per quanto riguarda la cooperativa.

Il gioco di SEGA riuscirà comunque a divertirvi a lungo, soprattutto grazie all'Intelligenza Artificiale piuttosto aggressiva e all'attivissima community, che non mancherà di supportare Company of Heroes 2 come fece col primo capitolo.

8 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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