Concrete Genie - prova
"Se puoi sognarlo, puoi farlo."
Presentato per la prima volta durante la Paris Games Week 2017, Concrete Genie è il secondogenito dello studio californiano PixelOpus, già autore del semplice, ma apprezzato Entwined.
Il 16 Luglio, la nostra redazione ha avuto il piacere di essere invitata presso la sede di Roma di Sony PlayStation, dove si è svolto un evento a porte chiuse per provare con mano una build molto avanzata del titolo e scambiare due chiacchiere con Dominic Robilliard e Jeff Sangalli, rispettivamente Creative Director e Art Director di Concrete Genie.
L'evanto si è aperto con una breve introduzione del progetto da parte dei due ospiti, che ha posto in evidenza come per molti membri di PexelOpus quella fosse, di fatto, la prima avventura nell'industria del gaming, ma che, nonostante la mancanza d'esperienza e la forza lavoro limitata (il team di sviluppo, contando i collaboratori esterni, supera a malapena le 20 persone) l'obiettivo di Concrete Genie fosse stato loro chiaro fin da subito: trasmettere emozioni attraverso una storia in grado di raggiungere chiunque, anche grazie a un gameplay intuitivo e appagante per videogiocatori di qualunque età ed esperienza.
Inoltre, gli autori hanno precisato che la build disponibile in sede di prova non sarebbe stata quella definitiva, ma che il contenuto presente avrebbe mostrato meccaniche non ancora conosciute e dato maggior contesto narrativo agli eventi legati al protagonista, il suo passato e la sua decisione di salvare la città da inquinamento e abbandono.
La prima sezione della demo riguardava, in effetti, il vero e proprio incipit di Concrete Genie, ovvero il modo in cui Ash entra in possesso del pennello magico, con la graduale introduzione delle diverse meccaniche di gioco. Dopo una fase iniziale prettamente lineare, scopo del giocatore sarà quello di esplorare i vari quartieri di Denska, decorando e illuminando ogni superficie verticale con dipinti di fiori, stelle, alberi, falò e, ovviamente, Genie.
Gli amichevoli spiriti nati dalla mente di Ash sono personalizzabili in molti aspetti: è possibile crearne di quadrupedi o bipedi, aggiungere al loro corpo corna, antenne, code e accessori. Tanto gli elementi delle decorazioni ambientali, quanto quelli relativi alla caratterizzazione dei Genie si ottengono raccogliendo le pagine strappate dell'album da disegno di Ash, sparse per i tetti e i vicoli della città.
Il gameplay di Concrete Genie si può suddividere in due macrosezioni. Una è, ovviamente, la fase artistica, legata alla street art di Ash. Ogni muro della beta poteva essere ricoperto da decorazioni su decorazioni, le cui caratteristiche finali dipendevano dalla maniera con la quale venivano realizzate, dalla velocità di esecuzione e/o l'intensità della pressione applicata al tasto: ad esempio, un falò posizionato con un leggero tocco sarebbe risultato diverso da quello creato con una pressione prolungata, dato che sarebbe apparso più grande e con delle pietre intorno.
Non c'è limite alla fantasia, il giocatore può creare arcobaleni rovesciati, erba fluttuante, o un cielo con più soli: sovvertire alle leggi della nostra fisica non rende invalido il disegno, che non viene giudicato da alcun punteggio o classifica interna o pubblica.
Per quanto riguarda i Genie, Ash può crearne di nuovi solo in determinati punti della mappa. Una volta data loro vita, gli spiriti seguono il protagonista, interagiscono tra loro e con l'ambiente, chiedendo anche al ragazzo di giocare insieme a ogni possibile occasione. Far felici i Genie è importante per ottenere una vernice speciale, in grado di liberare le aree di gioco immerse nell'oscurità.
Nella demo a disposizione abbiamo incontrato Genie legati esclusivamente al fuoco, ma man mano che si avanza nell'avventura si aggiungeranno diverse colorazioni per il manto dei nostri compagni d'avventura e questo amplierà le azioni disponibili e la complessità dei puzzle ambientali. Stando alle dichiarazioni di PixelOpus, la maniera con la quale vengono disegnati i Genie influenza il loro carattere, ma non abbiamo avuto tempo e modo per approfondire ulteriormente questo aspetto del gioco.
La build richiedeva di purificare alcune aree di Denska ed è qui che fa capolino la seconda "faccia" del gameplay di Concrete Genie, ovvero l'esplorazione di ambienti tridimensionali secondo le classiche regole di un platform game.
Fugando ogni timore, il gioco ci ha stupito con dei comandi insospettabilmente reattivi. Gli sviluppatori hanno specificato che ogni singola animazione a schermo (filmati compresi) è stata realizzata a mano, frame per frame e ispirandosi allo stile stop motion vecchia scuola, per cui è normale che certi movimenti possano sembrare poco armoniosi rispetto a quanto si è soliti vedere nel mercato videoludico moderno, ma pare potremo aspettarci miglioramenti anche su questo versante, dato che le animazioni della beta non sono ancora quelle complete e definitive.
Il movimento di Ash all'interno di Denska prevede lo spostamento a livello del suolo, tra strade e vicoli, ma anche in posizione sopraelevata, in una scalata platform di tetto in tetto. Mantenersi in una zona di vantaggio tattico è indispensabile per avere una visione d'insieme più chiara, ma anche per sfuggire ai "bulli", personaggi che avranno un piccolo approfondimento nel corso della storia, ma che nelle fasi iniziali di Concrete Genie si limitano a tormentare il protagonista, rovinare i suoi dipinti e rendergli la vita difficile. Per fortuna, i ragazzacci sono tanto prepotenti quanto stupidi, per cui non è difficile attirare la loro attenzione con un'azione apposita e raggirarli alla prima apertura.
Non ci è dato sapere quanto ampia e varia possa rivelarsi la mappa ma, dal poco che si è visto, i quartieri di Denska invogliano all'esplorazione: nascondono pagine perdute, zone in cui è possibile avviare simpatici "eventi" (che contano come collezionabili per la galleria del gioco) e fogli di giornale, utili per approfondire i retroscena della caduta in disgrazia del luogo da un punto di vista diverso rispetto a quello del giovane protagonista.
La prima parte del gameplay aveva fine non appena illuminata l'intera zona della pescheria. Si passava dunque a un vero e proprio combattimento contro la creatura oscura già intravista nei trailer di gioco. In questa situazione, Ash aveva la possibilità di utilizzare il pennello magico a mo' di hoverboard, per muoversi più rapidamente rispetto alla semplice corsa. A questo, si aggiungeva la meccanica di attacco e schivata una volta nei pressi della creatura, che però in questo primo scontro ci è sembrata più incline alla fuga e alla difesa, piuttosto che a un'aperta ostilità nei nostri confronti.
In ogni caso, è logico pensare che lo scontro in questione fosse cronologicamente il primo della storia e che dunque fungesse più da tutorial per le nuove meccaniche, che come sfida vera e propria.
Terminata anche questa parte dell'evento, siamo stati accompagnati a provare la modalità VR di Concrete Genie: si tratta di una semplice attività completamente opzionale (e gratuita) che permette l'uso delle azioni già conosciute da Ash durante la campagna principale, ma in questo caso all'interno di un ambiente 3D costruito intorno al protagonista, in una visuale in prima persona.
Pur reagendo bene ai PlayStation Move e al visore di realtà virtuale, questa modalità appare quasi del tutto superflua, senza dubbio divertente da provare ogni tanto per rilassarsi o per far giocare un amico o un parente, ma siamo ben lontani da una componente di Concrete Genie che possa fungere da elemento discriminante al momento dell'acquisto del software.
Infine, ci è stata concessa l'occasione di porre alcune domande a Robilliard e Sangalli, che oltre a rispondere sempre con grande franchezza, hanno trasmesso chiaramente la dedizione e passione da loro investite in Concrete Genie.
L'intervista ha innanzi tutto confermato l'assenza di una schermata di game over vera e propria: nel caso di una caduta mortale, di una sconfitta in combattimento o di un accerchiamento da parte dei bulli, Ash riapparirà in una zona sicura, come se nulla fosse accaduto.
La decisione non è stata presa con leggerezza e fa parte anch'essa del concept dietro Concrete Genie: l'obiettivo del gioco è trasmettere emozioni e far riflettere su diversi temi, alcuni anche molto pesanti, cercando allo stesso tempo di essere fruibile e divertente per tutti, compresi i giocatori che non amano il platforming o che sono completamente incapaci nel disegno.
Altro punto di discussione uscito nel corso dell'intervista è stata la scelta del design dei Genie: c'è un po' di Tim Burton, anche un pizzico di Jim Henson e il suo Dark Crystal, ma PixelOpus ha cercato in ogni modo di dare un'anima e uno stile originali alle creature fuoriusciti dalla mente di Ash. Ogni loro movimento ed espressione è stato studiato e creato a mano, in modo da risultare fiabesco ma realistico, simpatico, ma anche inquietante. È infatti questo il perno intorno a cui gira la natura dei Genie: sono spiriti nati dalla fantasia di un bambino, una mente umana che racchiude in sé tanto l'innocenza e la gioia per la vita, quanto enormi paure, incertezze e sentimenti repressi e indistinti.
Concrete Genie punta a mostrare questi due aspetti di Ash e dei suoi Genie e, dal poco che abbiamo visto, il risultato sembra assolutamente convincente.
Concrete Genie non è certo un'esclusiva Sony che punta alla fetta hardcore e competitiva del pubblico, per quanto abbia il potenziale di regalare piacevoli esperienze anche a questo tipo di videogiocatori. Grazie a comandi semplici e reattivi e un'estetica che combina deliziosamente animazioni 2D e 3d, Concrete Genie potrebbe regalare divertimento a chiunque abbia il desiderio - e il coraggio - di tornare bambino per qualche ora, rivivendo sogni ed emozioni che potrebbero non essere mai andati via del tutto.
Concrete Genie è atteso su PlayStation 4 a partire dal 9 ottobre 2019, a un prezzo di listino di 29.99 Euro e comprensivo della modalità VR opzionale.